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1) Dizion. 5° Ed. .
FALLIRE.
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FALLIRE.
Definiz: Neutr. Commettere fallo, Peccare.
Dal lat. fallere. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 209: Per orgogliamento Fallìo l'angel matto, Ed Eva ruppe 'l patto.
Esempio: Dant. Conv. 378: La verecundia è una paura di disonoranza per fallo commesso; e di questa paura nasce uno pentimento del fallo, il quale ha in sè un'amaritudine, ch'è gastigamento a più non fallire.
Esempio: Cat. Cost. volg. 110: Quand'averai fallito, riprendi te medesimo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 283: Amor, io fallo; e veggio il mio fallire.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 32: Devete aver doppio castigo; esso del suo fallo e dello aver indutto voi a fallire; voi del vostro fallo, e dello aver imitato chi falliva.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 53: Anch'io parte fallii; s'a me pietate Negar non vuo', non fia ch'io te condanni.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 418: Demade,... ch'era stato convinto d'aver fallito contra le leggi, fu dichiarato infame.
Definiz: § I. E con più tenue senso, Sbagliare, Errare. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Me per l'alchimia che nel mondo usai, Dannò Minos, a cui fallir non lece.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 76: Sovente alma gentil fallendo impara.
Esempio: Lampr. Filos. ant. Etr. 17: E se [Iddio] Natura si appella, non si fallisce, essendo Egli il principio di tutto, e lo spirito della medesima nostra vita.
Definiz: § II. Vale anche Mancare, Venir meno, Essere deficiente, detto di cose materiali. –
Esempio: Dant. Inf. 13: E poichè forse gli fallìa la lena, Di sè e d'un cespuglio fece groppo.
Esempio: Nov. ant. B. 63: Invitò tutta buona gente; e tanta ve ne venne per amore, che le robe e l'argento fallìo, e convenne che disvestisse de' cavalieri di sua terra, e donasse a' cavalieri di corte.
Esempio: Libr. Fiorett. Bibb. 90: Come mangiavano, lo vino fallie. La Vergine disse al Figliuolo: non hanno vino.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 100: A chi fallisse pur con tutti i modi Da poterlo irrigar, più a dentro cacci, Quando zappa (l'orto) il marron.
Definiz: § III. Figuratam., detto di cose morali. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Se il sommo piacer sì ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio?
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 65: Guai a chi a servir alcun si mette, Che cominci amistà frutto cherendo; Perchè, l'util fallendo, Dimostra 'l fine el cominciar viziato.
Esempio: Liv. Dec. 1, 45: A' Romani fallì la speranza, e furono in gran pensiero e in gran dubbio di loro campione.
Definiz: § IV. Detto di famiglie, e di persone, si usò per Venire a mancare, Estinguersi. –
Esempio: Vill. G. 1, 25: In lui fallì il primo lignaggio de' re di Francia.
Esempio: E Vill. G. 6, 74: Per la qual malattia più di duemila ne falliro per morte in Firenze tra maschi e femmine.
Definiz: § V. Si disse altresì per Cessare, Finire, Terminare. –
Esempio: Vill. G. 419: Nel detto anno essendo fallite le tregue dal re Ruberto a quello di Cicilia, per lo detto re Ruberto si fece armata a Napoli,... onde fu ammiraglio e capitano messer Tommaso da Marzano.
Definiz: § VI. Detto di persona, si usò per Tralasciare d'intervenire, Mancare a un'adunanza, o simile. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 2, 12: E quante volte fallisse alcuno del Consiglio, possano chiamare un altro in suo luogo.
Definiz: § VII. E detto del sole, rispetto alla sua luce, si disse per Venir meno sull'orizzonte, Mancare dall'orizzonte, Scomparire da esso. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 97: Erano presso alla ora del tramontare del sole, in ciò che così fallì quivi tosto il sole, come nel nostro mondo quando tende ad occaso.
Definiz: § VIII. Trovasi figuratam., per Non servire, Non prestarsi al proprio ufficio. –
Esempio: Ovid. Pist. 32: Mi sforzai tre volte di parlarti, e tre volte mi fallì la lingua, e ritrassi indietro la voce.
Definiz: § IX. Fallire, vale anche Mancar di fede, Non attener la promessa, e simili; e trovasi anche in costrutto colla particella Di; ma oggi non userebbesi che in poesia, o in nobile scrittura. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 213: Egli è fedele in ciò che egli promette, e mai non fallisce nè inganna.
Esempio: Vill. G. 1, 710: Della qual promessa fallì, sì come fellone e traditore.
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 49: La nostra scrittura aperto suona, Il ben remunerato, e 'l mal punito, E mai non ha questo signor fallito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 27: Marfisa si ristringe ne le spalle, E, quel sol che po far, le dà conforto; Nè crede che Ruggier mai così falle, Ch'a lei non debba ritornar di corto.
Definiz: § X. E quindi Fallire ad uno, o contro ad uno, vale Mancargli di fede, Venir meno alla promessa fatta, ed altresì Non adempiere con lui quanto si deve. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 153: Il conte Camarlingo, e quello dell'Acerra e più altri, o per viltà, e chi disse per tradimento, sì fallirono a Manfredi, e sì lo abbandonarono ec.
