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1) Dizion. 5° Ed. .
MACERARE
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MACERARE.
Definiz: Att. Tenere nell'acqua, o in altro liquido, tanto una cosa, che essa divenga trattabile, e adatta all'uso cui deve servire; Farle, per mezzo dell'acqua, o di altro liquido, perdere la durezza, o asprezza, o altro vizio.
Dal lat. macerare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 210: Le quali (mandorle), innanzi che le pogniamo, si deono macerar nella mulsa molto adacquata.
Esempio: Pallad. Agric. 69: Altri sono che per tre dì dinanzi macerano le mandorle nel letame liquido.
Esempio: E Pallad. Agric. 72: Quelle [noci] che di gennaio o di febbraio porrai, in prima le macerrai con acqua semplice il dì dinanzi.
Esempio: E Pallad. Agric. 139: Il cece si semina aguale in terra lieta e cielo umido; e vuolsi un die dinanzi macerare, sicchè nasca più tosto.
Esempio: Deput. Decam. 71: Macerare.... è propriamente quando una cosa si tiene in acqua tanto, che, lasciata la durezza o asprezza sua, si venga indolcendo e lasciando la natura di prima.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 43: Raccontano che i legni che sono macerati nella morchia ardono senza alcun tedio di fumo.
Definiz: § I. E nel medesimo senso riferiscesi particolarmente a piante tessili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Il lino sapete che si vuol curar molto, e macerare, e battere, ed ha molta fatica.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 116: Poi tutto insieme (il canape) si macera nell'acqua, e vi si lascia stare, insino a tanto che la stoppa si parta dal legno, e 'l medesimo legno infracidato può esser trito, e spezialmente quel ch'è sottile; e quello, il quale è molto grosso e lungo, sì come pertica, si può dipelare.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 48: Battuto che sia il lino, e' si mette in macero, se è possibile, in fiumi chiari e correnti, ed i fiumi grossi e chiari e caldi, lo macerano presto, e lo fanno bianco e morbido.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 199: Si fanno delle tele simili a quelle di canapa colla scorza de' rametti della genestra juncea..., macerandoli e poi maciullandoli come si fa della canapa.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 223: In un luogo sul Pisano, distante sei o sette miglia da Peccioli, detto Bagno a Acqua, si macerano ogn'anno in quelle acque minerali le ginestre che nascono nei contorni.
Definiz: § II. E per Rendere molle e quasi disfatto o disciolto checchessia, mediante acqua o altro liquido. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 59: E partitosi che fu, ser Bonavere, avendo penato a macerare i peli del calamaio buono spazio di tempo, giunse per fare il testamento.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 126: Furono due stoltizie, l'una recare parecchie castagne da Cascia, e l'altra dire che l'avea macerate in bocca.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 294: Non avete voi sentito dire tenere in macero a macerare la canapa, per ridurla filabile? tenere in macero a macerare il cenciame, per ridurlo figurabile in carta da scrivere?
Definiz: § III. E per similit. –
Esempio: Targ. Disam. 15: Le cloache.... trapelano e si spandono per il suolo adiacente, dove macerano i panconi sotterranei.
Definiz: § IV. E per Rendere sciolto, disgregato, sia mediante la fermentazione, sia mediante l'azione dell'aria. –
Esempio: Soder. Agric. 139: Caverassi per questo la terra nell'autunno da macerarsi e stagionarsi nel verno, e si formeranno poi quadrelli comodamente la primavera.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 454: Li guadi, poichè saranno macinati e appanati, si debbino macerare e affinare nel capitanato, vicariato e podesteria, dove saranno nati e macinati.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 181: Quando poi si tratta di governare il terreno a seme e le piante, bisogna procurare che (i concimi) sieno ben macerati nelle conciaie.
Definiz: § V. Parlandosi d'impiastro, e simili, e riferito a bubbone, apostema, e simili, vale Far suppurare, maturare. –
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 141: Di questa mortalità arricchirono speziali, medici, pollaiuoli, beccamorti, trecche di malva, ortiche, marcorelle ed altre erbe da impiastri, per macerare malori.
Definiz: § VI. Riferito figuratam. a pietra, a marmo, e simili, vale, Lacerarne, a colpi di martellina, o altri strumenti, la superficie, per istaccarla a poco a poco dalla massa; anche assolutam. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 295: Nè men si tiene in molle il porfido per figurarlo, nè egli s'intenerirebbe tenendovelo, nè il macerar che di lui fan gli scultori è macerare con l'acqua qual'è il macerare delle materie descritte.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 416: Il porfido prima con uno scalpelletto, dal suo picchiettare detto picchierello, discontinuandosi a poco a poco le particelle sue, si prepara e si condiziona con altri ferri a più forte lavoro; e quel primo lavorare sul porfido si domanda macerare.
Definiz: § VII. Macerare, vale anche, figuratam., Battere fortemente, Fracassare, Rovinare, e simili.
Definiz: § VIII. Riferito a persona, a suo corpo, e simili, vale, pur figuratam., Tor vigore, Indebolire, Infiacchire, Domare, e simili, e più che altro con aspri gastighi, o con penitenze. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 195: Vogliamo essere umili, sanza essere disprezzati;... casti, sanza macerare carne.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 11: Avendo tutto il dì colla notte macerato il mio corpo in digiuno e 'n discipline ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 171: Era un monaco giovane, il vigore del quale nè la freschezza, nè i digiuni, nè le vigilie, potevano macerare.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 141: Aveva la prigione macerate le carni di Giannotto.
