1)
Dizion. 4° Ed. .
MACERARE
Apri Voce completa
pag.110
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
MACERARE.
Definiz: | Tener nell'acqua, o in altro liquore tanto una cosa, ch'ella addolcisca, o venga trattabile. Lat.
macerare, emollire. Gr. μαλακεύειν,
μαλάττειν . |
Esempio: | Dep. Decam. 71. Macerare ec. è propriamente, quando una cosa si tiene in acqua
tanto, che lasciata la durezza, o asprezza sua, si venga indolcendo, e lasciando la natura di prima. |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. S. Il lino sapete, che si vuol curar molto, e macerare, e
battere, ed ha molta fatica. |
Esempio: | Cr. 3. 15. 5. Il lino a macerar nell'acqua, si pone. |
Esempio: | E Cr. 6. 18. 1. Se ne faccia (della brancorsina)
unguento, pestandola prima, e mettendola a macerare in olio. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 185. Furono due stoltizie, l'una recare parecchie castagne da
Cascia, e l'altra dire, che l'avea macerate in bocca. |
Definiz: | §. I. Per similit. Affiebolire, Tor vigore, Infiacchire. Lat. macerare,
conficere. Gr. ἐκτήκειν
. |
Esempio: | Bocc.nov. 16. 25. Aveva la prigione macerate le carni di Giannotto. |
Definiz: | §. II. Per metaf. Mortificare, Reprimere. Lat. reprimere, coërcere, atterere.
Gr. συντρίβειν
. |
Esempio: | Bocc. nov. 96. 19. Con fatiche continue tanto si macerò il suo fiero appetito, che
ec. libero rimase da tal passione. |
Esempio: | Serm. S. Ag. 32. Nel sacrificio s'offera la carne altrui, ma nella ubbidienzia
si macera la sua volontà. |
|