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SERVARE
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SERVARE.
Definiz: Serbare. Lat. servare, reservare. Gr. σῴζειν.
Esempio: Petr. son. 101. Mi glorio D'esser servato alla stagion più tarda.
Esempio: E Petr. 278. E poche ore serene, Ch'amare, e dolci nella mente servo.
Esempio: Bocc. nov. 52. 3. Quindi ne' maggiori bisogni le traggono, avendole il vil luogo più sicuramente servate.
Definiz: §. I. Servare, per Guardare, Custodire. Lat. custodire, tueri, servare. Gr. φυλάττειν.
Esempio: Bocc. nov. 17. 5. Dubitando, non ella confessasse cosa, per la quale a lui convenisse, volendo il suo onor servare, farla morire.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 4. Forse assai son di quegli, che a capital pena son dannati, che non sono da' prigionieri con tanta guardia servati.
Esempio: Vit. S. Margh. 131. Lo quale ha servata la mia virginità infino ad ora sanza corrompimento.
Definiz: §. II. Servare, per Riservare. Lat. reservare. Gr. διαφυλάττειν.
Esempio: Tesorett. Br. Che puote a compimento Aver conoscimento Di ciò, che è ordinato, Sol se non fu servato In divina potenza.
Definiz: §. III. Servare, per Osservare. Lat. observare, servare. Gr. ἐφορᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 17. 61. E assai volte in assai cose, per tema di peggio, servai i lor costumi.
Esempio: E Bocc. nov. 97. 22. Secondochè molti affermano, il Re molto bene servò alla giovane il convenente.
Esempio: Dant. Purg. 26. Non servammo umana legge, Seguendo come bestie l'appetito.
Esempio: E Dan. Par. 2. Metter potete ben per l'alto sale Vostro navigio, servando mio solco, Dinanzi all'acqua, che ritorna eguale.
Esempio: Pallad. cap. 29. Nel sottoporle (l'uova) si servi la luna.
Definiz: §. IV. Per Mantenere, Conservare. Lat. servare. Gr. φυλάττειν.
Esempio: Bocc. nov. 17. 45. Veggendola così bella, senza servare al suo amico, e signor fede, di lei s'innamorò.
Esempio: Ar. Fur. 21. 18. Elesse, per servar sua fede a pieno, Di molti mal quel, che gli parve meno.
Esempio: Bern. Orl. 1. 23. 2. Che ne cavate miseri in effetto? Favvi l'oro servar più sani, e grassi?