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Dizion. 3° Ed. .
NEGLIGENZA, e NEGLIGENZIA
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NEGLIGENZA, e NEGLIGENZIA .
Definiz: | Trascuraggine. Lat. negligentia, socordia, acedia. |
Esempio: | Com. Purg. 10. Negligenzia è non curare di quello, che si dee fare. |
Esempio: | Dant. Purg. 1. Qual negligenza, quale stare è questo? |
Esempio: | G. V. 9. 325. 2. Per negligenza, ovvero per miseria di spendere, s'indugiarono.
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Esempio: | Tratt. Pec. Mor. La negligenza è circa l'atto interiore, cioè di non eleggere di
far quello, che si debba, o di non farlo diligentemente, come si debba, ec. Procede adunque la negligenza da una
remission di volontà, per la qual cosa non è sollecita la ragione, a deliberar di far quelche debbe, o nel modo, che
debbe. |
Esempio: | Tes. Br. 5. 43. Non è cosa da contare, se non la sua negligenza, e del suo
allentamento, che gli huomini ne contano di molti proverbj. |
Esempio: | E Tes. Br. 7. 62. Negligenza è, quando l'huomo può tornare
addietro, e vendicare lo torto fatto, e nol fa. |
Esempio: | Collaz. S. Pad. Le quali cose cessando ancora, per negligenza, che vi
s'inframmetta. |
Esempio: | Tass. Ger. 2. 18. Le negligenze sue, son'artificj. |
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