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1) Dizion. 5° Ed. .
INCHINARE.
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INCHINARE.
Definiz: Att. Volgere in basso, in giù, verso terra; riferito sia a parte della propria persona, sia a cosa portata, retta, impugnata, e simili: Abbassare, Chinare.
È forma varia di Inclinare. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 223: E poi ch'ebbe giurato, sì gli disse Santulo: Inchina giù lo braccio; e quelli lo inchinò; e Santulo soggiunse incontanente: Rimetti la spada nella guaina, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 81: Il falcon che sul nido i vanni inchina, Porta Raimondo, il conte di Devonia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 18: Desideroso di condurre a fine Il Paladin sì glorïosa impresa, Non tarda più che 'l braccio non inchine A provar quanto il grave marmo pesa.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 51: La notte che precede, il pagan fero Appena inchina per dormir la fronte.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 63: La man tre volte a saettar distese, Tre volte essa inchinolla, e si ritenne.
Definiz: § I. E in particolare riferito a capo, testa, fronte, occhi o sguardi, ginocchia, e simili, intendevi in segno di reverenza, rispetto, saluto, devozione, sottomissione, ovvero di confusione, turbamento, vergogna, o simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 247: Perchè inchinar a Dio molto convene Le ginocchia e la mente; Che gli anni tuoi riserva a tanto bene.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 263: Or mira, e leva gli occhi un poco, In più riposto loco Donna, ch'a pochi si mostrò giammai. Ratto inchinai la fronte vergognosa, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 33: Poi che, inchinando le ginocchia, fece Al santo suo maestro orazïone, Sicuro che sia udita la sua prece, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 61: Presagio ahi troppo vero! E qui le ciglia Turbate inchina, e poi le innalza, e chiede: ec.
Esempio: Manfred. Rim. 22: Crescea grazie al bel volto Ora inchinando il chiaro sguardo ardente, Ora soavemente Rivolgendolo fiso Contra de l'altrui viso.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: Se di noi parla Pallido schiavo, al suol la fronte inchina, E la tremula mano alzando al cielo, – Quei d'alto – ei dice.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Alam. L. Gir. 10, 88: Risposegli Giron molto cortese, Che gli doleva assai di non potere Esser con lui.... Ma che dove stringea necessitade, Era forza inchinar le spalle e 'l fronte.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 100: E par che 'n lei (nell'insegna detta Croce) più reverente spiri L'aura, e che splenda in lei più chiaro il giorno;... Par che Siòn, par che l'opposto monte Lieto l'adori e inchini a lei la fronte.
Definiz: § III. Poeticam. riferito a spada, per Abbassarla verso il nemico, Farla cadere, piombare, su quello. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 82: Fería maggior percosse il re Gradasso, Ma quasi tutte al vento erano sparte.... L'altro con più ragion sua spada inchina, E fa spesso al pagan stordir le braccia.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 32: Che 'l pagan su quel braccio il ferro inchina, Ed atterra con lui chi a lui s'attiene.
Definiz: § IV. Pur figuratam., per Abbassare, Volgere, a cosa poco nobile, ad atto non degno, a fine non conveniente, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 51: Quale è meglio o più ragionevole, dire e credere che il Figliuolo di Dio.... prendesse nostra carne mortale,... o inchinare la gentilezza della mente umana ad adorare gl'idoli sordi e muti, anzi le demonia,... e dare loro onore divino?
Esempio: Tass. Gerus. 2, 39: A i lavori d'Aracne, all'ago, ai fusi Inchinar non degnò la man superba.
Definiz: § V. Per Far chinare piegandosi o curvandosi. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 8 t.: Questa carità ti accenda il core, muova la lingua, lievi le mani, incurvi e inchini le ginocchia, quando tu di' il tuo offizio o quando ori.
Definiz: § VI. Figuratam., e in significato morale, prendesi per Far chinare, Far piegare, Far cedere. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 571: I santi uomini.... molto bene sono chiamati re, perciocchè egli, signori di tutti i movimenti corporali, or raffrenano l'appetito della lussuria, or temperano l'ardore dell'avarizia, or inchinano la gloria della superbia, ora disfanno le commozioni della invidia, ora ispengono il fuoco dell'ira.
