Lessicografia della Crusca in rete

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PALCO
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PALCO.
Definiz: Composto di legnámi lavorati, commessi, e confitti insieme, per sostegno del pavimento. Lat. contignatio tabularium.
Esempio: Boc. Nov. 63. 9. Mandato il compagno suo con esso lei nel palco de' colombi.
Esempio: E Bocc. Nov. 24. 10. Parve a Puccio sentire alcuno dimenamento di palco della casa.
Esempio: Lib. Cont. Una casa alta con due palcora.
Esempio: Nov. Ant. 95. tit. Qui conta, come uno mercatante portò vino, oltre a Mare, in botti a due palcora (cioè divise a tramezzi)
Definiz: §. Palco: diciamo a Tavolato posticcio, elevato da terra, per istarvi sopra a veder gli spettacoli.
Esempio: Ar. Fur. 17. 81. Le vaghe donne gettano da' palchi, Sopra i giostranti, fior vermigli, e gialli.
Definiz: §. Palco: parlando di corna significa le Ramora, come di Cervi, Daini, e simili. Onde per similit.
Esempio: Curz. Marign. Le cui nocchiute, e ben fondate tempre, Di palco in palco cresceranno sempre.
Esempio: Red. Esp. Nat. 108. Il numero de' rami o palchi [parla delle corna de' cervi] varia secondo l'età, e secondo i paesi.
Esempio: E Red. Esp. Nat. 109. In Sassonia, dove i cervi son molto maggiori di questi di Toscana, si veggion corni di quattordici, e di quindici, e talvolta di più palchi.
Esempio: Dav. Colt. 180. Non potare il piantone, poi lasciargli tre, o quattro rami, che facciano palco (cioè a guisa di palco)