Esempio: Vill. G. 192: Come gente infedele, e vaghi di nuovo signore, sì fallirono a Manfredi, abbandonandolo.
Esempio: E Vill. G. 732: Fu loro risposto saviamente a tutti i loro capitoli, come per ragione, e secondo i patti, contro a loro non s'era fallito in niuno articolo.
Esempio: Leggend. Tob. V. 7: Ti dimando che tu non faccia vendetta di me: io so bene ch'io t'ho fallito, e disubbidito a' tuoi comandamenti.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 87: Che debbi fare fallendoti tuo marito.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 92 t.: Nè il capitano fallì all'essercito, nè la fortuna mancò al capitano.
Definiz: § XI. Per Non corrisponder sempre alla espettazione, Esser fallace. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 17: Vide il periglio il Biscaglino, e a quello Usò un rimedio che fallir suol spesso.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 232: Per lo contrario poi (come da principio s'è detto) i diamanti grappiti, cioè quelli che son lavorati in su la loro natural figura dell'ottaedro, rade volte falliscono, o non mai.
Definiz: § XII. E per Mancare del suo effetto, Non riuscire, Andare a vuoto. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 39: E quando elli conobbe che lo intendimento suo era fallito, sì se fece monaco ne l'abbadia di Santo Marco di Zona.
Esempio: Fosc. Poes. 34: M'ha fallito 'l colpo. E. Son rea; tu il di'.
Definiz: § XIII. Fallire di far checchessia, significa Mancare di farlo; e poeticam. Fallire ad una data cosa, vale Mancare di conseguire, Non riuscire ad ottenere, quella data cosa. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorïoso porto.
Esempio: Magal. Lett. 122: Non averebbe a fallire di far tutti i fiori della stessa doppiezza.
Definiz: § XIV. Non fallire una data cosa, vale Avvenire certamente. –
Esempio: Magal. Relaz. 26: Il magistrato della città, dagli ultimi giorni di luglio a tutto agosto, che è il tempo critico per questa osservazione, fa gridare ogni notte per le strade il numero de' gradi che l'acqua ha ricoperto il giorno. Quando non arriva a sedici, cattivo segno: la carestia non fallisce mai.
Definiz: § XV. Fallire, nel linguaggio mercantile, vale Mancare che il mercante fa ai pagamenti, ond'e' viene dichiarato giuridicamente impotente a ciò, per difetto dei mezzi corrispondenti. –
Esempio: Vill. G. 862: Nel detto anno del mese di gennaio fallirono quelli della compagnia de' Bardi.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 279: Molte compagnie di Fiorentini erano nel regno del re Ruberto e nelle parti di Francia, le quali insino allora con grande credito governavano le loro mercatanzie, e per varie cagioni si trovavano grande somma di pecunia nelle mani: ma per quella suspizione domandando i creditori a uno tratto i loro danari, furono costretti fallire con incredibile danno della città.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 162: Accrebbero oltre di questo gli odj verso Piero, e le cagioni di morderlo molti mercatanti che in questo tempo fallirono,... che volendo fuori d'ogni espettazione riavere i suoi denari, gli aveva fatti con vituperio e danno della città fallire.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 72: Essendosi ridotto nelle faccende ad aver perduto quasi il credito, si dice che sarebbe fallito, se non si fusse valsuto di scudi trentamila del pubblico.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 84: Si sogliono commettere queste fraudi con mettere in mezzo il terzo, cioè che quello il quale sia creditore per altre cause d'un negoziante, sapendo che il suo debitore comincia a fallire, per suo rimborso cerca di farsi fare qualche tratta ad un idoneo suo corrisponsale, il quale stia in buona fede.
Esempio: Menz. Sat. 6: Non san fallir, dopo che gli abbian speso.
Esempio: Casareg. Camb. 6: Se un mercadante fallisse dentro il termine da essi [Statuti] stabilito fra il negozio o contratto da lui precedentemente fatto, e il susseguente fallimento, si doverà certamente tal contratto.... presumere fraudolento.
Esempio: E Casareg. Camb. appr.: Quando altrimenti costasse in fatto, cioè che veramente il mercadante.... non era in prossimo stato di fallire, ec.
Definiz: § XVI. E dicesi pure d'impresarj, appaltatori, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: Se v'è un soldato più del necessario, Son cagion ch'è fallito l'impresario.
Definiz: § XVII. Figuratam. per Non aver più credito. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 264: Se tu tramuti le medesime statue da luogo a luogo, alle quali il vulgo soleva portare grandissima reverenzia, non troverrai chi più gli creda o gli faccia voti, come se elle fussino fallite.
Definiz: § XVIII. Att. Riferito poeticam. ad azione cattiva, colpevole, vale Commetterla. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 77: Con esso lei s'era partito Con speme di trovare il Saracino, E punirlo di quanto avea fallito D'aver tolto a una donna il suo Frontino.