Esempio: Petr. Rim. 1, 259: L'andar celeste, e 'l vago spirto ardente, Ch'ogni dur rompe, ed ogni altezza inchina.
Esempio: Collaz. SS. PP. 19: La virtù del libero arbitrio David l'annunzia quando dice: Io inchinai il cuor mio a fare li tuoi comandamenti. Ma orando manifesta la sua infermità quando dice: Inchina il cuor mio nei tuoi testimoni e non ne l'avarizia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 70: Dovea in memoria avere il Signor mio, Che l'oro e 'l premio ogni durezza inchina.
Esempio: Varch. Boez. 39: Questo è il giuoco che sempre giuchiamo: io giro una ruota, che si volge quasi da sè a sè: il piacere nostro è inchinare l'altezze, e le cose basse innalzare.
Esempio: Manz. Poes. 130: In te del cielo Io la vendetta adoro, e innanzi a cui Dio m'inchinò, m'inchino.
Definiz: § VII. E per Abbassare, Deprimere. –
Esempio: Ovid. Rimed. Am. 31: E quanto tu puoi, inchina e tira in peggio i beni della natura della tua giovane.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., per Far volgere, Piegare, verso checchessia o chicchessia. –
Esempio: Bibb. N. 2, 509: E allora, disse Iosuè, cacciate e gettate gli dii altrui del mezzo di voi, e inchinate i vostri cuori a Dio Signore d'Israel.
Esempio: Leggend. B. Umil. 56: Non è da maravigliare se.... le fiere pessime diventavano mansuete, e a te ubbidissono, la quale, in dolcezza d'orazione, ispesse volte il Signore di tutte le creature ai peccatori inchinasti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 83: Quando questo pensier, quando quel giunge, Che 'l dubbio cor diversamente inchina.
Esempio: Tass. Lett. 2, 39: Ardì una vedovella di por freno a Traiano, e d'arrestarlo quando egli già per andar a la guerra spingeva il cavallo e moveva l'esercito; e il giusto signore, vincendo l'affetto de l'animo che al contrario l'inchinava, ragione non gli negò.
Definiz: § IX. E per Volgere, Indirizzare, Disporre, verso un termine od obietto. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 13: Gli animi, ch'al tuo regno il cielo inchina, Leghi ora in uno, ed or in altro modo: Ma me sol ad un nodo Legar potei; chè 'l ciel di più non volse.
Definiz: § X. Per Volgere, Indirizzare, verso il basso, discendendo, calando. –
Esempio: Chiabr. Amed. 1, 69: Ma fin che Febo il carro inchini a sera, La plebe i ferri ad apprestar soggiorna Dentro le tende.
Esempio: Leopard. Paralip. 2, 1: Più che mezze oramai l'ore notturne Eran passate, e il corso all'oceano Inchinavan pudiche e taciturne Le stelle.
§ XI. E per Volgere verso termine qualsiasi inferiore, o d'inferior condizione, con sentimento di degnazione, di compassione, con intendimento d'aiuto, di conforto, e simili. –
Esempio: Bibb. N. 3, 557: Signore Iddio d'Israel,... tu solo se' Iddio di tutti i re della terra.... Inchina le orecchie tue, e intendi; apri gli occhi tuoi, e vedi.
Esempio: E Bibb. N. 6, 494: E lo Signore inchinerà la sua mano, e l'aiutatore caderà in terra, [e colui] al quale è dato l'aiuto; e tutti insieme saranno consumati.
Esempio: E Bibb. N. 8, 77: Inchina, Signore, l'orecchie tue, e odi; apri l'occhio tuo, e vedi la desolazione nostra, e la città sopra la quale è invocato il tuo nome.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 17: E perchè esso Signore ha inchinato l'orecchia sua a me, e ne' miei dì lo 'nvocherò. Dicesi Iddio inchinare l'orecchia sua, quando egli esaudisce la voce d'alcuno posto in tribolazione, e grida a Dio.
