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Dizion. 4° Ed. .
BEFFA, e BEFFE
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pag.408
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BEFFA, e BEFFE.
Definiz: | Burla, Scherzo fatto con arte, perchè chi è schernito non se n'accorga, Dileggiamento. Lat.
illusio, iocus. Gr. ἐμπαιγμός. |
Esempio: | Bocc. nov. 11. 1. Spesse volte, carissime donne, avvenne, che chi altrui s'è di
beffare ingegnato, e massimamente quelle cose, che sono da reverire, se colle beffe, e talvolta col danno s'è solo
ritrovato. |
Esempio: | E Bocc. nov. 60. 6. Seco proposero di fargli di questa penna
alcuna beffa. |
Esempio: | E Bocc. g. 7. tit. Sotto 'l reggimento di Dioneo si ragiona
delle beffi, le quali, ec. |
Esempio: | G. V. 8. 70. 2. Sicchè 'l giuoco da beffe avvenne col vero, come era ito il
bando. |
Esempio: | Dant. Inf. 23. I' pensava così: questi per noi Sono scherniti, e con danno, e con
beffa Sì fatta, ch'assai credo, che lor noi. |
Definiz: | §. I. Si prende altresì per Cosa di niuna stima, Baia. Lat. tricae, apinae, nugae,
gerrae. Gr. παιδιά. |
Esempio: | Bocc. nov. 21. 12. Tutte l'altre dolcezze del mondo sono una beffe a rispetto di
quella, quando la femmina usa coll'uomo. |
Definiz: | §. II. Farsi beffe d'alcuna cosa, vale Non istimarla, Non apprezzarla, Non curarla. Lat.
irridere, aspernari, illudere. Gr. ἐμπαίζειν, οὐκ
ἀλέγειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 63. Mai di niuno uomo ti farai beffe. |
Esempio: | Amet. 56. Anzi lasciandole all'aure me ne facea beffe. |
Esempio: | Fir. Trin. Fattene beffe, e' son pur tutti d'un pelame. |
Esempio: | E Fir. Trin. altrove: Tu te ne fai beffe tu. |
Esempio: | Malm. 2. 3. In modo delli Dei faceasi beffe, Che s'egli udía trattarne, avria
piuttosto Voluto sul mostaccio uno sberleffe. |
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