Lessicografia della Crusca in rete

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ATTENERE
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ATTENERE.
Definiz: Osservar la promessa, attendere, mantenere. L. promissis stare.
Esempio: Bocc. n. 27. 27. E dove voi quello prometter vogliate, per volerlo attenere.
Esempio: E Bocc. n. 80. 27. E sonci tutto dì dette delle bugíe, e non c'è attenuto quello, che c'è promesso.
Esempio: G. V. 6. 60. 3. Ma poco tempo attennero i Pisani la pace.
Esempio: E G. V. lib. 7. 57. 6. Non attegnendo al Re Carlo l'aiuto, e promessa di moneta.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: Bocc. n. 80. 2. Attenendosene Salabaetto alla sua semplice promessione [cioè standosene]
Definiz: ¶ In signifi. neut. secondare, seguitare. L. sequi.
Esempio: Tes. Br. 2. 48. Questi conti, ec. a, cui noi ci dobbiamo attenere tuttavia lo primo anno, quando le parti son nulle.
Esempio: Fior. di Vir. Insino a ora io m'attengo alla loro correzione.
Definiz: ¶ Per istare appiccato a cosa, ov'altri si sostenga. L. inhaerere.
Esempio: Boc. n. 15. 32. E se egli non si fosse bene attenuto, egli sarebbe, infin nel fondo, caduto.
Esempio: Petrar. canz. 8. 1. Sì è debole il filo, a cui s'attiene la gravosa mia vita.
Esempio: Dan. Inf. c. 18. Lo Duca disse attienti, e fa che feggia Lo viso in te di questi altri mal nati.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: M. V. 4. 40. E doppo la detta stanza, e guasto dato, essendosi il Tiranno attenuto alle mura della Città, il Conte gli domandò trentam. fior. d'oro [cioè stato accosto]
Definiz: ¶ E pure in sign. neut. diciamo. Il tale non m'attien nulla , cioè non è mio parente, che anche diremmo, il tale non m'appartiene. L. nulla mihi propinquitate iunctus est.