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1) Dizion. 5° Ed. .
ABITO.
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ABITO.
Definiz: Vale altresì a significare il Corpo umano, la persona. Modo poetico. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 232: Vedi, quant'arte dora e 'mperla e 'nnostra L'abito eletto, e mai non visto altrove, Che dolcemente i piedi, e gli occhi move Per questa di bei colli ombrosa chiostra.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 240: Lacci Amor mille, e nessun tende in vano, Fra quelle vaghe nuove forme oneste, Ch'adornan sì l'alt'abito celeste, Ch'aggiunger nol può stil, nè 'ngegno umano.
Definiz: § I. E anche talvolta l'Anima, l'Ombra, lo Spirito, poeticam. personificato. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 102: Che luce è questa, e qual nova beltate? Dicean tra lor; perch'abito sì adorno, Dal mondo errante a quest'alto soggiorno Non salì mai in tutta questa etate.
Definiz: § II. Abito di corpo, ed anche assolutamente Abito, per Costituzione, Disposizione del corpo. Term. de' Medici. −
Esempio: Red. Cons. 1, 6: Questa è di faccia rubiconda, e di un temperamento.... pienamente sanguigno, dotata di un abito di corpo carnoso; e che da' medici con vocabolo greco vien chiamato pletorico.
Esempio: E Red. Cons. 1, 253: Abito di corpo moderatamente gracile.
Esempio: Bertin. F. Specch. 32: Essendosi sempre in tutto il corso de' giorni suoi mantenuta di bellissima carnagione, e d'un abito di corpo assai lodevole.
Esempio: Cocch. A. Cons. med. 1, 190: Emaciazione di tutto l'abito, dolore nel lato sinistro.
Esempio: E Cocch. A. Cons. med. 2, 11: Ai quali presenti sintomi precederono fin dalla prima età abito gracile, insigne vivacità e mobilità.
Definiz: § III. Per Aspetto, Sembianza, Aria del volto, Apparenza della persona. −
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 395: Intende in questa sesta bolgia trattare della pena degl'ipocriti, che sotto abiti di buoni uomini e di santa vita, ingannano l'umana generazione.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 256: Piglia le fattezze e l'abito del suo volto, ed in forma di lui va pienamente trasformato con li detti presenti dinanzi alla regina Didone.
Esempio: Petr. Rim. 2, 144: L'abito altero, inusitato e novo Mirai, alzando gli occhi gravi e stanchi.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. 173: La quale [sua figura] ella ritrasse coll'aiutorio dello specchio sì interamente colle linee e co' colori in una tavola, servando l'abito della faccia; che a ciascuno di suo tempo, veduta quella, era certo quale ella fusse.
Esempio: E Albanz. Bocc. Donn. fam. 257: Nella quale [moneta] benchè manchi l'abito della faccia, lo movimento degli occhi, lo vivo colore, la piacevolezza della faccia, la forma nondimeno mostra grandissima bellezza.
Definiz: § IV. E per Portamento, Atteggiamento, Positura. −
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 144: Qui l'autore descrive in che abito si convertì Virgilio per la risposta de' demonj.
Esempio: Bocc. Fiamm. 137: Io ancora che di vederlo [l'estinto fratello] alcuna consolazione sentissi, pure vinta dalla compassione, presa dell'abito suo e delle parole, subita riscotendomi, fuggì il sonno.
Esempio: Baldell. Guerr. Giud. 130: Un di que' soldati alzando disonestamente i panni, e abbassando le parti di dietro, le voltò verso i Giudei, e alzando una voce simile all'abito, nel quale si trovava, gridò forte.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 76: Col volto e abito del corpo mostrando grandissima umiltà d'animo, andavano per la città.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 613: Si meravigliarono dell'abito più simigliante a uno che si riposasse, che a un morto.
Definiz: § V. E riferito alle cose. −
Esempio: Bocc. Lett. 292: Ma tu, che se' uomo oculato, non ti ricordavi, che abito fosse quello della cameretta mia nella patria, che letto, e quanto male si confacessono colle cose da te apparecchiate?