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FALLIRE.
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FALLIRE.
Definiz: Sost. masc. Fallo, Errore, Peccato; ma è voce che non si userebbe se non in nobile scrittura. –
Esempio: Vill. G. 754: E oltre a ciò, per aggiunta al loro fallire, avendo ellino ad avere di resto dal nostro Comune, alla fine della guerra, intorno di 25 mila fiorini d'oro, ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 52: Fallir forse non fu di scusa indegno.
Esempio: E Petr. Rim. 1. 249: Che 'n giovenil fallire è men vergogna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 62: O buona prole o degna d'Ercol buono, Non vinca il lor fallir vostra bontade.
Esempio: Cas. Rim. 1, 9: E 'l mio lungo fallir correggo e piango.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 155: Questo discese a' merti del fallire Per l'util nostro, e poi a Dio ascese.
Esempio: Niccol. Strozz. 1, 8: Io lavato mi son dai miei peccati Col sangue del tiranno: e s'io non era Complice al suo fallir, spogliato avrebbe Della timida maglia il petto atroce Ov'il mio ferro entrò?
Esempio: Manz. Poes. 825: Volle l'onte, e nell'anima il duolo, E l'angosce di morte sentire, E il terror che seconda il fallire, Ei che mai non conobbe il fallir.