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Dizion. 5° Ed. .
ASSEMBRARE.
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ASSEMBRARE. Definiz: | Neutr. Sembrare, Parere. – |
Esempio: | Benciv. Aldobr.: Colui che guata come femmina, e ha gli occhi ridenti, ed assembra tuttavia lieto. | Esempio: | Chiabr. Guerr. Got. 3, 10: Ma se ti miri grave rischio intorno, Vergogna non t'assembri il far ritorno. |
Definiz: | § I. Per Somigliare, Rassomigliare, usato anche in forza d'Att. – |
Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 1, 1: Digiunto da vertà mi pare, Se lo pensare allo parlare assembra. |
Esempio: | Dant. Rim. 235: Non potero Dir di lui [d'amore] in parte ch'assembrasse il vero. | Esempio: | Med. L. Op. 2, 147: Sicchè a un'angiolella tu m'assembri. | Esempio: | Alam. L. Op. tosc. 1, 74: Deh quella fronte, ch'ostro e gigli assembra, Non perda il chiaro. | Esempio: | Allor. A. Son. 93: Nè potea, nè dovea non l'amar, lei Scorgendo tal, che l'alma adora e 'nchina, Non pur quant'è, ma quant'assembra voi. |
Esempio: | Tass. Gerus. 16, 13: E lingua snoda in guisa larga, e parte La voce sì, ch'assembra il sermon nostro. |
Definiz: | § II. E Att. Fare, Rendere simile. – | Esempio: | Dav. Tac. 1, 131: Non a caso già essere stato vietato lo 'mpaccio delle donne per li paesi amici o stranieri, perchè arreca nella pace spesa, e nella guerra paura, e nel marciare assembra il romano campo al barbaro. |
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