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PULITO, e POLITO.
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PULITO, e POLITO.
Definiz: Add. Netto, Senza macchia, Contrario di Sporco. Lat. purgatus, elegans, mundus. Gr. καθαρός, λαμπρός.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 3. Avendo le gran sale, le pulite, e ornate camere compiutamente ripiene di ciò, che a camera s'appartiene, sommamente il commendarono.
Esempio: E Bocc. nov. 88. 3. Leggiadro molto, e più pulito, che una mosca.
Definiz: §. Per Liscio add.
Esempio: Dant. Par. 2. Pareva a me, che nube ne coprisse Lucida, spessa, solida, e pulita.
Esempio: Petr. son. 169. D'un bel chiaro, polito, e vivo ghiaccio Move la fiamma, che m'incende, e strugge.
Definiz: §. II. Per Leggiadro, Esquisito, Bello. Lat. venustus. Gr. χαρίεις.
Esempio: G. V. 9. 135. 3. Fece la commedia, ove in pulita rima, e con grandi, e sottili quistioni ec. compuose, e trattò in cento capitoli, overo canti ec.
Esempio: Stor. Aiolf. Diedono ordine di fare una pulita giostra.
Esempio: Dittam. 2. 5. D'alta scienza, e di parlar pulito.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 149. Li Parigini veggendo li suoi costumi, e la sua pulita vita, si maravigliarono forte di questa trasformazione.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. 53. Matteo di Gueriante in alto carme, Pulito in giostra.
Esempio: Cas. uf. com. 116. Se adunque avverrà, che delle cose, le quali di giorno in giorno da fare occorrono, alcun men pulita, e meno attamente riesca ec.
Definiz: §. III. Far pulito, vale Eseguire puntualmente, Far bene, e nettamente checchessia.
v. FARE PULITO.
Definiz: §. IV. Pulito, in forza d'avverb. per Pulitamente.
Esempio: Pallad. cap. 1. Colui, che ammaestra il lavoratore di terra, non si dee ingegnare di parlare pulito (cioè: elegantemente)