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1) Dizion. 4° Ed. .
SANGUE
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SANGUE.
Definiz: Quell'Umor vermiglio, che scorre nelle vene, e nell'arterie degli animali, che dagli antichi fu talora usato in genere femminino. Lat. sanguis, cruor. Gr. αἷμα.
Esempio: Quist. Filos. C. S. Sangue è un'umore, che ha qualità, e convenienza coll'aere, che è elemento, colla primavera, che è tempo, e coll'infanzia, ch'è etade.
Esempio: Tes. Br. 2. 32. Lo sangue è caldo, e umido, ed ha 'l suo sedio nel fegato, e cresce nella primavera.
Esempio: Dant. Par. 9. Troppo sarebbe larga la bigoncia, Che ricevesse il sangue Ferrarese.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 241. Comechè Ravenna già quasi tutta del prezioso sangue di molti martiri si bagnasse ec.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 19. A bruttarsi le mani del sangue d'un suo fante.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 15. Acciocchè si vergognasse vedendosi vincere da un giovanetto ec. e fosse vinto in sua vergogna dall'uomo, che ave carne, e sangue.
Definiz: §. I. Sangue, per l'Emissione, o Cavata del sangue. Lat. sanguinis missio, phlebotomia. Gr. φλεβοτομία.
Esempio: Red. lett. 2. 90. Stimo necessario il continuare dopo il sangue i solutivi.
Esempio: E cons. 1. 225. Nè si tema del sangue, perchè questo si rigenererà prestamente, e si rigenererà più dolce, e men viscoso; oltrechè l'essere spesso sua signoría Illustrissima soggetto a patire infiammazione alle fauci, è motivo sufficiente senza gli altri a cavare una buona quantità di sangue.
Definiz: §. II. Sangue, per metaf. vale Stirpe, Progenie. Lat. sanguis, soboles. Gr. αἷμα.
Esempio: Bocc. nov. 13. 22. Quantunque forse la nobiltà del suo sangue non sia così chiara, come è la reale.
Esempio: E Bocc. nov. 49. 2. Per costumi, e per virtù molto più, che per nobiltà di sangue, chiarissimo.
Esempio: Petr. son. 226. Gentilezza di sangue, e l'altre care Cose tra noi, perle, e rubini, ed oro, Quasi vil soma, egualmente dispregi.
Esempio: Borgh. Arm. Fam. 83. Ancorchè ne possan qualche volta avere alcune più proprie cagioni, ed esservi anche diversità di sangue.
Definiz: §. III. Sangui, per Mestrui. Lat. menstrua. Gr. καταμηνία.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. In alcune femmine sgorgano questi sangui anticipatissimi.
Esempio: E Tratt. segr. cos. donn. altrove: Ma le femmine d'ogni piccola anticipazioncella de' sangui si conturbano.
Esempio: E Tratt. segr. cos. donn. altrove: Acciocchè i sangui vengano loro agguagliatamente l'un mese con l'altro.
Definiz: IV. Figuratam. Sangue, prendesi per lo Avere.
Esempio: G. V. 11. 121. 1. Si partì di Firenze ec. ricco delle sangui de' Fiorentini (ne' T. Riccardi si legge dello sangue)
Esempio: M. V. 6. 47. Erano per le spese premuti dal comune fino alle sangui (così ne' Ms. Ricci, e Covoni, quantunque lo stamp. abbia al sangue)
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 10. Ma cotesti libri grandi, che sono? ec. che cotesto tempo, che voi vendete, e i dodici per cento, che quasi bevendovi l'altrui sangue, riscuotete?
Definiz: §. V. Onde in proverb. I danari sono il secondo sangue, che si dice per mostrare, che Il danaro è necessarissimo per li comodi della vita. Lat. vita, et sanguis hominibus est pecunia.
Definiz: §. VI. Sangue, per similit.
Esempio: Red. Ditir. 2. Se dell'uve il sangue amabile Non rinfranca ognor le vene, Questa vita è troppo labile, Tropo breve, e sempre in pene; Sì bel sangue è un raggio acceso Di quel Sol, che in ciel vedete.
Definiz: §. VII. Far sangue, vale Gettar sangue. Lat. sanguinem fundere, sanguinem emittere. Gr. αἱμοῤῥοεῖν.
Esempio: Volg. Mes. Nel capitolo decimo si tratta, quando l'uomo fae sangue di sotto.
Esempio: Cr. 9. 12. 2. Ma se dopo la tagliatura, ovvero scarnamento alcuna vena faccia sangue, si dee costrignere in questo modo.
Esempio: E Cr. cap. 15. 2. Se per lo svellimento, ovvero scarnamento suo s'apra vena alcuna, e faccia sangue, allora incontanente si prenda, e stretta con le mani con filo di seta strettamente si leghi.
Definiz: §. VIII. Far sangue, vale anche Uccidere.
v. FARE SANGUE.
Definiz: §. IX. Restar sanza sangue, Perdere il sangue, o simili, vagliono Rimanere esangue; e figuratam. Perdere i sentimenti, Abbattersi, Accorarsi. Lat. exsanguem fieri, exanimari. Gr. ἔξαιμον γίνεσθαι.
