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1) Dizion. 5° Ed. .
LICENZA.
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LICENZA.
Definiz: Sost. femm. Concessione, Facoltà, e simili, che il superiore dà all'inferiore di fare checchessia; e per lo più si adopera coi verbi Chiedere, Domandare, Ottenere, o Dare, Accordare, Concedere, e simili.
Dal lat. licentia. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 115: Per la qual cosa, infino a tanto che onesta cagione dallo avolo d'andare a Tunisi la licenza impetrasse, disideroso oltre modo di vederla, ad ogni suo amico che là andava imponeva che ec.
Esempio: Lett. fam. 41: L'hanno maritata, sanza mia licenza o parola o pur richiesta, a un Luca delle Calvane, assai da poco, che ha cinque figliuoli della prima donna.
Esempio: Burch. Son. 1, 97: Trovasi nelle storie di Platone.... Che non si può far palle fiorentine, Se non ci dà licenza Scalabrone.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 262: Con questa condizione, che nessuno de' sopraddetti figliuoli di Neri non gli potessino avere (i fiorini) sanza licenza di Filippo Rinuccini nè di Bartolommeo Rinuccini.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 373: Dietisalvi t'è grande e buono amico, che n'ha fatto dimostrazione.... in questa licenza di Lorenzo...; e benchè ci sie ito un poco di tempo in averla,... pure, per la grazia di Dio, iarsera di notte s'ebbe detta licenza.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 66: Sendo desiderosi che possa recuperare la sua salute, siamo contenti darli licenza che venga qui a curarsi, con queste condizioni che lasci ec.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 17: Ai messaggier licenza Dassi tra voi di liberi sermoni?
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 247: In questo non occorreva chieder licenza al generale.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 3, 30: Il nocchiero n'accorda la licenza Di salir sopra (la sua nave); e il nòlito fermai.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 124: Sappiate però che Monsignore..., Le ha data (alla Musa) ampia licenza e facoltà Di potere in quest'oggi venir qua.
Definiz: § I. E semplicemente per Permesso di fare checchessia. –
Esempio: Legg. Band. C. 15, 263: E parimente che Loro Altezze con la presente proibizione e bando non intendono revocare le licenze di caccia, pesche, ed uccellagioni, date e concesse da Loro Altezze, e che erano efficaci e valide avanti questa proibizione.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 26: Io mangio la carne a tutte l'ore, Ed ho la mia licenza dal dottore.
Definiz: § II. E parlandosi di libri, di opere, e simili, vale Permesso dato dall'autorità competente, e in particolar modo da quella ecclesiastica, per la loro stampa o pubblicazione; anche figuratam. –
Esempio: Fag. Pros. 7: Se questo Bacco.... abbia composti e dati in luce trattati di tal materia, certo a' miei conti, senza licenza de' superiori, saranno stati stampati alla macchia.
Esempio: E Fag. Pros. Comm. 1, 822: Di grazia, non più espressioni, che poi le diventano impressioni, di quelle senza licenza de' superiori.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 11: E con licenza de' superiori, Metterò fuori il Naso, indi la Coda, ec.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 223: Bertoldo e Bertoldino, Stampato con la debita licenza, E un libro d'oro per un mercatino.
Definiz: § III. Vale anche Permesso dato dalla competente autorità a un cittadino di portare armi a difesa, o per uso di caccia; e usasi spesso coi verbi Chiedere, lavare, e simili. E chiamasi Licenza anche La carta che fa fede di questo permesso. –
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 302: Non gli ho mai voluto dar licenza dell'armi difensive.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 364: Fu per la quiete levato le licenze dell'armi.
Esempio: Legg. Band. C. 20, 320: Chiunque trasgredirà l'antedetta provvisione,... s'intenda ipso facto privo dell'ufizio o carica che possederà; e chi avesse licenze d'arme, etiam viglietti di camera di S. A. S... gli perda immediatamente.
Definiz: § IV. Licenza, parlandosi di cibi grassi, di vigilie, e simili, vale Facoltà accordata dalla competente autorità ecclesiastica di mangiar carne in tempi o giorni vietati, Dispensa dal cibo magro. –
Esempio: Menz. Lett. 10: Che voglio dir per questo? La licenza della quaresima. Forse per me?... Per me no, ma per la signora marchesa Laura.
