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1) Dizion. 5° Ed. .
NETTARE, coll'accento sulla prima sillaba.
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NETTARE, coll'accento sulla prima sillaba.
Definiz: Term. di Mitologia. Bevanda usata dagli Dei, la quale aveva la proprietà, del pari che l'Ambrosia, di rendere immortale chiunque ne gustasse.
Dal lat. nectar, grec. νέκταρ. –
Esempio: Dant. Purg. 28: Qui fu innocente l'umana radice; Qui primavera sempre, ed ogni frutto; Nettare è questo di che ciascun dice.
Esempio: Petr. Rim. F. 192: Pasco la mente d'un sì nobil cibo Ch'ambrosia e nettar non invidio a Giove.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 61: Or, mentre in un convito ella (Ebe) è pincerna, E che porta il liquor santo e divino, Le viene a sdrucciolare un piede, e cade, E del nettar celeste empie le strade.
Esempio: Salvin. Iliad. 546: E quella A Achille nettar nel petto ed ambrosia Amabile stillò, perchè la fame Ingioconda a i ginocchi non giugnesseli.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 794: Ed ei poscia agli altri Eterni, Incominciando a destra, e dal cratere Il nettare attignendo, a tutti in giro Lo mescea.
Definiz: § I. Per similit. e poeticam., dicesi il Succo dell'uva matura. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 16, 11: Qui l'uva ha (la vite) in fiori acerba, e qui d'òr l'ave E di piropo, e già di nettar grave.
Definiz: § II. Pure per similit., Liquore, o Bevanda, molto eccellente e delicata; e più specialmente Vino squisito. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Lo secol primo, quant'oro, fu bello; Fe' savorose con fame le ghiande, E nettare con sete ogni ruscello.
Esempio: Caran. Eustaz. 21: Bebbe anco Cratistene di questo nettare, perciocchè cosi chiamo il vino che nasce nelle contrade d'Aulicome.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 15, 48: Che fece mai la fertil pecorella, Che 'l mondo ne sentisse pregiudicio? La qual col nettar della sua mammella Fa per ogn'uom sì liberale ufficio?
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 249: Vino ai Ciclopi la feconda terra Produce...; Ma questo è ambrosia e nettare celeste.
Definiz: § III. Figuratam., e in locuz. figur. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 20: Dolce versar dal petto e dalla lingua Nettari divi e veri Di sperti insegnamenti e pii consigli.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 44: La speranza in Dio ha questo ancora di proprio, che raddolcisce ogni amarezza, cambiandola in tanto nettare celestiale.
Definiz: § IV. Nettare, in senso particolare, dicesi L'umor dolce che le api ed altri insetti succhiano dai fiori. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 450: Le api raccolgono il nettare ed altri sughi dolci dai fiori..., e ne fanno nel primo loro stomaco del vero miele.
Esempio: Lambr. Elog. 200: Così apparve come fin d'allora avesse saputo questa intelligente e modesta donna appropriarsi, convivendo col marito, quella parte di conoscenza che a lei più si conveniva, a guisa che la pecchia fa miele del nettare dei fiori.
Esempio: Tomm. Poes. 67: Com'ape il nettare Coglie da' vivi fior.
Definiz: § V. Nettare, si disse anche Una specie di bevanda fatta con vino e droghe. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 545: Nettare è beveraggio lavorato di vino e di speziarie.