Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
DOMINE
Apri Voce completa

pag.237


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
» DOMINE
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DOMINE.
Definiz: V. L. Signore.
Esempio: Bocc. nov. 76. 4. E poscia ce lo goderemo quì insieme col domine (cioè: col prete)
Esempio: E Bocc. nov. 87. 8. Nè potè ella, poichè veduto l'ebbe, a pena dire: domine, aiutami.
Definiz: §. I. Talora è particella imprecativa.
Esempio: Bocc. nov. 11. 7. Subitamente cominciò a ridere, e a dire: domine fallo tristo.
Esempio: Lab. 292. Domine dagli il mal anno.
Definiz: §. II. E congiunta colla CHE, è particella garritiva:
Esempio: Esempio del Compilatore Dominchè tu ti fermi,
Esempio: Esempio del Compilatore Dominchè tu vogli far la tal cosa?
Definiz: §. III. E talora è particella interrogativa. Lat. hercle, mediusfidius. Gr. ἡράκλεις.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 6. E che domin poteva egli ricever tanto, quanto dava, mostrandoli un uomo, che sapeva che cosa fosse vivere, e morire?
Esempio: Fir. Luc. 2. 1. E che domin di paese abbiam noi oramai rivoltato?
Definiz: §. IV. E colla SE, è particella dubitativa. Lat. num, utrum.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 70. Domin se i padri citeranno Sacroviro a comparire per questo caso di stato?
Definiz: §. V. E anche si adopera in forza di particella ammirativa.
Esempio: Fir. Trin. 2. 6. Ah domin, che il fratello guene avesse detto una parola!