Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CONCLUSIONE
Apri Voce completa

pag.375


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CONCLUSIONE.
Definiz: Quella parte di ragionamento, la qual conchiude. Lat. conclusio, rationis conclusio.
Esempio: Ret. Tull. M. Conclusione è la sesta parte della diceria, la quale si può fare in tre modi.
Esempio: Boc. Nov. 2. 18. Aspettava dirittamente contraria conclusione a questa.
Esempio: E Bocc. Nov. 59. 2. Nondimeno me n'è pure una rimasa da raccontare, nella conclusion della quale, si contiene un sì fatto motto.
Esempio: E Bocc. Nov. 71. 4. La donna dopo molte novelle, venne a questa conclusione.
Esempio: Petr. Cap. 7. Una conclusion ch'a te sia grata.
Definiz: §. Quando si tratta d'operazione: Venire a conclusione; è Dar fine, terminare. Lat. absolvere, perficere.
Definiz: §. Conclusione: Termine loicale.
Esempio: Com. Inf. 2. Conclusione è quella, come dicono i Loici, che scoppia dalle premesse.
Definiz: §. Conclusione: si chiama Il disputare, che si faccia ne' luoghi pubblici, di materie filosofiche, o teologiche.
Definiz: §. Dicesi In conclusione: e vale lo stesso, che Finalmente. Lat. in summa, denique.
Esempio: Bern. Orl. 1. 22. 22. Ordauro più volte era venuto La per vedermi, ed in conclusione Altro mai che 'l castel non ha veduto.