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1) Dizion. 5° Ed. .
AZIONE,
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AZIONE,
Definiz: vale anche Soggetto o Condotta di un componimento epico o drammatico. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 125: Spero d'accoppiare insieme due cose,.... e queste sono la necessità o la fatalità, per così dire, di Rinaldo, e la superiorità di Goffredo, e quella dipendenza che tutta l'azione del poema deve avere da lui.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 388: Allo 'ncontro, per le azioni meno molte volte che da privati, e per terminare in lieto fine, hanno [i drammi] della commedia, e si potrebbero dire con mostruoso nome tragicommedie.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: Troppi episodj vengono intromessi, Che nuocono all'azione principale (qui in locuz. figur.).
Definiz: § I. E pel Dramma stesso. –
Esempio: Don. Music. scen. 84: Che diremo poi di tante canzonette che ad ogni proposito si sentono? crederemo che senza empierne le azioni non si possa fare cosa buona?
Esempio: E Don. Music. scen. appr.: Io darei per consiglio di usarle [le canzonette] molto parcamente, e solo dove il soggetto della favola o azione lo richiede.
Definiz: § II. Azione drammatica, scenica, tragica, e simili, dicesi per Rappresentazione teatrale. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 126: Vero è che per questa strada maggiormente s'abbellisce e s'inorridisce l'azione tragica.
Esempio: Dat. Lett. 126: Il chiamare commedie in genere tutte le azioni e rappresentazioni drammatiche e da teatro, senza qualche protesta, non mi pare torni bene.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 141: Chi ben mira un componimento di qualche mole, non ci troverà minor varietà di quella che sia in un'azione di scena, in cui molti personaggi, di stato e d'ufficio differenti, compaiono.
Definiz: § III. E per Il far da attore nelle rappresentazioni drammatiche. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 452: Dall'essersi indefessamente esercitato per molti anni nel ballare, schermire, nelle azioni comiche ec.
Esempio: E Baldin. Vit. Bern. 76: Fu dunque il Bernino singolarissimo nelle azioni comiche e nel compor commedie.
Definiz: § IV. E per Il modo col quale un attore, e anche un oratore, recita o porge, rappresentando ovvero perorando. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 194: Di Pier Vettori soddisfece assai l'orazione agl'intendenti;.... ma l'azione, cioè la pronunzia e i gesti, non soddisfece a nessuno.
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 13: Il di cui ragionamento era assai bene acconcio e terso ed ornato, accompagnato da un'azione ordinata ed esatta, assai piacevole agli ascoltanti.
Esempio: Crudel. Rim. 91: Non è decoro.... con questo imbrattascene L'azione mescolare e la favella.