Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
FECCIA
Apri Voce completa

pag.423


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» FECCIA
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FECCIA.
Definiz: Superfluità, e Parte più grossa, e peggiore, e Quasi escremento di cose liquide, e viscose, Posatura. Lat. faex, sedimentum. Gr. τρύξ, ὑποστάθμη.
Esempio: Pallad. Ott. 12. Se la palma è inferma, scalzata, e mettile a' piedi feccia di vino vecchio.
Esempio: Bocc. nov. 62. 10. Il doglio mi par ben saldo, ma egli mi pare, che voi ci abbiate tenuta entro feccia.
Definiz: §. I. Per Escremento del ventre. Lat. ventris excrementum. Gr. σκῶρ.
Esempio: Bocc. nov. 68. 21. Tu dei stare al fracidume delle parole di un mercatantuzzo di feccia d'asino.
Esempio: Ar. Fur. 33. 121. E molta feccia il ventre lor dispensa.
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Bocc. nov. 8. 5. Le virtù di quaggiù dipartitesi, hanno nella feccia de' vizj i miseri viventi abbandonati.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 32. Io non son nato della feccia del popolazzo di Roma.
Esempio: Galat. 63. Non voglio perciò, che tu ti avvezzi a favellare sì bassamente, come la feccia del popolo minuto.
Definiz: §. III. In proverb. Imbottar sopra la feccia; vale Arroger danno a danno; ovvero Fare il secondo errore per riparare il primo.