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Dizion. 5° Ed. .
FALLIRE.
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pag.499
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FALLIRE. Definiz: | Sost. masc. Fallo, Errore, Peccato; ma è voce che non si userebbe se non in nobile scrittura. – | Esempio: | Vill. G. 754: E oltre a ciò, per aggiunta al loro fallire, avendo ellino ad avere di resto dal nostro Comune, alla fine della guerra, intorno di 25 mila fiorini d'oro, ec. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 52: Fallir forse non fu di scusa indegno. | Esempio: | E Petr. Rim. 1. 249: Che 'n giovenil fallire è men vergogna. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 3, 62: O buona prole o degna d'Ercol buono, Non vinca il lor fallir vostra bontade. | Esempio: | Cas. Rim. 1, 9: E 'l mio lungo fallir correggo e piango. | Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. G. 155: Questo discese a' merti del fallire Per l'util nostro, e poi a Dio ascese. | Esempio: | Niccol. Strozz. 1, 8: Io lavato mi son dai miei peccati Col sangue del tiranno: e s'io non era Complice al suo fallir, spogliato avrebbe Della timida maglia il petto atroce Ov'il mio ferro entrò? | Esempio: | Manz. Poes. 825: Volle l'onte, e nell'anima il duolo, E l'angosce di morte sentire, E il terror che seconda il fallire, Ei che mai non conobbe il fallir. |
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