Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
RAMMARICARE.
Apri Voce completa

pag.1317


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RAMMARICARE.
Definiz: Neut. pass. Far doglienze: Dolersi, querelarsi, lamentarsi. L. conqueri.
Esempio: Boc. Nov. 76. 12. Se altro avvenisse, che non vi piacesse, voi non v'abbiate a rammaricar di me.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 17. Di che rammaricandosi Nicostrato.
Esempio: E Bocc. Nov. 50. 12. Essendocene venuto puzzo, e rammaricaticene, avea detto la donna.
Esempio: E Bocc. Nov. 98. 24. Dirottamente cominciò a piagnere, se dello inganno di Gisippo rammaricando.
Definiz: §. Per Mandar fuori voci lamentevoli, per dolore di corpo, o d'animo.
Esempio: Dan. Pur. 32. E quale esce di cuor, che si rammarica, Tal voce uscì del Cielo.
Esempio: Sport. Gell. E non ha mai fatt'altro, che rammaricarsi.
Esempio: Pinzoch. 1. 6. Ohime tu ti rammarichi di gamba sana Rammaricarsi di gamba sana: (Proverbio esprimente il Dolersi senza cagione)