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Dizion. 4° Ed. .
SANGUE
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pag.315
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SANGUE.
Definiz: | Quell'Umor vermiglio, che scorre nelle vene, e nell'arterie degli animali, che dagli antichi fu talora usato in
genere femminino. Lat. sanguis, cruor. Gr. αἷμα. |
Esempio: | Quist. Filos. C. S. Sangue è un'umore, che ha qualità, e convenienza coll'aere,
che è elemento, colla primavera, che è tempo, e coll'infanzia, ch'è etade. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 32. Lo sangue è caldo, e umido, ed ha 'l suo sedio nel fegato, e
cresce nella primavera. |
Esempio: | Dant. Par. 9. Troppo sarebbe larga la bigoncia, Che ricevesse il sangue Ferrarese.
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Esempio: | Bocc. vit. Dant. 241. Comechè Ravenna già quasi tutta del prezioso sangue di
molti martiri si bagnasse ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 16. 19. A bruttarsi le mani del sangue d'un suo
fante. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 15. Acciocchè si vergognasse vedendosi vincere da un giovanetto
ec. e fosse vinto in sua vergogna dall'uomo, che ave carne, e sangue. |
Definiz: | §. I. Sangue, per l'Emissione, o Cavata del sangue. Lat. sanguinis missio,
phlebotomia. Gr. φλεβοτομία. |
Esempio: | Red. lett. 2. 90. Stimo necessario il continuare dopo il sangue i solutivi.
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Esempio: | E cons. 1. 225. Nè si tema del sangue, perchè questo si rigenererà
prestamente, e si rigenererà più dolce, e men viscoso; oltrechè l'essere spesso sua signoría Illustrissima soggetto a
patire infiammazione alle fauci, è motivo sufficiente senza gli altri a cavare una buona quantità di sangue.
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Definiz: | §. II. Sangue, per metaf. vale Stirpe, Progenie. Lat. sanguis, soboles. Gr.
αἷμα. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 22. Quantunque forse la nobiltà del suo sangue non sia così chiara,
come è la reale. |
Esempio: | E Bocc. nov. 49. 2. Per costumi, e per virtù molto più, che
per nobiltà di sangue, chiarissimo. |
Esempio: | Petr. son. 226. Gentilezza di sangue, e l'altre care Cose tra noi, perle, e
rubini, ed oro, Quasi vil soma, egualmente dispregi. |
Esempio: | Borgh. Arm. Fam. 83. Ancorchè ne possan qualche volta avere alcune più proprie
cagioni, ed esservi anche diversità di sangue. |
Definiz: | §. III. Sangui, per Mestrui. Lat. menstrua. Gr.
καταμηνία. |
Esempio: | E Tratt. segr. cos. donn. altrove: Ma le femmine d'ogni
piccola anticipazioncella de' sangui si conturbano. |
Esempio: | E Tratt. segr. cos. donn. altrove: Acciocchè i sangui
vengano loro agguagliatamente l'un mese con l'altro. |
Definiz: | IV. Figuratam. Sangue, prendesi per lo Avere. |
Esempio: | G. V. 11. 121. 1. Si partì di Firenze ec. ricco delle sangui de' Fiorentini
(ne' T. Riccardi si legge dello sangue) |
Esempio: | M. V. 6. 47. Erano per le spese premuti dal comune fino alle sangui (così
ne' Ms. Ricci, e Covoni, quantunque lo stamp. abbia al sangue) |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 7. 10. Ma cotesti libri grandi, che sono? ec. che cotesto
tempo, che voi vendete, e i dodici per cento, che quasi bevendovi l'altrui sangue, riscuotete? |
Definiz: | §. V. Onde in proverb. I danari sono il secondo sangue, che si dice per mostrare, che Il danaro è
necessarissimo per li comodi della vita. Lat. vita, et sanguis hominibus est pecunia.
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Definiz: | §. VI. Sangue, per similit. |
Esempio: | Red. Ditir. 2. Se dell'uve il sangue amabile Non rinfranca ognor le vene, Questa
vita è troppo labile, Tropo breve, e sempre in pene; Sì bel sangue è un raggio acceso Di quel Sol, che in ciel vedete.
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Definiz: | §. VII. Far sangue, vale Gettar sangue. Lat. sanguinem fundere, sanguinem
emittere. Gr. αἱμοῤῥοεῖν. |
Esempio: | Volg. Mes. Nel capitolo decimo si tratta, quando l'uomo fae sangue di sotto.
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Esempio: | Cr. 9. 12. 2. Ma se dopo la tagliatura, ovvero scarnamento alcuna vena faccia
sangue, si dee costrignere in questo modo. |
Esempio: | E Cr. cap. 15. 2. Se per lo svellimento, ovvero scarnamento
suo s'apra vena alcuna, e faccia sangue, allora incontanente si prenda, e stretta con le mani con filo di seta
strettamente si leghi. |
Definiz: | §. VIII. Far sangue, vale anche Uccidere. |
v. FARE SANGUE.
Definiz: | §. IX. Restar sanza sangue, Perdere il sangue, o simili, vagliono Rimanere esangue;
e figuratam. Perdere i sentimenti, Abbattersi, Accorarsi. Lat. exsanguem fieri,
exanimari. Gr. ἔξαιμον
γίνεσθαι. |
Esempio: | Din. Comp. 3. 63. I Cavalcanti perderono quel dì il cuore, e il sangue, vedendo
ardere le loro case, e palagi, e botteghe, le quali per le gran pigioni, per lo stretto luogo, gli teneano ricchi.
