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1) Dizion. 3° Ed. .
SANGUE
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SANGUE.
Definiz: Quell'umor vermiglio, che risiede nelle vene, e nell'arterie degli animali. Lat. sanguis, cruor.
Esempio: Quist. Filos. C. S. Sangue è un'umore, che ha qualità, e convenienza coll'aere, che è elemento, colla Primavera, ch'è tempo, e coll'infanzia, ch'è etade.
Esempio: Tes. Br. 2. 32. Lo sangue è caldo, e umido, ed ha 'l suo sedio nel fegato, e cresce nella Primavera.
Esempio: Dant. Par. 9. Troppo sarebbe larga la bigoncia, Che ricevesse il sangue Ferrarese.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. E come che Ravenna già quasi tutta del pietoso sangue di molti martiri si bagnasse, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 16. 19. A bruttarsi le mani del sangue d'un suo fante.
Definiz: §. Sangue: Per metaf. Stirpe, progenie. Lat. sanguis, soboles.
Esempio: Boc. Nov. 13. 22. Quantunque la nobiltà del suo sangue, non sia così chiara, come la reale.
Esempio: E Bocc. Nov. 49. 2. E per virtù, e per costumi, molto più, che per nobiltà di sangue chiarissimo.
Esempio: Petr. Son. 226. Gentilezza di sangue, e l'altre care Cose tra noi.
Definiz: §. I danari sono il secondo sangue. Latin. vita, et sanguis hominibus est pecunia.
Definiz: Onde assolutamente si usa anche in sentimento di Avere.
Esempio: Gio. Vill. 11. 121. Si partì di Firenze, ricco delle sangui de' Fiorentini.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 10. Ma cotesti libri grandi, che sono? ec. che cotesto tempo, che voi vendete, e i dodici per cento, che quasi bevendovi l'altrui sangue, risquotete?
Definiz: §. Far sangue: vale Gettar sangue. Latin. sanguinem fundere, sanguinem emittere.
Esempio: Cr. 9. 15. 2. E per lo svellimento, ovvero scarnamento suo s'apra vena alcuna, e faccia sangue, allora, ec.
Definiz: §. Far sangue: vale anche Aver giuridizione di punire i rei di pena capitale. Lat. possidere ius gladij.
Definiz: §. Restar sanza sangue: Perdere il sangue, rimanere esangue. Lat. exsanguem fieri, exanimari.
Esempio: Din. Comp. I Cavalcanti perderono quel di il cuore, e il sangue.
Esempio: Ovvid. Pist. Allora si partì la luce dagli occhi miei, e rimasi sanza sangue.
Definiz: §. Agghiacciare il sangue nelle vene: l'istesso, che Restare esangue. Virgilio sanguis hebet.
Esempio: Petr. Canz. 18. Dunque, ch'io non mi sfacci, ec. Non è proprio valor, che me ne scampi, Ma la paura un poco, Che 'l sangue vago per le vene agghiaccia. [qui vale s'arresta, si ferma, si raffredda]
Definiz: §. Andare a sangue: si dice del Piacere altrui, e del Sentirsi l'huomo inchinato a porre amore a quello, di che si tratta. Latin. placere, arridere, congruere, pergratum esse.
Esempio: Fir. Trin. E quando ella non mi piacesse, e non mi andasse a sangue, e non mi paresse bella, che mi par bellissima, ec.
Esempio: Cecch. Donz. 1. 6. Posto, che sia tutto buono, e bello, però non mi va a sangue.
Esempio: Tacit. Dav. Ann. 162. Però molto gli andava a sangue. (Lat. mirè congruebat)
Definiz: §. Voler trarre della rapa sangue, o cavare della rapa sangue: Proverbio usato: Quando si vuol da uno quel ch'e' non ha, o ch'e' faccia quel ch'e' non può. Latin. aquam è pumice postulare.
Esempio: Fir. Trin. Mal si può trar della rapa sangue.
Definiz: §. Bollire il sangue: locuzione, colla quale dinotiamo Avere l'istinto del concupiscibile, o dell'irascibile appetito.
Esempio: Cron. Mor. Pognamo, che li sangui ti bollano, e che tu disidere essere sciolto, e darti vita, e buon tempo.
Definiz: §. Sangue: per simil.
Esempio: Red. Ditir. Se dell'uve il sangue amabile Non rinfranca ognor le vene.
Esempio: E Red. Ditir. appresso. Sì bel sangue è un raggio acceso Di quel Sol, che in Ciel vedete.
Definiz: §. Buon vin fa buon sangue.
Esempio: Red. Annot. Ditir. In Toscana sogliamo dire per proverbio: Il buon vino fa buon sangue.