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Dizion. 2° Ed. .
FECCIA
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FECCIA.
Definiz: | Superfluità, e parte più grossa, e peggiore, e quasi escremento di cose liquide, e viscose. Lat.
faex. |
Esempio: | Pallad. mettendo alle sue radici feccia molto ricente, di vin vecchio.
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Esempio: | Boccac. nov. 62. 11. Il doglio mi par ben saldo, ma egli mi pare, che voi ci
abbiate tenuto entro feccia. |
Definiz: | Per escremento del ventre. |
Esempio: | Bocc. nov. 68. 21. Se tu dei stare al fracidúme delle parole d'un mercatantuzzo
di feccia d'asino. |
Esempio: | Ariost. Fur. E molta feccia il ventre lor dispensa. |
Esempio: | Bocc. n. 8. 5. Le virtù, di quaggiù dipartitesi, hanno, nella feccia de' vizj, i
miseri viventi abbandonati. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 32. Io non son nato della feccia del
popolazzo di Roma. |
Definiz: | E alla feccia del vino, e d'alcuni altri liquori, diciamo POSATURA. |
Definiz: | ¶ Proverbio Imbottar sopra la feccia, vale arroger danno a danno. |
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