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Dizion. 5° Ed. .
DOLERE, che in alcune persone del Presente dell'Indicativo e del Soggiuntivo prende, ma oggi soltanto in poesia, anche le forme dell'antiquato DOGLIERE.
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pag.814
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DOLERE, che in alcune persone del Presente dell'Indicativo e del Soggiuntivo prende, ma oggi soltanto in poesia, anche le forme dell'antiquato DOGLIERE. Definiz: | Neutr. Essere alcuna parte del corpo afflitta da sensazione molesta, tormentosa, e simili; Avervi, Sentirvi, dolore. |
Dal lat. dolere. – Esempio: | Dant. Inf. 30: S'i' ho sete, ed umor mi rinfarcia, Tu hai l'arsura e il capo che ti duole. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 332: Questa novella diè tanto che ridere a tutta la compagnia, che niun v'era a cui non dolessero le mascelle. | Esempio: | Tadd. Libell. 4: Non t'empiere per modo ti dolga il corpo. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 35, 70: Tua villania Non vo' che men cortese far mi possa, Ch'io non ti dica che tu torni, pria Che sul duro terren ti doglian l'ossa. | Esempio: | Mattiol. Disc. 2, 290: Mangiandosi [lo arbuto] punge la lingua, come se fusse pieno di reste. Nuoce allo stomaco, e fa dolere il capo. | Esempio: | Tass. Dial. 1, 363: Quando alcuna parte del corpo ci duole, l'animo non può esser lieto. | Esempio: | Red. Lett. 2, 151: Il petto è libero affatto, la testa non è mai doluta, e la sete è svanita. | Esempio: | Forteguerr. Cap. 296: Scriver poco talora esser può caso O per faccenda, oppur per malattia, Che dolga il capo, o dolga un occhio o 'l naso; Ma ec. | Esempio: | Fag. Comm. 5, 33: Come state, amato fratello? vi duole la mano? |
Definiz: | § I. E per Esser cagione di tormento, Dar dolore fisico, Riuscir doloroso; e con più tenue senso, Riuscir molesto, Affliggere. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 280: Dal destr'occhio, anzi dal destro sole Della mia donna, al mio destr'occhio venne Il mal, che mi diletta e non mi dole. | Esempio: | Esop. Fav. M. 190: E per questo più fortemente lo feriva. E sentendo il bifolco dolersi i colpi del cavaliere,... disse: ahimè! che diavolo farai? | Esempio: | Grazz. Pros. 9: Le percosse del gomito,... benchè elle dolgano forte, passano via spacciatamente. |
Definiz: | § II. E per Recar angoscia, Rincrescere, o Dispiacere vivamente; detto di checchessia o chicchessia, ovvero del fare, o essere avvenuto, checchessia. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 254: Forse, o che spero, il mio tardar le dole. | Esempio: | E Petr. Rim. 1, 264: Più l'altrui fallo, che 'l mio mal, mi dole. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 258: Queste parole udì il Conte, e dolsergli forte. | Esempio: | Domin. Gov. Fam. 28: Credo non fusse altro studio de' Santi principali, se non ricevere quello Dio mandava, e così presti fare quello doleva, come quello piaceva. | Esempio: | Machiav. Stor. 2, 274: Nè morì mai alcuno.... con tanta fama di prudenza, nè
che tanto alla sua patria dolesse. | Esempio: | Nard. Riv. fel. 7: Ma quanto è sciocco quel che dice: io amo; Io amo, io ardo; e poi gli duol la spesa. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 355: Quanto mi sia doluto una perdita tale, lo può considerare ognuno che sa quel che io sono stato col Varchi già tanto tempo, ed egli con me. | Esempio: | Cecch. Samar. 1, 2: Io la vorrei pigliare (moglie), e ch'ella si Morisse fra un mese; e poi pigliarne Un'altra, e che morisse anch'essa in capo All'altro mese; per veder qual duole Più, o la prima, o la seconda. | Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. 93: Vero è che simili qualità di uomini dolgano (dolgono) assai; ma dobbiamo contentarci di quello piace al Signor nostro. | Esempio: | Tass. Gerus. 2, 34: Duolmi il tuo fato, Il mio non già, poi ch'io ti moro allato. |
Definiz: | § III. E figuratam. – |
Esempio: | Pindem. Poes. 440: Selve bennate, a voi non dole Il ripiegarvi ubbidïenti in arco, E altrui formare ombrella tal, ec. |
Definiz: | § IV. Costruito a modo d'impersonale, e con un compimento retto da Di o Che, pure per Rincrescere o Dispiacere vivamente, ed altresì Sentire alcuno commiserazione, rammarico, e simili. – |
