Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CONTUMACIA
Apri Voce completa

pag.800


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CONTUMACIA.
Definiz: Il disubbidire a' giudici, il che si tira addosso pregiudicio. Lat. contumacia. Gr. ἀπόνοια.
Esempio: Bocc. nov. 57. 4. Vilmente fuggendo, per contumacia in esilio vivere.
Esempio: Dant. Purg. 3. Ver è, che quale in contumacia muore Di santa Chiesa, ancorch'al fin si penta, Star si convien da questa ripa in fuore.
Esempio: Maestruzz. 2. 7. 13. Perseverando in malizia caggio nel peccato della contumacia.
Esempio: E Maestruz. 2. 35. La prima è contumacia, quando alcuno sarà citato, ovvero ammonito dal giudice tre volte, ovvero una volta per tre, ed egli sia contumace, ovvero disubbidiente.
Esempio: Tes. Br. 7. 82. Di superbia viene orgoglio, e dispetto, e vantamento, ipocrisia, contenzione, e discordia, perdurabilità, e contumacia.
Esempio: Segn. stor. 7. 199. Avvegnachè i più sdegnosi, e di maggiore animo non accettassono quel benefizio, e volessono restare nella medesima contumacia.
Definiz: §. Far la contumacia, o Star in contumacia, dicesi delle persone, e delle mercanzíe, che per alcun determinato tempo si tengono in luogo separato per sospetto di peste.