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Esempio: | Ovvid. Pist. Allora si partì la luce dagli occhi miei, e rimasi sanza sangue.
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Definiz: | §. X. Agghiacciare il sangue nelle vene, vale Arrestarlo, Fermarlo, Raffreddarlo; e in signific.
neutr. pass. vale l'istesso, che Restare esangue. sanguinem hebere,
Virgil. |
Esempio: | Petr. canz. 18. 3. Dunque, ch'i' non mi sfaccia ec. Non è proprio valor, che me
ne scampi, Ma la paura un poco, Che 'l sangue vago per le vene agghiaccia. |
Definiz: | §. XI. Non rimaner sangue addosso, si dice di Chi ha grandissima paura. Lat.
exsanguem fieri. |
Esempio: | Malm. 11. 12. E per paura a chi non fu percosso Non rimase in quel punto sangue
addosso. |
Definiz: | §. XII. Andare a sangue, vale Piacere, Sentirsi l'uomo inclinato a porre amore a quello, di che si
tratta. Lat. placere, arridere, congruere, pergratum esse. Gr. ἀρέσκειν. |
Esempio: | Fir. Trin. 1. 2. Quando ella non mi piacesse, e non mi andasse a sangue, e non mi
paresse bella, che mi pare bellissima ec. io la voglio per dispetto di Giovanni. |
Esempio: | Cecch. Donz. 3. 1. Posto, ch'e' sia tutto Buono, e bello, però non mi va a sangue.
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Esempio: | Tac. Dav. ann. 13. 162. Però molto gli andava a sangue (il T. Lat. ha
mire congruebat) |
Definiz: | §. XIII. Avere a sangue, vale Avere a cuore, o in considerazione, Gradire. Lat.
cordi esse, curae esse. Gr. μέλειν. |
Esempio: | Car. lett. 1. 62. Gridano d'essere abbandonati, e che Monsignore non gli ha a
sangue. |
Definiz: | §. XIV. Trarre della rapa sangue, o Cavare della rapa sangue, o simili,
proverb. che si dice quando Si vuol da uno, quel ch'e' non ha, o ch'e' faccia quel, ch'e' non può. Lat.
aquam e pumice postulare. Gr. ὄνου
πόκας ζητεῖν. |
Esempio: | Fir. Trin. 2. 3. Mal si può trar della rapa sangue. |
Esempio: | Lasc. Spir. 5. 7. Mai non si caverebbe della rapa sangue.
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Esempio: | Malm. 8. 75. Di rapa sangue non si può cavare, Nè far due cose, perdere, e pagare.
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Definiz: | §. XV. Bollire il sangue; locuzione, colla quale dinotiamo Avere l'istinto del concupiscibile, o
dell'irascibile appetito. Lat. effervescere. Gr. ἀπόζειν τὸ
αἷμα. |
Esempio: | Cron. Morell. 254. Pognamo, che li sangui ti bollano, e che tu disideri essere
isciolto, e darti vita, e buon tempo, nondimeno ec. |
Definiz: | §. XVI. Buon vino fa buon sangue, proverb. che vale, Che 'l buon vino apporta anzi giovamento, che
nocumento. |
Esempio: | Red. annot. Ditir. 5. In Toscana sogliamo dire per proverbio: Il buon vino fa
buon sangue. |
Definiz: | §. XVII. Andarne il sangue a catinelle. |
v. ANDARE.
Definiz: | §. XVIII. A sangue caldo, A sangue freddo, vagliono Nel calore della
passione, o Dopo che la passione è calmata. |
Esempio: | Segn. Mann. Lugl. 24. 2. Chiunque pecca, pecca perchè vuol peccare, chi nol sa?
con tutto ciò alcuni peccano a sangue caldo, altri peccano a sangue freddo. |
Esempio: | Salvin. pros. Tosc. 1. 67. È ben vero, che non si può condurre poi a sangue
freddo a limare, o ritoccare alcuna cosa. |
Definiz: | §. XIX. Sangue di dragone, e Sangue di drago. Sugo gommoso congelato, ma facile a
stritolarsi, di color rosso, che si trae per via d'incisione da un albero dell'Indie chiamato
Draco. Lat. sanguis draconis. |
Esempio: | M. Aldobr. P. N. 49. Ove sarà cotto gomma arabica, e gomma dragante, sommaco,
bolarmenichi, sangue di dragone. |
Esempio: | Tes. Pov. P. S. Antimonio, e sangue di dragone dato in qualunque modo guarisce.
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Esempio: | Ricett. Fior. 61. Concordano quelli, ch'hanno visto, e scritto le cose naturali
appartenenti all'uso della medicina ec. che il sangue di drago sia gomma di uno albero, che nasce nell'Isole Canarie;
usisi quello, che è di color rosso acceso trasparente, e frangibile, chiamato sangue di drago in lagrime, lasciando
quello, che è in pani, o fattizio. |
Esempio: | Benv. Cell. Oref. 6. Al quale da uno di questi falsificatori era stato tinto il
fondo con un poco di sangue di drago, il quale è uno stucco fatto di gomme, che si liquefanno al fuoco.
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