Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ACCOZZARE.
Apri Voce completa

pag.147


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ACCOZZARE.
Definiz: Mettere insieme, Unire, Raccogliere, Adunare, ed anco Accoppiare; detto eziandio delle cose incorporee.
Probabilmente da coacto, frequentativo di cogo, aggiungendovi la preposizione ad, e riunendo in una le due vocali, come da coago si fece cogo. −
Esempio: Vill. G. 254: Lo re Carlo n'andò per terra a Brandizio per accozzar l'armata ch'avea fatta apparecchiare in Puglia con quella di Principato.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 23: Ben centomila sotto un gonfalone In poco tempo accozza Erminione.
Esempio: Varch. Ercol. 394: Ella [la lingua volgare] ha anco le consonanti più dolci, o in maniera le pone che elle rendono più dolce suono, non accozzando mai due mute diverse.
Esempio: Ambr. Cofan. 1, 2: Egli si dice che la più difficile Cosa che sia a fare, è accozzar uomini, Ed a me par che sia più presto mettere Insieme de' denari.
Esempio: Tedald. Cult. Vit. 15: I prudenti agricoltori accozzando in loro la sapienza e la diligenza, usano ec.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 14: Si cercò d'accozzare insieme tutte le forze per venir con esso lui a giornata.
Esempio: Magal. Lett. At. 30: L'indispensabilità della guerra, il rigiro degli affari e l'interesse della mercatura, accozzano cervelli di diverse credenze.
Definiz: § I. Accozzare una cosa, per Metterne insieme le parti, Comporla, Formarla. −
Esempio: Borgh. S. Tertull. 184: Chi scolpisce in tiglio un Marte, quanto più presto accozzerà un armadio?
Definiz: § II. Accozzare, detto delle carte da giuoco, vale Metterne insieme, Ordinarne le diverse specie, o semi.
Definiz: § III. Accozzare, per Accordare, Concludere. −
Esempio: Sacch. Op. div. 23: Soleasi andare a' templi per adorare e pregare Dio; oggi vi si va per accozzare mercati in su ogni peccato.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 383: Tant'è, e' s'accozzerebbon molte cose.
Definiz: § IV. Accozzare due o più cose, per Trovarsi nel caso di due o più cose, Imbattersi in due o più cose ad un tempo. −
Esempio: Machiav. Disc. 180: Dicono costoro, che non avere mai accozzate due potentissime guerre in un medesimo tempo, fu fortuna e non virtù del popolo romano.
Definiz: § V. E per Appiccare insieme, Commettere, Congiungere. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. 179: Le cose, quanto più sono dure, più sono malagevoli ad accozzare: le tenere s'accozzano agevolmente;.... onde ad accozzare l'un ferro con l'altro è bisogno grand'arte, e che si faccia con grande fuoco.
Definiz: § VI. E per Fare abboccare, Fare che altri si trovi insieme. −
Esempio: Vill. G. 170: Innanzi gli accozzarono co' Nove di Siena, i quali infintamente fecion veduta ec.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 2: Io per me era disperato non che di accozzarvi seco [con la Violante], di poterle parlar pur io.
Esempio: Parin. Poes. 154: Anco le piacque Accozzar le rivali, onde spiarne I mal chiusi dispetti.
Definiz: § VII. Accozzare, in forma di Neutr. pass. accozzarsi, detto delle persone, Accompagnarsi, Unirsi, Raccogliersi, e anche Collegarsi, Porsi d'accordo. −
Esempio: Comp. Din. Cron. 55: I Bianchi e i Ghibellini di Firenze s'accozzarono con messer Tolosato degli Uberti nobile cavaliere.
Esempio: Stef. March. Istor. 6, 54: Per vendicarsi de' Fiorentini venne a Castruccio, e con lui s'accozzò, e furono circa a due mila uomini da cavallo.
Esempio: Pitt. B. Cron. 24: Matteo dello Scielto s'accozzò con lui, perchè aveano alcuno traffico insieme di mercanzia.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 175: Disperato pertanto messer Agnolo di potere impetrar perdono, se ne venne a Roma, ed accozzossi con lo Arcivescovo ed altri fuoriusciti.