Esempio: Martin. T. V. 11, 193: Perocchè egli (il Signore) le sue orecchie inchinò a udirmi, ed io ne' miei giorni lo invocherò.
Definiz: § XII. E per Volgere, Piegare, verso chicchessia o a checchessia, con attenzione, con premura, con benignità, con docilità, con desiderio, con simpatia; riferito ad affetti, facoltà o sensi, animo e simili. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 358: Per le dette parole.... parla Iddio all'anima, e dicele dolcemente: Odi figliuola mia, e vedi, cioè considera, e inchina lo tuo orecchio a questo mio consiglio lo quale io ti do, cioè che tu dimentichi ec.
Esempio: Fr. Bart. Amm. Ant. volg. 477: Figliuolo, attendi la sapienzia mia, e al senno mio inchina l'orecchio tuo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 17: Ruggier si ferma, e alla battaglia attende; E tosto inchina l'animo, e disia Che vincitore il cavallier ne sia.
Esempio: Tass. Rinald. 9, 11: Ogni cosa ch'è in lor le par divina, E 'n tutto pienamente ella s'appaga; Pur a Rinaldo più l'affetto inchina, Di quel ch'avvenir dee quasi presaga.
Esempio: Pindem. Poes. 259: Solea cortese L'orecchio ella inchinare ai versi miei.
Definiz: § XIII. Per Volgere, Piegare, Indurre, od anche semplicemente Disporre, alcuno a far checchessia. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 2: La santità e la giustizia dell'uomo dinanzi a Dio, lo inchina ed induce a far bene a molti indegni per suo amore.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. appr.: La memoria de i buoni parenti gl'inchina a perdonare a i cattivi figliuoli.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. 55: Il quale lo vescovo venerabile pregò, come di prima avea fatto, per li predetti fanciulli, proferendogli ogni prezzo, ch'ei ne volesse. E non potendolo per alcun modo inchinare a rendergli, disse ec.
Definiz: § XIV. Pure per Indurre, Piegare, o con più grave senso Forzare, a far cosa, o verso cosa, non degna, bassa, non buona, e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 146: Tullio dice: Laida cosa è, che molto si fa biasimare, lo inchinare la francheza de l'uomo alla servitù del diletto.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 127: Tu non mi potrai mai inchinare a fare sacrificj a' demonj.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 33: Nè cessò molte pratiche far poi, Per inchinarla ai desiderii suoi.
Definiz: § XV. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 74: Come t'avvicini A quella rocca sì ch'ella si scopra, Dàgli la morte; nè pietà t'inchini Che tu non metta il mio consiglio in opra.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 44: Sia quel che vuol, non potrà ad atto indegno Di Re inchinarmi mai timor nefando.
Definiz: § XVI. Inchinare, riferito a persona, vale anche Salutare inchinandosi, Fare atto di riverenza verso alcuno con l'abbassare il capo o curvar la persona. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 284: Le genti a piè lo inchinavano con grande reverenzia.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 51: Coloro che vogliono gli onori e gli stati maggiori, ed essere chiamati messeri e signori, e essere inchinati per la via, e tenere i primi luoghi ec.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 5: Appena ero ito un terzo miglio, Ch'io gli fui presso e vidi lui benigno, Ch'io lo 'nchinai colla man sovra 'l ciglio.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 7: Con atti mesti il gran collegio inchina, E si ripon nel luogo più di sotto.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 105: Forse ch'a questa festa non t'acchiappa Ogni cortigian maghero rifatto, Che per farsi inchinar s'inchina e frappa.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 38: Essa inchinollo riverente, e poi Vergognosetta non facea parola.
Esempio: Bald. Pros. 309: Avviene che i poveri, per conseguir l'utile che desiderano dai ricchi, gli amino con quello amore che io diceva, e di qui gli inchinino, gli onorino, gli sberrettino, e, poco men ch'io dissi, adorino.
Esempio: Chiabr. Amed. 10, 7: Si stava, di gran mal quasi indivina, Quando il rio mostro da vicin l'inchina.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 218: Non pretender già ella, che i cardinali studiosamente l'aspettassero quivi per inchinarla, ma nemmeno intendere perchè ec.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 18, 59: Quand'ecco incontro a lui se n'esce fuora.... La Buffona, che in man la carta avea Che al conte presentata esser dovea. Questa inchinollo, ec.
