Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CARCERE
Apri Voce completa

pag.288


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
» CARCERE
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CARCERE.
Definiz: Prigione. Truovasi d'amendue i generi, benchè nel numero del più si dica raro, o non mai nel maschile. Latin. carcer.
Esempio: Boc. Nov. 4. 11. E comandò, che fosse in carcere messo.
Esempio: Dant. Inf. 10. Se per questo cieco Carcere vai per altezza d'ingegno.
Esempio: Bocc. Ninf. La quale in carcer tenebrosa, e scura Istà per te, e tu lasso nol credi.
Esempio: Petr. Son. 22. Ne lieto più del carcer si disserra.
Esempio: G. V. 12. 16. 7. E ogni atto, e scrittúre vi furon prese, e arse, e rotta la carcere della Volognána, e scapolati i prigioni.
Esempio: E G. V. 12. 72. 3. Il Comune fece offerta di tutti i prigioni, che erano nella carcere.