Definiz: § V. E parlandosi dei libri proibiti, vale Facoltà concessa dalla competente autorità ecclesiastica di leggere e ritenere, nei modi e nei confini determinati nella facoltà medesima, libri messi all'Indice. –
Esempio: Red. Lett. 3, 232: E terminato il tempo, senza che io me ne sia accorto, della mia licenza de' libri proibiti, della quale restai graziato per la protezione dell'Eminenza Vostra: onde ricorro di nuovo con ogni più profonda umiltà alle sue grazie, per la conferma della medesima.
Esempio: Fag. Rim. 6, 116: Il tempo, che non ha convenienza, Va via senza dir nulla alla brigata; Ond'è che io mi trovo già spirata De' libri proibiti la licenza.
Definiz: § VI. Licenza, vale pure Arbitrio, Potere, Potestà, di far checchessia; e prendesi in buon senso. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 21: lo ponendo mente All'alto convenente, E alla gran potenza Ch'avea (la Natura) e la licenza, Uscii del reo penserò.
Esempio: Tass. Lett. 3, 33: Può de le sue composizioni far a suo modo, e de' miei avvertimenti ancora; perch'io non parlerei con altri; e può ancora ne le mie prendersi la medesima licenza.
Definiz: § VII. In senso particolare, vale anche Arbitrio che l'autore, il poeta, il compositore, l'artista, e simili, ha o si prende nell'esercizio dell'arte propria, fuori della stretta regola, o consuetudine. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 100: Conciossiacosachè a' poeti sia conceduta maggior licenza di parlare che alli prosaici dicitori..., è degno e ragionevole che a loro (ai poeti volgari) sia maggior licenza largita di parlare, che agli altri parlatori volgari.
Esempio: Bemb. Pros. 32: Comunque gli porta la folle e vana licenza che essi da sè s'hanno presa, così ne vanno ogni voce di qualunque popolo, ogni modo sciocco..., ne' loro ragionamenti portando.
Esempio: Tass. Lett. 1, 126: Io vorrei parer di seguirlo (Dante) negli usi del parlare, e non ne le licenze; le quali però non credo che siano nè tante nè tali in lui, come molti estimano.
Esempio: Red. Ditir. A. 2: Osservo la licenza del poeta, che non gli sovvenendo parola per finire il verso, si servi ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 456: Dante si prese un'ardita licenza di dire: S'i' m'intuassi come tu t'immii.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 186: Si nota spezialmente.... quanto dalle lor superbe reliquie (degli anfiteatri) imparar si possa, sopra tutto per le licenze, che sono industriosi artificj, e che insegnano come in architettura la regola delle regole.... è il giudizio sano dell'architetto.
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 1, 112: Gli antichi maestri ammisero nelle loro composizioni una licenza, contro la regola, la quale c'insegna che la dissonanza usata di passaggio debba procedere per grado.
Definiz: § VIII. Pure per Potestà, Arbitrio, e simili, che chicchessia si arroghi, di far cosa non consentita, vietata, dalla legge sia morale, sia civile, ovvero dai superiori; Sfrenatezza. –
Esempio: Vill. M. 371: Chi potrebbe con intera mente nel futuro ricordare i falli e gli orribili peccati che si commettono, per la sfrenata licenza de' prencipi e de' signori mondani.... se ec.?
Esempio: Cas. Pros. 4, 165: La potenza, s'ella non è con arte e con ragione governata, per sè è propriamente licenza.
Esempio: Giannott. Op. 1, 259: Egli, adunque, trasferitosi in Prato, con grandissimo ardimento e vigore di animo corrèsse tanta licenza de' soldati, e ridusse la terra in termine che ciascuno vi poteva le cose sue godere.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 294: Il generale fu costretto venirne in Firenze, il che accrebbe la licenza del campo restato senza capo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 81: E 'l senato.... si pentiva di non avere anzi fatto e patito qualunque cosa, che aver soffrito che il popolo mal usasse l'autorità con tanta insolenza e licenza.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 226: Per frenar la licenza del volgo che già, prese l'arme, minacciava tumulto.