Esempio: Din. Comp. 3. 63. I Cavalcanti perderono quel dì il cuore, e il sangue, vedendo ardere le loro case, e palagi, e botteghe, le quali per le gran pigioni, per lo stretto luogo, gli teneano ricchi.
Esempio: Ovvid. Pist. Allora si partì la luce dagli occhi miei, e rimasi sanza sangue.
Definiz: §. X. Agghiacciare il sangue nelle vene, vale Arrestarlo, Fermarlo, Raffreddarlo; e in signific. neutr. pass. vale l'istesso, che Restare esangue. sanguinem hebere, Virgil.
Esempio: Petr. canz. 18. 3. Dunque, ch'i' non mi sfaccia ec. Non è proprio valor, che me ne scampi, Ma la paura un poco, Che 'l sangue vago per le vene agghiaccia.
Definiz: §. XI. Non rimaner sangue addosso, si dice di Chi ha grandissima paura. Lat. exsanguem fieri.
Esempio: Malm. 11. 12. E per paura a chi non fu percosso Non rimase in quel punto sangue addosso.
Definiz: §. XII. Andare a sangue, vale Piacere, Sentirsi l'uomo inclinato a porre amore a quello, di che si tratta. Lat. placere, arridere, congruere, pergratum esse. Gr. ἀρέσκειν.
Esempio: Fir. Trin. 1. 2. Quando ella non mi piacesse, e non mi andasse a sangue, e non mi paresse bella, che mi pare bellissima ec. io la voglio per dispetto di Giovanni.
Esempio: Cecch. Donz. 3. 1. Posto, ch'e' sia tutto Buono, e bello, però non mi va a sangue.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 162. Però molto gli andava a sangue (il T. Lat. ha mire congruebat)
Definiz: §. XIII. Avere a sangue, vale Avere a cuore, o in considerazione, Gradire. Lat. cordi esse, curae esse. Gr. μέλειν.
Esempio: Car. lett. 1. 62. Gridano d'essere abbandonati, e che Monsignore non gli ha a sangue.
Definiz: §. XIV. Trarre della rapa sangue, o Cavare della rapa sangue, o simili, proverb. che si dice quando Si vuol da uno, quel ch'e' non ha, o ch'e' faccia quel, ch'e' non può. Lat. aquam e pumice postulare. Gr. ὄνου πόκας ζητεῖν.
Esempio: Fir. Trin. 2. 3. Mal si può trar della rapa sangue.
Esempio: Lasc. Spir. 5. 7. Mai non si caverebbe della rapa sangue.
Esempio: Malm. 8. 75. Di rapa sangue non si può cavare, Nè far due cose, perdere, e pagare.
Definiz: §. XV. Bollire il sangue; locuzione, colla quale dinotiamo Avere l'istinto del concupiscibile, o dell'irascibile appetito. Lat. effervescere. Gr. ἀπόζειν τὸ αἷμα.
Esempio: Cron. Morell. 254. Pognamo, che li sangui ti bollano, e che tu disideri essere isciolto, e darti vita, e buon tempo, nondimeno ec.
Definiz: §. XVI. Buon vino fa buon sangue, proverb. che vale, Che 'l buon vino apporta anzi giovamento, che nocumento.
Esempio: Red. annot. Ditir. 5. In Toscana sogliamo dire per proverbio: Il buon vino fa buon sangue.
Definiz: §. XVII. Andarne il sangue a catinelle.
v. ANDARE.
Definiz: §. XVIII. A sangue caldo, A sangue freddo, vagliono Nel calore della passione, o Dopo che la passione è calmata.
Esempio: Segn. Mann. Lugl. 24. 2. Chiunque pecca, pecca perchè vuol peccare, chi nol sa? con tutto ciò alcuni peccano a sangue caldo, altri peccano a sangue freddo.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 67. È ben vero, che non si può condurre poi a sangue freddo a limare, o ritoccare alcuna cosa.
Definiz: §. XIX. Sangue di dragone, e Sangue di drago. Sugo gommoso congelato, ma facile a stritolarsi, di color rosso, che si trae per via d'incisione da un albero dell'Indie chiamato Draco. Lat. sanguis draconis.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 49. Ove sarà cotto gomma arabica, e gomma dragante, sommaco, bolarmenichi, sangue di dragone.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Antimonio, e sangue di dragone dato in qualunque modo guarisce.
Esempio: Ricett. Fior. 61. Concordano quelli, ch'hanno visto, e scritto le cose naturali appartenenti all'uso della medicina ec. che il sangue di drago sia gomma di uno albero, che nasce nell'Isole Canarie; usisi quello, che è di color rosso acceso trasparente, e frangibile, chiamato sangue di drago in lagrime, lasciando quello, che è in pani, o fattizio.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 6. Al quale da uno di questi falsificatori era stato tinto il fondo con un poco di sangue di drago, il quale è uno stucco fatto di gomme, che si liquefanno al fuoco.