Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
FASCIA
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FASCIA.
Definiz: Striscia di panno lino lunga, e stretta, la quale, avvolta intorno a checchessia, lega, e strigne leggiermente. Lat. fascia. Gr. σπάργανον, ἐπίδεσμος.
Esempio: Filoc. 3. 161. In quella nave gli pareva esser esso tutto ignudo, con una fascia dinanzi agli occhi, e non saper che si fare.
Esempio: M. V. 11. 65. E per tali furono portati allo squittino, che giacieno nelle fasce.
Esempio: Petr. canz. 39. 4. Questo d'allor, ch'io m'addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco.
Esempio: Montem. son. 16. Trasformata s'è in voi in nuova sorte Data dal dì delle mie prime fasce.
Esempio: Rim. ant. P. N. Ser Pace: E questo savería un garzon di fasce.
Esempio: Dant. Purg. 7. Ottachero ebbe nome, e nelle fasce Fu meglio assai, che Vincislao suo figlio.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Dant. Inf. 24. E nardo, e mirra son l'ultime fasce.
Esempio: But. L'ultime fasce, cioè lo nido, in che muore.
Esempio: E Dan. Purg. 16. Allora incominciai: con quella fascia, Che la morte dissolve, men' vo suso. (cioè col corpo)
Definiz: §. II. Per la Superficie della corteccia dell'albero.
Esempio: Cr. 2. 23. 13. E ciò si faccia con considerazione, e riguardo, sicchè non si fenda la fascia della corteccia.
Definiz: §. III. Per li Giri, o Cerchi de' cieli.
Esempio: Red. son. Così del ciel sulle rotanti fasce Ogni spirto beato in bel contegno Gode per vista, e nulla speme il pasce.
Definiz: §. IV. E parimente si dice Fascia, di tutte le Cose, che circondano, e difendono l'altre.