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Dizion. 4° Ed. .
FECCIA
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FECCIA.
Definiz: | Superfluità, e Parte più grossa, e peggiore, e Quasi escremento di cose liquide, e viscose, Posatura. Lat.
faex, sedimentum. Gr. τρύξ,
ὑποστάθμη. |
Esempio: | Pallad. Ott. 12. Se la palma è inferma, scalzata, e mettile a' piedi feccia di
vino vecchio. |
Esempio: | Bocc. nov. 62. 10. Il doglio mi par ben saldo, ma egli mi pare, che voi ci abbiate
tenuta entro feccia. |
Definiz: | §. I. Per Escremento del ventre. Lat. ventris excrementum. Gr.
σκῶρ. |
Esempio: | Bocc. nov. 68. 21. Tu dei stare al fracidume delle parole di un mercatantuzzo di
feccia d'asino. |
Esempio: | Ar. Fur. 33. 121. E molta feccia il ventre lor dispensa. |
Definiz: | §. II. Per metaf. |
Esempio: | Bocc. nov. 8. 5. Le virtù di quaggiù dipartitesi, hanno nella feccia de' vizj i
miseri viventi abbandonati. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 32. Io non son nato della feccia del
popolazzo di Roma. |
Esempio: | Galat. 63. Non voglio perciò, che tu ti avvezzi a favellare sì bassamente, come la
feccia del popolo minuto. |
Definiz: | §. III. In proverb. Imbottar sopra la feccia; vale Arroger danno a danno; ovvero Fare il secondo
errore per riparare il primo. |
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