Esempio: Fag. Comm. 1, 383: Signora Aspasia, eccomi ad inchinarvi, ed a ricevere i vostri riveriti comandi.
Esempio: Pindem. Poes. 459: Troverai certo in qualche stanza Elisa, Cui solevi inchinar sul verde suolo Della sua Tempe e tra le lucid'acque.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 440: E quando questo arrivò frettoloso, in aria di chieder perdono, l'inchinò e lo fece passare avanti, con un atto cortese e umile.
Definiz: § XVII. E semplicemente per Ossequiare, Riverire, sia a voce, sia per iscritto. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 302: Se monsignor Commendone capitasse al Concilio prima che a Roma, si degni inchinarlo per mia parte.
Esempio: E Car. Lett. fam. 2, 12: Tra i quali (servitori) io, come minimo, con ogni riverenza inchinandola, umilissimamente le bacio le mani.
Esempio: Tass. Lett. 3, 40: Vostra Signoria baci le mani da mia parte al signor ambasciatore, ed inchini l'eccellentissimo signor don Cesare in mio nome.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. Ded.: Con che profondamente inchinandola, resto ec.
Definiz: § XVIII. E figuratam., per Riverire, Avere in riverenza, od anche Fare con l'animo atto di riverenza verso alcuno. –
Esempio: Rim. Ant. V. 1, 58: Così v'adoro, come servo, e 'nchino.
Esempio: Petr. Rim. 1, 276: Tal la mi trovo (la nobil pianta) al petto, ove ch'i' sia: Felice incarco; e con preghiere oneste L'adoro e 'nchino, come cosa santa.
Esempio: Bemb. Rim. 87: E se qual alma quel bel viso ammanta Ancor sapessi, e quanto alti desiri, L'inchineresti come cosa santa.
Esempio: Grazz. Rim. 74: O dotto e chiaro Alfesibeo, o voi A cui le Muse danno il primo onore, Cantate il nuovo Adone, al quale Amore Le grazie ha dato, e 'l ciel tutti i don suoi. Basta inchinarli, ed è pur troppo a noi, Ch'abbagliati restiam nel suo splendore.
Esempio: Rinucc. O. Dafn. 1: Ah riconosco io ben l'alta regina, Gloria e splendor de' Lotaringi regi, Il cui nome immortal, gli alteri fregi, Celebra 'l mondo e 'l nobil Arno inchina.
Esempio: Manfred. Rim. 74: E più per voi, Signor, fia che si nome Pistoia vostra, cui d'ornar vi piacque, Talchè ogni altra città l'inchini e ceda, Che per la piaga antica, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 21: Io ti saluto e inchino, o di Natura Custode, e ad occhio uman visibil dio.
Esempio: Leopard. Poes. 138: Or questa (la donna) egli (l'amante) non già, ma quella (l'amorosa idea), ancora Nei corporali amplessi inchina ed ama.
Definiz: § XIX. Pur figuratam. e poeticam., per Rispettare, Osservare, Obbedire. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 141: Diligente cura Misen li saggi in dar di ciò dottrina; Ma poca gente la segue, od inchina.
Definiz: § XX. Neutr. pass. inchinarsi Volgersi in giù, con la persona, Abbassarsi, Chinarsi. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 137: Nè tante volte ti vedrò giammai, Ch'i' non m'inchini a ricercar dell'orme, Che 'l bel piè fece in quel cortese giro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 117: Fin sul collo al destrier Ruggier s'inchina, Nè, quando vuolsi rilevar, si puote; Perchè gli sopraggiunge la ruina Del figlio d'Ulïen, che lo percuote.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 19: S'inchina, e i dolci baci ella sovente Liba or dagli occhi, e dalle labbra or sugge.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 16: Non cade il tronco busto, anzi s'inchina, E la recisa testa in mano piglia.
