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Dizion. 5° Ed. .
ARRANCARE.
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pag.702
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ARRANCARE. Definiz: | Neutr. Propriamente il Camminare che fanno con fretta gli zoppi o sciancati. |
Dal provenz. ranc, ranco, zoppo. – Esempio: | Lipp. Malm. 10, 20: Pur, grazia del martello e degli sproni, Tentenna tanto, zoppica ed arranca, Ch'ei vien dove n'ha a ir, non dico a once, Ma a catinelle il sangue ed a bigonce. |
Definiz: | § I. E per Camminare in fretta. – | Esempio: | E Pulc. L. Morg. 11, 108: Ricciardetto era a Ganellone a' fianchi, E col cavallo seguia a tutta briglia; Dunque convien che 'l traditore arranchi. | Esempio: | Franc. Son. 55: Arranca, sbietta, spulezza, calcagna, Misericordia! e volta largo a' canti. | Esempio: | Soldan. Sat. 2: Quel che arrancando va dietro al secondo Ordin del bisognoso e vil codazzo. |
Definiz: | § II. Arrancare si dice altresì delle galere, o d'altri legni a remi, quando si voga di forza; il che anche dicesi Andare a voga arrancata. – |
Esempio: | Dav. Tac. 1, 405: Manda per esso.... galee rinforzate di ciurma per più arrancare. |
Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 2, 10: Navilj armati [veggonsi] Arrancar per le biade e pe' canneti. |
Esempio: | Red. Ditir. 40: Passavoga, arranca arranca, Che la ciurma non si stanca, Anzi lieta si rinfranca, Quand'arranca, Quand'arranca inverso Brindisi. | Esempio: | Salvin. Odiss. 10, 200: Tutti insieme arrancâr temendo morte. |
Definiz: | § III. E in forma di Neutr. pass. arrancarsi – |
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