Lessicografia della Crusca in rete

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MACERARE
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MACERARE.
Definiz: Tener nell'acqua, o in altro liquore tanto una cosa, ch'ella addolcisca, o venga trattabile. Lat. macerare, emollire. Gr. μαλακεύειν, μαλάττειν .
Esempio: Dep. Decam. 71. Macerare ec. è propriamente, quando una cosa si tiene in acqua tanto, che lasciata la durezza, o asprezza sua, si venga indolcendo, e lasciando la natura di prima.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Il lino sapete, che si vuol curar molto, e macerare, e battere, ed ha molta fatica.
Esempio: Cr. 3. 15. 5. Il lino a macerar nell'acqua, si pone.
Esempio: E Cr. 6. 18. 1. Se ne faccia (della brancorsina) unguento, pestandola prima, e mettendola a macerare in olio.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 185. Furono due stoltizie, l'una recare parecchie castagne da Cascia, e l'altra dire, che l'avea macerate in bocca.
Definiz: §. I. Per similit. Affiebolire, Tor vigore, Infiacchire. Lat. macerare, conficere. Gr. ἐκτήκειν .
Esempio: Bocc.nov. 16. 25. Aveva la prigione macerate le carni di Giannotto.
Definiz: §. II. Per metaf. Mortificare, Reprimere. Lat. reprimere, coërcere, atterere. Gr. συντρίβειν .
Esempio: Bocc. nov. 96. 19. Con fatiche continue tanto si macerò il suo fiero appetito, che ec. libero rimase da tal passione.
Esempio: Serm. S. Ag. 32. Nel sacrificio s'offera la carne altrui, ma nella ubbidienzia si macera la sua volontà.