Esempio: Leggend. B. Umil. 71: D'uno duro cilicio, di corde di capelli di cavallo e di capre tessuto, le carni tenere macerava.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 177: Vedevasi che egli aveva deliberato macerarlo in carcere, e che la nimicizia e l'odio gli era rimaso nell'animo verso i cittadini fiorentini ancora dopo la pace.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 482: Nella sua cima (di un monte) a certi uomini, poichè per voto si hanno macerato lungamente il corpo, si mostra il demonio circondato d'una candida nuvola.
Definiz: § IX. E per Affliggere grandemente, Contristare, Travagliare, per passione, affanno, e simili. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 41: L'invidia, figliuol mio, sè stessa macera.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 73: Si duole d'un dolore che le macera l'alma.
Esempio: Marchett. Lucrez. 134: L'aver questi possente avanti a gli occhi, Quel da tutti stimato e riverito, D'invidia il cor li macera, e v'imprime Desio di gloria immoderato, ardente.
Definiz: § X. E per Mortificare, Reprimere, e simili, riferito a sentimenti del corpo, a passioni, a volontà, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 246: Con fatiche continue tanto e sì macerò il suo fiero appetito, che.... libero rimase da tal passione.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 32: Nel sacrificio s'offera la carne altrui, ma nella ubbidienza si macera la sua volontà.
Definiz: § XI. Neutr. pass. macerarsi, e in forma di Neutr. Divenire, stando nell'acqua od in altro liquido, trattabile, e adatto a qualche determinato uso; detto segnatamente di legname e di piante tessili. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 129: Il lino a macerare nell'acqua si pone.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 304: Se ne faccia (della brancorsina) unguento, pestandola prima, e mettendola a macerare in olio.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 48: L'acque crude lo fanno ruvido e nero (il lino), e non così tosto si macera.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 81, 2: Legname (il leccio).... molto simile in durezza alla quercia;... in questo però differente da lei, di non aver bisogno di macerarsi nell'acqua, prima di ec.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 218: Ne' paduli delle Caldane di Campiglia i vicini contadini mettono il lino a macerare, il quale in quelle calde acque prestissimo si macera, e riesce fine e bianchissimo.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 222: La canapa à bisogno delle medesime faccende (del lino); solamente vuol più tempo per macerarsi.
Definiz: § XII. E per similit. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 250: L'uliva che fa olio si dee ragunare in monticello e nettarsi per ciascun dì in luogo tavolato, acciocchè quivi mezzanamente si maceri.
Definiz: § XIII. Vale anche Guastarsi, Corrompersi, Marcire, e simili. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 44: Il che nè allo ulivo, nè al leccio nè allo ulivo salvatico, che nelle altre cose convengono con la rovere, non accade che nelle acque si macerino.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 73: Nelle pietre, quelle parti che sono esposte a sofferire le tempeste, sono più atte a macerarsi ed a putrefarsi.
Definiz: § XIV. E figuratam. –
Esempio: Lambr. Elog. 20: Il padre suo, che non aveva da lasciargli avito retaggio e con esso il privilegio di macerare nell'ozio e consumarsi per noia del troppo bene stare, ebbe l'amorevole avvedimento ec.
Esempio: E Lambr. Elog. 202: Ma tali forse sono sempre, anzi sono essi mai, i giorni di chi si macera spensierato nell'ozio, o di chi si agita negl'inquieti sollazzi delle città?
Definiz: § XV. E per Divenire sciolto, disgregato, sia mediante la fermentazione, sia mediante l'azione dell'aria. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 52: La terra si cavi nello autunno, e per tutto lo inverno si lasci macerare insieme; e nella primavera poi che se ne faccia i mattoni.
Esempio: Soder. Coltiv. 19: Gioverà ancora non riempier la fossa tutta a un tratto; ma lasciare d'anno in anno fino in tre anni a macerar quella terra soda degli orli, e stagionata gettarvela dentro un poco per anno.
Esempio: Paolett. Oper. Agr. 1, 182: In una conciaia all'aria scoperta si faccia un mescolo a strati di sugo, di calcina e di terra; in un mese o poco più di tempo, rivoltandolo spesso e zappandolo, si macererà e si farà un ottimo concio.
Definiz: § XVI. E parlandosi di pietre, e simili, vale Perdere esse la naturale durezza o resistenza. –
Esempio: Targ. Viagg. 3, 436: Sieno alabastri decomposti e sfacelati, come sembra congetturabile dal vedere che intorno ai lagoni tutte l'altre pietre si macerano.
Esempio: E Targ. Viagg. 7, 249: La pietra di Monteleo allora non richiedeva 40 giorni di macerazione, quanto quella della Tolfa, ma in soli 20 o 25 lievitava e macerava a sufficienza.
Definiz: § XVII. Figuratam., detto di persona, vale Logorarsi, Rifinirsi, Consumarsi, e propriamente con aspre penitenze. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 295: Ma egli è quel macerare che si dice de' penitenti, quando e' si tormentano con le battiture delle discipline e delle catene di ferro.
Definiz: § XVIII. E poeticam., per Consumarsi, Struggersi, per qualche passione. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 66: Par canti.... E dica ch'ell'è bianca più che il latte,... E che per lei si macera e flagella.
Esempio: Machiav. Comm. 264: Come l'arò trovato, io procurerò per te, e ne merrò meco il tuo Panfilo; ma tu, anima mia, non ti voler macerare.
Esempio: Forteguerr. Cap. 164: Ma io che.... so quel che vuol dir la libertade, M'affanno, arrabbio, e macero di stento.