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1) Dizion. 4° Ed. .
FIGLIARE
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FIGLIARE.
Definiz: Partorire, Far figliuoli; ma si dice più propriamente delle bestie, e si usa att. e neutr. Lat. foetare, foetificare. Gr. γονοτοκεῖν.
Esempio: Cr. 9. 69. 5. Ancora si dee la pecora di due anni coprire, quando bisogno sarà, per figliare.
Esempio: Fav. Esop. E quando ebbe fatto i suo' figliuolini, cioè i cagnuoli, e figliato di più dì, chiamolli a se, informolli, che fossono prodi, e valenti.
Esempio: Dant. Purg. 14. Che di figliar ta' conti più s'impiglia.
Esempio: Tass. Ger. 7. 76. Raccoglie i semi del fecondo vento, E de' tiepidi fiati (o meraviglia!) Cupidamente ella concepe, e figlia.
Esempio: Red. Ins. 26. Suppose egli, che tutte le mosche generalmente figliassero bachi viventi.
Esempio: E Red. Ins. 47. Ne figliò venzette (scorpioni) dello stesso colore.
Definiz: §. Per similit. Mandar fuori, Produrre. Lat. gignere. Gr. τίκτειν.
Esempio: Dant. Purg. 28. Concepe, e figlia Di diverse virtù diverse legna.
Esempio: But. ivi: Figlia, cioè produce poi lo frutto, come figliuolo.