Esempio: Alf. Trag. 1, 223: Pochi impuniti Danno ai molti licenza.
Esempio: Capp. Econ. 339: Per questo la libertà del commercio è salutare, perch'essa non può giammai degenerare in licenza.
Definiz: § IX. E in senso particolare, per Abuso di libertà politica, Anarchia; anche figuratam. –
Esempio: Machiav. Disc. 16: Si mantenne questo stato popolare un poco ma non molto...; perchè subito si venne alla licenza, dove non si temevano nè gli uomini privati, nè i pubblici; di qualità che vivendo ciascuno a suo modo, si facevano ogni dì mille ingiurie.
Esempio: EMachiav. Disc. 17: Per fuggire tale licenza, si ritorna di nuovo al Principato.
Esempio: Pap. L. Coment. 2, 54: Questa nuova costituzione,... fermando un giusto confine tra la libertà e la licenza, dava ai più dei Francesi speranza di potere una volta vedere il fine di tante rivoluzionarie tempeste.
Esempio: Giust. Vers. 31: Facciam repubblica Senza licenza.
Esempio: Lambr. Elog. 45: La politica [libertà] vuol qualche regola e qualche freno: e dove essa rompa a licenza, odia ed uccide l'economica libertà.
Definiz: § X. Vale anche Scostumatezza, Disonestà, Libertinaggio, e simili. –
Esempio: Bocc. Rim. 2: Hai corrotto (o Baia) la più casta mente, Che fosse in donna, colla tua licenza, Se il ver mi disser gli occhi, non è guari.
Esempio: Cas. Pros. 4, 147: Sono adunque le ricchezze di vanagloria e orgoglio piene, e la licenza, compagna della superbia, se ne menano seco.
Definiz: § XI. E semplicemente per Libertà dì dire, di scrivere, offendente però la convenienza. –
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 34: La soverchia licenza dell' antica commedia riusciva ingiuriosa alla fama di molti cittadini.
Definiz: § XII. Vale anche Commiato, dimandato, o dato; onde Dare licenza, vale Accomiatare, Congedare; e Prendere, Togliere, e simili, licenza, vale Accomiatarsi, Congedarsi. –
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 62: Ditegli che abbia pazienza tanto, ch'io dia licenza a questa brigata.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 7: Detto questo, prese licenza da messer Gabriello, e partissi.
Esempio: Nard. Stor. 1, 171: Il signor Preposto, sonando il campanuzzo secondo la consuetudine, subito diede licenza al Consiglio.
Esempio: Grazz. Pros. 246: Piacque molto la imbasciata della balia a Bartolomeo; ed offertoseli di nuovo, prese licenza.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 26: Cotal si vanta al capitano, e tolta Da lui licenza, il cavalier s'invia.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 68: Se nella sua follia Goffredo è cieco, Siasi in suo danno, e del suo popol franco: A noi che noce? e, senza tor licenza, Notturna fece e tacita partenza.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 61: Quindi con molta umanità di parole.... gli diede cortese licenza.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 106: Da che Vostra Maestà mi risponde con tanta fermezza, giudico bene di non darle più fastidio, e con sua buona grazia prender licenza.
Definiz: § XIII. E figuratam. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 26: Dieta e moto; e se non basta no, Perchè costei (la gotta) da voi pigli licenza, Come quel buon dottore anch' io dirò: Gridar quand'ella viene, e aver pazienza.
Definiz: § XIV. Pure per Commiato che un ambasciatore, un agente diplomatico, e simili, chiede o riceve dal Governo presso cui è accreditato dalla sua propria nazione. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 270: Tutti gli oratori de' confederati.... deliberarono di voler chieder licenza a Cesare.
Definiz: § XV. Comunemente prendesi per Congedo, sia dato, sia domandato, dal proprio servizio, ovvero da un lavoro, da un ufficio, e simili; onde Chieder licenza, vale Licenziarsi, e Dare licenza, vale Mandar via, Dispensare, da esso servizio, lavoro, od ufficio. –
Esempio: Dav. Scism. 356: Tommaso Moro..., stato tre anni gran cancelliere, domandò licenza, dicendosi vecchio.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 65: Qual più importuno consiglio arebbe potuto prendere, che dar licenza al Cardinal del Monte da quell'uficio?