Esempio: | Nov. ant. B. 61: Giunto Ipocras, trovando la madre morta, gliene dolse duramente. | Esempio: | Dant. Inf. 24: Poi disse: più mi duol, che tu m'hai colto Nella miseria, dove tu mi vedi, Che quand'io fui dell'altra vita tolto. | Esempio: | E Dant. Purg. 4: Poi cominciai: Belacqua, a me non duole Di te omai. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 197: Tal che di rimembrar mi giova e dole. | Esempio: | E Petr. Rim. 2, 18: E di nostro tardar forse li dole. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 4, 39: Le donne e i cavallier si trovar fuora De le superbe stanze alla campagna: E furon di lor molte a chi ne dolse. | Esempio: | Guidicc. Op. M. 2, 347: Ebbe un'archibusata, e me ne duol sino all'anima. | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 257: Duolmi che la lettera di quel vostro parente non vi trovasse qui. | Esempio: | Tass. Gerus. 8, 55: Io spogliar feci il corpo, e sì men dolse, Che piansi nel sospetto amaramente. | Esempio: | Galil. Comm. ep. 2, 203: Duolmi di non poter dar satisfazione alla P. V. reverendissima.... in materia de' cristalli per un telescopio. | Esempio: | Niccol. Arnal. 2, 14: A voi, fedeli, Certo dorrà che non s'adempia il rito Onde il sommo Pastor qui si consacra. |
Definiz: | § V. In forma di Neutr. pass. dolersi Esser afflitto o tormentato da dolori fisici, Provare sensazione afflittiva in alcuna parte del corpo, o in tutta la persona. E dicesi anche di animali. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 1, 22: Si sentian degli aspri colpi iniqui Per tutta la persona anco dolersi. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 16: E come volete partir domattina con questa pioggia? Voi non dovete sapere che 'l Buono si duole da un piede, e che il Morello è inchiodato. Volete voi disertare questi cavalli, e noi insieme con essi? | Esempio: | Fag. Comm. 5, 206: La vostra sorella stava bene; ma da poco in qua è in letto,... e dice che si duol tutta. |
Definiz: | § VI. E figuratam. – |
Esempio: | Vill. G. 7, 39: E' si dice da noi Fiorentini uno antico proverbio e materiale: Firenze non si muove, se tutta non si dole;... e viene a caso della nostra presente materia. |
Definiz: | § VII. Poeticam., per Patir dolore, tormento, pena. – |
Esempio: | Dant. Inf. 16: Guglielmo Borsiere, il qual si duole Con noi per poco, e va là coi compagni, Assai ne cruccia con le sue parole. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 434: Il qual si dole Con noi per poco; cioè lo quale è poco che venne a stare nel nostro girone, a sostenere dolore del peccato commesso insieme con esso noi. |
Definiz: | § VIII. E per Sentir vivo dispiacere, rammarico, commiserazione, e anche pentimento; Affliggersi o Rattristarsi fortemente, Darsi affanno o passione, di checchessia, o per checchessia. – |
Esempio: | Dant. Inf. 24: E detto l'ho perchè doler ten debbia. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 196: Il qual di ciò ancora che della sua grazia fosse poverissimo, si dolse molto. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 9, 36: Ma se pria non mi vendico, mi doglio, Più che di quanta ingiuria abbia patita. | Esempio: | Car. Lett. Farn. 1, 299: Quando no, mi dorrò che vi siate ingannato, come mi dolgo ora di restar senza voi, perchè.... vi porto affezione. | Esempio: | Tass. Gerus. 5, 66: Ella, sebben si duol che non succeda Sì pienamente il suo disegno, ec. | Esempio: | E Tass. Lett. 3, 5: Se mai vi rallegraste ch'io vi fossi fratello, ora non devreste dolervene; o dolervi solamente de' miei infortunj. | Esempio: | E Tass. Lett. 174: Già mi dolsi che la mia Gerusalemme fosse stampata: e quante volte è stata ristampata, tante sono state le passioni che per ciò ho sentite. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 7: Della morte di Fonteio Capitone anche quei che non potevan dolersi, se ne sdegnavano. | Esempio: | Fag. Comm. 4, 154: Basta non s'aver a dolere di non aver fatto la so' parte. |
Definiz: | § IX. E nel medesimo senso, usato assolutam. – |
Esempio: | Dant. Inf. 33: Ben se' crudel se tu già non ti duoli, Pensando ciò ch'il mio cor s'annunziava: E se non piangi, di che pianger suoli? | Esempio: | E Dant. Parad. 15: Ben è che senza termine si doglia Chi, per amor di cosa che non duri Eternalmente, quell'amor si spoglia. | Esempio: | Tass. Gerus. 6, 74: Non sai com'egli al tuo doler si doglia, Come compianga al pianto, alle querele? | Esempio: | Serdon. Stor. Genov. volg. 170: A questa nuova rallegrandosi seco gli amici, egli.... mostrò di non se ne rallegrar molto, perchè disse aver più tosto da dolersi, che da rallegrarsi, perchè aveva disavanzato. |