Definiz: § XXI. E detto di cosa, per Piegare verso una data parte, in atto di cadere. –
Esempio: Car. Eneid. 9, 840: E da quel peso, Da quel lato in un subito la torre Quasi spinta inchinossi, aprissi e cadde.
Definiz: § XXII. E detto di altura, per Andar gradatamente abbassandosi, Discendere, verso il piano. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 50: E da la parte onde s'inchina il colle Più verso il mar, esce bagnato e molle.
Definiz: XXIII. E per Curvar la persona in atto di ossequio, di riverenza, di saluto, di adorazione; ed anche Genuflettersi. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 282: Gli ambasciatori lietamente s'inchinavano verso lui, e l'appellavano Dittatore.
Esempio: Tav. Rit. 108: Allora Tristano lo prende lo stendardo, e portalo per tutta la prateria, ed essendo davanti la reina Isotta, sì gli s'inchina davanti, e pongliele in mano.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1140: Allor vinto si diede il padre mio, E tosto a l'aura uscendo, al santo segno De la stella inchinossi.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 60: Qui tacque: e 'l Duce de' guerrieri alati S'inchinò riverente al divin piede.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 2: A lui, ch'umil gli s'inchinò, le braccia Stese al collo Goffredo.
Esempio: Monet. Poes. 42: E dando maggior voce e maggior fiato, Fece inchinare il popol radunato.
Esempio: Martin. T. V. 1, 162: Si alzò Abramo, e s'inchinò al popolo della terra, vale a dire a' figliuoli di Heth.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 91: Ed ai non tondi par che voglia dire, Che colui che dagl'infimi gradini Pretende far dei salti per salire, Convien che si scappelli e che s'inchini.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 323: Non vorrei che mi tenesser d'occhio Se non m'inchino al Duca, all'Eccellenza, E se alla messa non istò in ginocchio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 142: Dirà il signor curato, che son venuto tardi, disse Tonio, inchinandosi, come pure fece, ma più goffamente, Gervaso.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 395: Ebbene? Disse, fermandosi lì. Tutto a un puntino, rispose, inchinandosi, il Nibbio.
Definiz: § XXIV. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 42: Mentre sola e sicura si riposa (la rosa), Nè gregge, nè pastor se le avvicina: L'aura soave e l'alba rugiadosa, L'acqua, la terra al suo favor s'inchina.
Definiz: § XXV. E semplicemente per Ossequiare, Riverire, sia a voce, sia per iscritto. –
Esempio: Bemb. Lett. 1, 2: L'uno e l'altro di loro baciano il santissimo piè di vostra Beatitudine, ed umilmente se le inchinano e inginocchiano.
Esempio: E Bemb. Lett. appr.: Dopo Dio umilemente con questa penna a vostra Santità inchinandomi, con Lei mi rallegro di questa sua felicità.
Definiz: § XXVI. Pur figuratam., vale Piegarsi, Cedere, Sottomettersi. –
Esempio: Esop. Fav. M. 113: Spiritualmente possiamo intendere per lo lupo la ragionevole cognoscenza dell'anima, la quale accusa il corpo alla conscienza delle virtù; e per lo scimio giudice intendere chi s'inchina alla voluntà del corpo, e ammette le sue deboli ragioni.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 458: Se vorranno da voi pareri o consiglio, voi sarete in casa; ed è meglio che s'inchinino a voi, che voi a loro.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 55: Or se Rinaldo a vïolar l'editto E della disciplina il sacro onore Costretto fu, come alcun dice, ai nostri Giudizj venga ad inchinarsi, e 'l mostri.
Esempio: Leopard. Poes. 52: A senno vostro il saggio E il forte adopra e pensa; e quanto il giorno Col divo carro accerchia, a voi s'inchina.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 231: Renzo rimase stupefatto e edificato della buona maniera de' cittadini verso la gente di campagna; e non sapeva ch'era un giorno fuor dell'ordinario, un giorno in cui le cappe s'inchinavano ai farsetti (qui in locuz. figur.).
Esempio: E Manz. Poes. 130: In te del cielo Io la vendetta adoro, e innanzi a cui Dio m'inchinò, m'inchino.