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 2, 14: Onde danno licenza ai paggi stessi, E due altri ne fanno rivestire.
Definiz: § XVI. Licenza, in senso speciale, dicesi l'intimazione che nelle forme legali, o anche a voce, e nel tempo fissato dalla consuetudine, il padrone fa al contadino, di lasciar libero, al termine dell'anno agrario, il podere che lavora; ed altresì l'Avviso che il contadino dà al padrone, di voler lasciare il podere al termine suddetto. E dicesi pure così l'Atto col quale il padrone notifica al contadino la rescissione della colonia. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 88, 57: Per protesto, intimazione, licenza ai lavoratori, disdetta e precetto di sgombero, soldi tre.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 339: Il contadino che lasci di farle (le puliture alle viti) commette una delle più gravi mancanze che si meriterebbe un'immediata licenza.
Definiz: § XVII. E per Congedo dato ai soldati di partire, sia temporaneamente, sia per sempre, dal servizio militare; onde Lettera di licenza, si disse la Lettera con la quale si concedeva licenza o congedo agli ufficiali, condotti al soldo. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 158: La lettera di licenza a messer Giovanni Bentivogli non si è tratta, nè dipoi chiesta.
Esempio: Dav. Tac. 1, 371: Peto.... aveva la legion quinta lontano in Ponto, e l'altre snervate di soldati, dando licenze a chi voleva.
Definiz: § XVIII. Term. dei Retori. Quella più breve strofa, con la quale il poeta, rivolgendosi ai proprj versi, suol chiudere la Canzone, e che anche chiamasi Commiato.
Definiz: § XIX. E per Quella poesia d'intermezzo, o che dicevasi alla fine di un atto in una rappresentazione. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 323: Così in quest'Accademia medesima i nostri vecchi, per ristorarsi dalle immense inesauste fatiche del Vocabolario, che varia è, come sapete, e dura ed aspra e forte impresa, e per ripigliar lena a seguir fortemente l'usato cammino de' loro studj, faceano preludio e intermedio e licenza la barzelletta, i sollazzevoli motti (qui figuratam.).
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 398: E da notarsi la licenza, o chiusa dell'atto quinto di ciascuna giornata.
Definiz: § XX. Nelle scuole pubbliche, classiche e tecniche, dicesi Licenza il Certificato o Diploma attestante il compimento di un dato corso di studj, e rilasciato dall'autorità scolastica; e nelle scuole universitarie, il Certificato che nelle facoltà di lettere e di scienze naturali e matematiche vien rilasciato dopo due anni di studj, e che abilita all'insegnamento inferiore.
Definiz: § XXI. Con licenza, Con sua licenza, con tua licenza, con vostra, licenza, buona licenza, e simili; sono modi cortesi con i quali chiedesi a chicchessia di fare o dire qualche cosa. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 196: Fatto cavaliere il Genovese, guarda il Signore e dice: Con vostra licenza, volete voi che io facci lui cavaliere bagnato, siecome inerita?
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 187: Piangete pur ora, e trovate altri per me che vi compatiscano. Io, con vostra buona licenza, non saprei farlo.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 344: Signora, con licenza. A. Anco questa si tuffa. Oh che gusto! Di' su.
Esempio: Fag. Comm. 5, 452: Voi avete franteso. I. Ho detto che mi duole il capo, perciò vogl'ire altrove; con licenza.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 230: Non vi doverebbe esser nessuno; poi se.... V. Con licenza. A. Si serva pure; mi maraviglio io.
Definiz: § XXII. Di licenza di chicchessia, vale Con licenza, Con permissione, di chicchessia; ma non è oggi comune. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 180: Quivi Paolo iseese, e vi citò e' suoi amici fedeli, di licenza e di volontà del predetto tribuno.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 97: I preti di diverse chiese parrocchiali debbono, di licenza del Vescovo, generale o speziale, tacita o espressa, confessarsi l'uno prete dall'altro.