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Dizion. 3° Ed. .
RICETTO
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RICETTO.
Definiz: | Ricettacolo. Lat. perceptum, receptaculum. |
Esempio: | Boc. 12. 7. E tremando, e battendo i denti, cominciò a riguardare, se dattorno
alcun ricetto si vedesse. |
Esempio: | Gio. Vill. 11. 3. 18. Che ma' poi non ebbono i Giudei stato, ne ricetto di lor
Signoria. |
Esempio: | Salust. Iug. R. Acciocchè se li Romani dessero piega, che
'l monte non fosse loro ricetto. |
Esempio: | Petr. Son. 241. Quante fiate al mio
dolce ricetto, Fuggendo. |
Esempio: | Dan. Inf. 16. Dove dovria per mille esser
ricetto. |
Esempio: | E Dan. Rim. Tu togli a leggiadría lo suo
ricetto. |
Esempio: | Cr. 1. 9. 3. I ricetti dell'acque, cioè luoghi, ove si
ricevono. |
Esempio: | Petr. Canz. 24. 7. Che costei batte l'ale, Per tornare
all'antico suo ricetto. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 9. 11. E vedrai qui un'altro
paradiso In questo realissimo ricetto. |
Definiz: | §. Ricetto: nome di Stanza particolare nelle case, per lo più lo spazio, che si interpone tra la scala, e
la sala. |
Esempio: | Boc. Nov. 93. 2. Avendo un suo ricetto vicino ad una strada.
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Esempio: | Varch. St. 9. Tutte le comodità, che possono aver le case, come
terrazzi, logge, stalle, corti, anditi, ricetti, ec. |
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