Definiz: XXVII. E per Riconoscersi inferiore, Rimanere al di sotto: detto anche di cose. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 59: Quel che più fa che lor si inchina e cede Ogn'altra gemma, è che mirando in esse, L'uom sin in mezzo all'anima si vede.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 32, 38: Perchè non fai che, fra tue illustri e dive Virtù, si dica ancor ch'abbi fermezza? Si dica ch'abbi invïolabil fede? A chi ogn'altra virtù s'inchina e cede.
Definiz: § XXVIII. Pure per Cedere, Accondiscendere, Indursi, a far checchessia; Acconsentire ad altrui preghiere, istanze, desiderj, e simili. –
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 86: Allora usando Ruffino molte parole, e promettendo di fare inchinare Ambruogio, lo Imperadore li comandò che andasse tosto.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 80 t.: Spesse volte.... e' buoni rettori, essendo alcuna volta scrollati dalla confusione de' popoli suggetti, per solo amore s'inchinano a condiscendere alla dispensazione de' sudditi loro.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 122: La quale [vita], se a' miei prieghi l'altiero vostro animo non s'inchina, senza alcun fallo verrà meno, e morrommi.
Esempio: Poliz. Rim. C. 108: I' son contento che a sì dolce plettro S'inchini la potenzia del mio scettro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 139: E tanti modi a persuaderlo adatta, Sempre offerendo in merito il palagio, Che fe inchinarlo al suo voler malvagio.
Esempio: Leopard. Poes. 135: Non tardar più, t'inchina A' disusati preghi.
Definiz: § XXIX. E per Disporsi di buon grado a fare checchessia, Esser facile, pronto, corrivo, a farlo. –
Esempio: Senec. Declam. 107: Di subito che tu sentisti che io era morto, presto lo credesti; e quello che l'uomo desidera, tosto s'inchina a crederlo.
Definiz: § XXX. E per Volgersi con l'animo, Rivolgere il proprio affetto, l'amore, verso alcuno: e propriamente verso persona inferiore, o verso chi non si dovrebbe. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 505: Mai non desiderano [le femmine] d'abbracciarsi con alcuno che sia migliore del marito loro, oppure suo pari, imperciocchè quasi sempre s'inchinano a' più vili.
Esempio: Car. Eneid. 4, 27: Se d'ognuno Schiva non fossi, solamente a lui Forse m'inchinerei.
Definiz: § XXXI. E per Volgersi benignamente, amorevolmente, verso alcuno, a fine di aiutarlo, proteggerlo, e simili. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 194: E per condiscendimento s'inchinava al prossimo, che quando 'l vedea tribolato, sì era egli tribulato con lui insieme, e sempre s'ingegnava d'aiutarlo e consigliarlo in tutto ciò che potea.
Esempio: Panzier. Tratt. 16: T'inchinasti alla mia solitudine, per me a questa compagnia menare.
Definiz: § XXXII. Poeticam., per Piegare, Volgere il cammino, il corso, e simili, verso un luogo, discendendo. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 49: Una colomba per l'aeree strade Vista è passar.... E già la messaggiera peregrina Dall'alte nubi alla città s'inchina; Quando di non so donde esce un falcone, ec.
Definiz: § XXXIII. Pur poeticam. e figuratam., detto del sole o del giorno, per Volgere verso occidente, verso il tramonto. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 278: Già s'inchinava il sole al vespero, quando Ettore.... entròe nella cittade.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 77: La donna, prima che quel dì s'inchine, Brama di dare alla battaglia fine.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 136: Poi prendiamo il cammin, che 'l dì s'inchina.
Definiz: § XXXIV. Neutr. Piegare la persona, o parte di essa e specialmente il capo, in basso, in giù; Abbassarsi, Inchinarsi. Ma non è oggi d'uso comune. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Vinto dal sonno, in su l'erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo.