Definiz: | § X. Pur nel medesimo senso, usato figuratam., anche in modo assoluto. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 2, 39: Il rapace nibio furar suole Il misero pulcin presso alla chioccia, Che di sua inavvertenza poi si duole. | Esempio: | E Ar. Sat. 1, 208: Truovi marito e modo che si tolga Di casa una sorella, e un'altra appresso; E che l'eredità non se ne dolga. | Esempio: | Pindem. Poes. 103: Poi della villa, che sen dolse, uscito, Così nitida pose e ben tessuta Toscana veste al buon Plutarco in dosso (parla del Pompei). |
Definiz: | § XI. Talvolta è preso per Condolersi. – |
Esempio: | Salv. I. Cron. 358: Appresso che noi li confortassimo (i Bolognesi) a stare fermi e constanti nell'ubbidienza spirituale di papa Giovanni XXIII, mostrando loro quanto, così facendo, era di loro onore;... oltre a ciò che noi con loro ci dolessimo della oppressione fatta loro da' Malatesti. | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 283: Vi scrivo questa per dolermi con voi così amaramente, com'io fo, de la tanto acerba e tanto dolorosa morte de l'Aurora nostra. |
Definiz: | § XII. Vale pure Lamentarsi, Rammaricarsi, ed altresì Lagnarsi, Querelarsi. E col termine denotante persona, retto dalla particella Con, vale Esprimere con una certa vivacità, o asprezza, il proprio malcontento o disgusto per checchessia. – |
Esempio: | Dant. Purg. 7: Anche al Nasuto vanno mie parole, Non men ch'all'altro Pier, che con lui canta, Onde Puglia e Proenza già si duole. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 273: Simil [barchetta] non credo che Giason portasse,... Nè 'l pastor, di che ancor Troia si dole. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 121: Quivi a dolersi del suo Arrighetto si mise tutta sola. | Esempio: | Acc. D. Stor. Ar. 3, 61: Il duca d'Angiò se ne tenne molto offeso, e palesemente si dolse del popolo fiorentino. | Esempio: | Machiav. Leg. Comm. 3, 114: Dolsesi essere stato allegato di quel che mandò
a dire, per il che Vostre Signorie mi mandorno qui. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 36, 78: E vo' dolermi, e fin ora mi doglio, Di te, se più ti veggo fra le squadre Del re Agramante. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 56: Monsignore ne ha avuto dispiacere assai, e dàgli il torto; e molto si dolse meco che si sia portato in questa cosa di questa maniera. | Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. 181: E' segnaletti, fatti semplici, se staranno a vostro modo, l'arò caro; se no, doletevi di suor Maria Piera che li ha fatti. | Esempio: | Sassett. Fr. Notiz. 20: Della loro negligenza o trascurataggine possiamo più presto dolerci che emendarla. | Esempio: | Fosc. Poes. 224: Ben di te sovente Io mi dorrò dacchè le Grazie affliggi. |
Definiz: | § XIII. E nel medesimo senso, usato assolutam. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 121: Avvenne che, essendo ella al suo dolersi occupata,... una galea di corsari sopravvenne. | Esempio: | Tass. Rim. 2, 205: Sovra un lucido rio Si dolea per amore Un pastorel, mirando il suo bel sole. | Esempio: | Baldov. Lament. 189: Così Cecco si dolse, e da quel loco Partì con un desio sol di morire. | Esempio: | Capp. Econ. 338: Le mie parole saranno dirette piuttosto a consolazione ed a quiete di chi si duole, che non a sconsigliare ec. |
Definiz: | § XIV. E figuratam. – |
Esempio: | Mazz. Lett. 1, 14: Avendolo (uno specchio) io appiccato in sala, e poi in camera, e in fine nel mio studio, in niuno luogo mi parea stesse bene; anzi mi parea che si dolesse del salvatico albergo ch'io gli dava. |
Definiz: | § XV. Pur nel medesimo senso, sia con compimento, sia assolutam., costruito col termine denotante persona, retto dalla particella A; il qual costrutto oggi è d'uso più che altro poetico. – |
