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ORTO.
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» ORTO.
ORTO.
Definiz: Sost. masc. Quella parte dell'orizzonte, donde nasce il sole; Oriente, Levante. Ma è voce più che altro poetica; e il suo contrario, nello stesso linguaggio, è Occaso.
Dal lat. ortus. –
Esempio: Dant. Parad. 9: Ad un occaso quasi e ad un orto Buggea siede e la terra, ond'io fui.
Esempio: Car. Eneid. 10, 6: Era da l'orto E da l'occaso la sua reggia aperta.
Esempio: Tass. Mond. cr. S. 177: Che 'l Sol due volte dal lucente occaso Nacque, e due volte ancor morì nell'orto, Portando a noi da l'occidente 'l giorno, E lui chiudendo ne l'avversa parte.
Esempio: E Tass. Pros. div. G. 2, 331: Girasi il primo cielo da l'oriente a l'occidente; girano da l'occaso a l'orto gli altri cieli; e quelli che sono chiamati erranti, ec.
Esempio: Galil. Op. II, 216: Quando dette stelle procedessero dall'orto all'occaso rettamente, essendo sopr'il nostro capo, grandissime pareriano le lunghezze da oriente a occidente tra l'una e l'altra stella.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 9: Si tirava dietro (una specie di bolide) una lunga coda scintillante, ed impiegò quattro minuti nel correre velocemente dall'orto verso l'occaso.
Definiz: § I. Vale anche L'atto del nascere o sorgere, Levata del sole o degli astri. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Non era ancor molto lontan dall'orto, Ch'e' cominciò a ec. (qui figuratam.).
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 426: Era [la luna] tanto scema, che 'l suo orto era quasi al terso (terzo) de la notte.
Esempio: Ar. Rim. 1, 221: Se non ch'io veggio pur per cammin certo L'estate, il verno andar, gli orti e gli occasi.
Esempio: Vett. Colt. 81: Poi che noi siamo entrati un poco nel considerare il tempo quando l'ulive cominciano a maturarsi, e quando elle s'hanno a côrre nella perfezion loro, osservavano in questo gli antichi l'orto e l'occaso dell'Arturo, perchè ec.
Esempio: Galil. Op. II, 221: Le quali (osservazioni) ci dimostrano come di tali stelle diametralmente opposte gli orti e gli occasi si fanno alternamente nell'istesso momento di tempo.
Esempio: E Galil. Op. VII, 375: Per due giorni soli di tutto l'anno saranno tali termini, de gli orti e de gli occasi, equilibrati.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Quando il settentrïon del primo cielo, Che nè occaso mai seppe nè orto, Nè d'altra nebbia, che di colpa, velo.... Fermo si affisse, la gente ec.
Esempio: Tass. Rim. 4, 1, 12: Ovunque io miri, o sia l'occaso o l'orto Del tuo corso vital, divino assembra.
Definiz: § III. Vale anche Le regioni, I paesi, posti all'orto, a levante. –
Esempio: Tass. Rim. S. 4, 320: E mentre soggiogar (i Romani) l'occaso e l'orto, Qui virtute ebbe il porto.
Definiz: § IV. Dall'orto all'occaso, o Dall'occaso all'orto. –
V. Occaso, § V.