Definiz: § XIX. Riferito a colpo, vale Non coglier nel segno, Non colpire; e riferiscesi anche all'oggetto che si vuol colpire. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 15: Il maestro che taglia coll'ascia, che darà trecento colpi, e non ne fallirà uno.
Definiz: § XX. E figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 73: Allora fece [Erode] uccidere tutti i fanciulli.... per non fallirlo; ma non gli venne fatto.
Definiz: § XXI. E per Smarrire, Perdere, anche figuratam. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 74: Se nel combatter più si trova forte, Rabraccia e tien la gioia ch'avia fallita.
Esempio: Segner. Mann. nov. 18, 3: Chi ha fallita la via della pace,... la cerca invano, per quanto ne vada in traccia.
Definiz: § XXII. Fallire, vale anche Violare, Rompere, Non osservare, Non attenere; riferito a fede, giuramento, promessa, e simili, ed altresì alla cosa stessa giurata, promessa, od alla cosa per la quale si promette e si giura. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 58: E non ti vergognasti fallire la fede di colei, della quale è certa cosa, che tu ricevesti tante grandezze di bene?
Esempio: Ugurg. Eneid. 192: Tu vedi li alti stagni di Cocito e la palude di Stige, la cui maestà li Dei temeno di giurare e di fallire.
Esempio: Vill. G. 249: Come lo re Piero d'Araona fallì la giornata promessa a Bordella.
Esempio: Petr. Rim. 2, 228: Guarda, in che ti fidi? Risposi: nel Signor, che mai fallito Non ha promessa a chi si fida in lui.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 87 t.: Ciechi per l'avarizia, nel pesar l'oro, fallirono la triegua e la fede.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 354: Non temono di fallire a lui quella fede datagli già nel battesimo.
Esempio: Giord. Op. 2, 270: Posero una multa a chi fallisse il sacramento; e di tutto ciò fecero solenne rogito.
Definiz: § XXIII. Si disse altresì per Ingannare, Tradire; anche figuratam. –
Esempio: Bemb. Asol. 3 t.: O mia credenza, come m'hai fallita.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 333: Gesù.... essendo la medesima verità che parla,... nè può fallire, nè esser fallito.
Definiz: § XXIV. Riferito a comando, ordine, e simili, si usò per Trasgredire, Non eseguire, o Eseguir male. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 199: Re Carlo,... come intese la novella e presura del prenze suo figliuolo, fue molto cruccioso, e disse: or foss'egli morto, poichè fallì nostro comandamento.
Esempio: Tav. Rit. 1, 281: E lo cavaliere gli dice che avea per comandamento di non giostrare più che una volta per cavaliere e per veruna manera egli non falliria e faria falso tal comandamento.
Definiz: § XXV. Si disse per Omettere, Tralasciare, Trascurare. –
Esempio: Intellig. 75: E non fallio, chi fu lo 'ntagliadore, La bella Analida e 'l buon Ivano; Evv'intalgliato Fiore e Blanzifiore, ec.
Definiz: § XXVI. Fallire alcuno il proprio pensiero, vale poeticam. Non riuscirgli, Non succedergli, la cosa com'egli si pensava, Rimanere deluso nel proprio pensiero. –
Esempio: Grazz. Rim. 1, 1: Or veggio ben, Signor, che chi si fida In te, giammai non fallisce il pensiero.
Definiz: § XXVII. Fallire il tedio, o simili, si disse per Cacciarlo, Mandarlo via, che comunemente dicesi Ingannar il tedio. –
Esempio: Segner. Mann. lugl. 6, 1: Se sedesse, se spasseggiasse, se si divertisse in altra opera a fallire ivi il tedio della dimora, sarebbe più percettibile.
Definiz: § XXVIII. Neutr. pass. fallirsi Trovasi per Ingannarsi, Pigliare abbaglio, errore. –
Esempio: Alam. L. Gir. 9, 33: E s'io non mi fallisco, chi gli è suso (al cavallo), È il cavalier medesmo ch'io cercai.
Definiz: § XXIX. Fallire colla borsa, col sacchetto, col sacco, a borsa piena, e simili, dicesi familiarmente per Fallire disonestamente, ossia avendo i denari coi quali si potrebbero sodisfare gli obblighi contratti.
Definiz: § XXX. Fallirla, usato assolutam., è maniera ellittica, che vale Sbagliare, Ingannarsi intorno a ciò di che si discorre, o in una data opinione, nel modo di procedere, e simili; comunemente Sbagliarla. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 266: Tu hai spento il lume, perchè io non ti truovi; ma tu l'hai fallita.
Definiz: § XXXI. Fallir poco, o per poco, e Fallire tantino, o Non fallire, in costrutto con una proposizione retta dalla particella A, o la congiunz. Che, sono maniere che valgono Mancar poco ad avvenire, ovvero Avvenire senz'altro, ciò che nella proposizione si dice. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 278: Morta che sia la loro madre, non fallirà che non abbiano briga insieme.
Esempio: Liv. Dec. 1, 334: Questa vittoria de' tribuni e della plebe per poco si fallì che non fu dannosa.
Esempio: Salvin. Odiss. 190: E avanti della nave a negra prua Gittò, e fallì tantin che non toccasse La punta del timone.