Esempio: | Dant. Rim. 122: Morte, poich'io non truovo a cui mi doglia, ec. | Esempio: | Vill. G. 415: Gran parte di Guelfi.... segretamente si dolsero per lettere e ambasciate al re Ruberto. | Esempio: | Uff. Cast. Fort. Fir. 78: Ricordiamo a voi, Signori, che certi popoli, i quali abbiamo distribuiti alle terre, ci si sono doluti di non potere avere nelle dette castella e terre verun terreno, o casolare, o luoghi dove potersi porre. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 280: Se tu non fossi di conforto bisognoso, come tu se', io di te a te medesimo mi dorrei. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 89: Il Calonaco, che s'era ito a dolere al Cardinale, e che ec. | Esempio: | E Sacch. Nov. 1, 187: Ugolotto si dolse allo Esecutore e del primo caso e del secondo. |
Definiz: | § XVI. E figuratam. – |
Esempio: | Pindem. Poes. 35: Queste del gufo, il qual duolsi alla luna, Non son le voci flebili? |
Definiz: | § XVII. E, secondo proprietà latina, usato come Neutr., così nel significato di Sentir dispiacere, rammarico, Affliggersi, e simili, come in quello di Lamentarsi o Querelarsi; anche assolutam.: ma oggi non userebbesi se non talvolta in poesia. – | Esempio: | E Fr. Guitt. Lett. appr.: E sì doglio con voi, e allegro in materia di vostra doglia, la quale gioiosa avviso. | Esempio: | Cavalc. Poes. 457: Uom giusto trovo aver doluto e pianto, Di sua virtù vedendosi onorare. | Esempio: | Ar. Rim. 1, 240: Paggi, pini, ginepri, olive, allori,... Parlare, anzi doler con voi mi giova. | Esempio: | Tass. Rim. 2, 182: Nell'aria bruna S'udian, quasi dolendo, intorno intorno Gir l'aure insino al giorno. |
Definiz: | § XVIII. E usato sostantivam., per Dolore, Afflizione; ma è di raro uso. – |
Esempio: | Rim. Ant. P. Viol. Alb. 2, 328: Poichè [Amore] mi tenne ed ebbe in potestate, La gio' tornò in dolere, E lo gran bene adesso fue ismarrito. |
Definiz: | § XIX. Dare ad alcuno dove gli duole. – V. il § XXIII. |
Definiz: | § XX. Dare che non dolga, e dir che non dispiaccia. – | V. Dare, § CCXXXII.
Definiz: | § XXI. Non dolere ad alcuno checchessia, usato proverbialm., vale Non ricevere da checchessia, o in checchessia, danno, pregiudizio, e simili, e perciò non importargli nulla la cosa della quale si discorre. – | Esempio: | Bern. Orl. 16, 20: Le percosse ognun numera e misura, Che ben giudica i colpi a chi non duole. | Esempio: | Fag. Comm. 5, 302: Cotesto della spesa in alimentarla (una figliuola), a paragone della perdita che ne avete fatta, non è nulla. A. Noe? cotesto è ogni cosa; v'avete bel dire; a voi non duole il borsellino. |
Definiz: | § XXII. Dolersi di gamba sana. – | V. Gamba.
Definiz: | § XXIII. Toccare alcuno dove gli duole, o dove duole; e meno comunemente, Dare ad alcuno dove gli duole; dicesi proverbialmente per Parlargli di cosa, o Entrargli in qualche affare, che gl'imporli e di cui abbia passione. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 25, 41: Marsilio, come e' venne a questa parte, Mostrò che l'avea tocco dove e' duole. | Esempio: | Varch. Ercol. 87: Dare in quel d'alcuno, o vero dove gli duole, significa.... dimandare a punto di quelle cose, o mettere materia in campo, che egli desiderava, e aveva caro di sapere. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 119: Voi m'avete tocco a punto dove mi duole, a ricordarmi la miseria de lo scrivere. | Esempio: | Fag. Comm. 4, 413: Negozio finito? Oh non è finito, per me e' comincia ora: giusto costui m'ha toccato dov'e' mi doleva. |
Definiz: | § XXIV. Chi non dà di quello che gli duole, non riceve quello che vuole. Proverbio che significa: Senza fatica, pene, privazioni e simili, non si ottiene ciò che si desidera. – |
Esempio: | Fiorett. S. Franc. 171: Però dice bene uno proverbio mondano, che dice: chi non dà di quello che li duole, non riceve quello che vuole. |
Definiz: | § XXV. Colui che far ben vuole, a far per mano altrui spesso si duole. Proverbio che ci ammonisce di non servirci, nelle cose importanti, dell'opera altrui, quando possiamo far da noi. – |
Esempio: | Nell. Iac. Forest. 1, 16: Colui che far ben vuole, a far per mano altrui, spesso si duole. |
Definiz: | § XXVI. Quando il capo duole, tutte le membra languono. Proverbio che vale: Quando in uno Stato, in una famiglia, e in generale in qualsivoglia congregazion di persone, chi n'è capo manca di salute, di quiete, di senno, di ordine, e simili, tutto quanto lo Stato, la famiglia ec., ne soffrono: tolta la figura dagli effetti che il mal di capo produce su tutta la persona. – |
Esempio: | Bern. Orl. 57, 58: Il re Agramante.... cruccioso uscì fuor della festa. Onde la corte tutta fu turbata. Langue ogni membro, quando il capo duole. |
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