Esempio: Dav. Tac. 2, 8: Ma questi eserciti tra sè lontani.... non s'accozzavano insieme con loro mali animi e forze.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 9, 117: Si sarebbero ciascun di loro obbligati a mettere in campo un certo numero di soldatesche per fare, con quelle di Francia e di Sardegna accozzandosi, contro l'Austria la conquista.
Definiz: § VIII. Accozzarsi per Trovarsi insieme, Abboccarsi. −
Esempio: Vill. F. 5, 298: Con ogni istanza che seppe [messer Piero] quel carico rifiutò, e fulli cagione di affrettare sua gita a Pescia ad accozzarsi con gli ambasciadori fiorentini.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 198: Il marito, assai doloroso di questa cosa, disse che male avean fatto, e che si volea accozzare col fratello.
Esempio: Pitt. B. Cron. 83: Rispose che era contento accozzarsi a Firenze con meco, e co' miei fratelli, e d'esser nostro amico.
Esempio: Nard. Stor. 1, 270: Il quale [muro] rovinando, si tirò dietro una casa, ove s'erano accozzati quei signori Orsini a colloquio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 105: E vo' pregarvi, Che per mio amor voi v'accozziate insieme, E discorriate sopra questo male.
Definiz: § IX. E detto di checchessia. Unirsi, Combinarsi. −
Esempio: Vill. G. 672: E poi scendendo nel nostro piano presso a Firenze, accozzandosi il fiume della Sieve coll'Arno ec.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 179: [sai] perchè la larghezza de' portici A chi gli guarda da lontano, non mantenga la proporzione sua, ma l'ultime parti si vadano ristringendo, e gli spazj estremi delle colonne s'accozzino e congiungano insieme.
Esempio: Borgh. V. Alb. Fam. 21: A pena mi si lascerà mai credere, che si accozzino per caso il medesimo nome con l'arme in una famiglia, dove non sia ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 366: Dovrebbe sempre l'uomo ecceder la donna di tant'anni, che 'l principio de la vecchiaia de l'uno con quel de l'altro non venisse insieme ad accozzarsi.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 148: E dove talvolta se ne accozzino [de' corpicciuoli o atomi] d'una medesima o di contraria specie,... sono maravigliosi gli effetti che ne provengono.
Esempio: Marchett. Lucrez. 299: Poi ch'in alto ascesi S'uniscon questi corpi, e in un sol gruppo Compressi intorno da rabbiosi venti, Corrono ad accozzarsi, il ciel sereno Cuopron di nubi.
Definiz: § X. E per Incontrarsi, Imbattersi a fare alcuna cosa nello stesso tempo. −
Esempio: Ammir. Stor. 2, 659: Essendo molti anni che non s'erano accozzate a venir in Italia due tali potenze.
Esempio: Targ. Alimurg. 16: Se due venti si accozzano a tirare con forza quasi eguale e grande, da due punti diametralmente opposti, fanno burrasche e turbini.
Definiz: § XI. Accozzarsi trovasi per Convenire, Confarsi. −
Esempio: Zibald. Andr. 44: Comincierai in prima a mangiare cibi, che più s'accozzano alla tua natura, perchè meglio si smaltiscono.
Definiz: § XII. Per Affrontarsi, detto d'armate e d'eserciti. −
Esempio: Vill. G. 306: S'accozzarono in mare le dette armate addì 4 del mese di luglio. E dopo la grande e aspra battaglia, l'armata de' Ciciliani fu sconfitta.
Definiz: § XIII. Proverbialm., e in modo familiare, Non accozzar la cena col desinare, vale Non aver tanto da vivere, e anche Non avanzarsi in cosa veruna.
V. Cena.
Definiz: § XIV. Accozzare i pentolini, vale in proverb. Unirsi più persone insieme ad un pasto, portandovi ognuno le proprie vivande.
V. Pentolino.
Definiz: § XV. Non sapere accozzar tre man di noccioli, o Non saper accozzar tre pallottole in un bacino, Modi proverbiali che valgono Essere un da nulla, Non saper fare nemmeno le cose facilissime. Nel qual signif., e parimente in proverbio, dicesi anche: E' non torrebbe a accozzar tre palle in un bacino.
V. Bacino e Nocciolo.