Esempio: Ovid. Pist. 183: E dico alla mia balia: Or pensi tu che Leandro sia ancora uscito fuori della sua casa?... Ella allora inchinando, mi disse quasi: Sì. Allora la incominciai a baciare. Certo li nostri baci pregiava molto poco; imperocchè 'l subito sonno aveva cominciato a muovere il suo vecchio capo.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 192: Non lo vidi mai.... giacere in matta, nè pure distendere li piedi e dormire ad agio, ma tutta notte sedeva e tesseva sue sportelle di fronde di palme; e così sedendo, inchinava e dormiva un poco.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 243: L'uomo per timore suole abbassare il capo, e inchinare, quando entra per una porta bassa.
Esempio: Vill. G. 82: Della quale offerta e perdonanza Iddio mostrò nella sua imagine aperto miracolo, chè veggente tutta la compagnia del detto Giovanni, l'imagine del crucifisso visibilmente inchinò al detto Giovanni.
Esempio: Baldin. Scherz. scen. 2, 4: O Brilla, i' aveo un po' po' inchinato. B. Inchinato eh? O se si dava il caso che tu t'addormentassi, tu non ti rizzavi mai più.
Definiz: § XXXV. E detto di membro o parte della persona. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 151: Non mi do a sonno, ma talora mi vince; e gli occhi di vegghiare faticati, poichè inchinano, mantegno nell'opera.
Definiz: § XXXVI. E per Fare atto di riverenza, di ossequio, verso alcuno, ed anche di adorazione, col curvar la persona, od anche col genuflettersi. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Ben m'accorsi ch'egli era del ciel messo, E volsimi al maestro: e quei fe' segno, Ch'io stessi cheto, ed inchinassi ad esso.
Esempio: Liv. Dec. 1, 32: Essendo io sgomentato per la grande paura, io mi fermai ed inchinai a lui con grande reverenza.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 126: Quando sono tutti assettati, ciascuno nel suo luogo, allotta si leva un grande parlato (prelato), e dice ad alta boce: Inchinate e adorate.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 200: Sacrificavano al diavolo un capo di capra, e poi correvano d'intorno, dicendo certe loro parole sacrileghe; e così lo consecrarono al diavolo, e adoravanlo, e inchinandogli, e facendogli riverenza.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 241: E poi, inchinando l'uno all'altro, presono commiato.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 61: E con doni di divote salutazioni gli ricieve, e inchina all'Abate con umile riverenza.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 263: Ch'io stesse cheto ed inchinassi ad esso; cioè facessile reverenza.
Esempio: Car. Eneid. 8, 459: A te, vera di Giove inclita prole, Umilmente inchiniamo.
Definiz: § XXXVII. E figuratam. –
Esempio: Leopard. Poes. 116: Chi rimembrar vi può senza sospiri, O primo entrar di giovinezza, o giorni.... inenarrabili, allor quando Al rapito mortal.... a gara intorno Ogni cosa sorride...; e quasi.... il mondo.... festeggia il novo Suo venir nella vita, ed inchinando Mostra che per signor l'accolga e chiami?
Esempio: Mart. V. Rim. 30: Tal, ch'ogni riva altera e pellegrina Al nome vostro riverente inchina.
Definiz: § XXXVIII. E semplicemente per Fare atto di saluto ossequioso, sia a voce sia in iscritto. –
Esempio: Castell. Scritt. Mot. Acq. 1, 180: Finisco con supplicare l'Eccellenza Vostra, che inchini umilmente in mio nome al serenissimo Principe.
Definiz: § XXXIX. E per Piegare in giù, Calare, Discendere; in senso figurato. –
Esempio: Leopard. Paralip. 4, 15: Fuor nel prossimo [secolo] a questo, ove.... portò ciascuna Facoltà nostra a quelle cime il passo Onde tosto inchinar l'è forza al basso.
Definiz: § XL. E per Piegare indietro, Ritrarsi, Cedere. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 6, 5: Or preme e incalza, or torna indietro il piede Questa ordinanza e quella; e dove inchina Una schiera, talor l'altra succede, E ripara in altrui la sua ruina.
Definiz: § XLI. E per Declinare, Decadere. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 40: Nè l'Alemagna starà alla fiera e crudel sentenza che egli ha dato contro di lei; ma.... accozzerà lo sdegno colla fierezza, e vedendo che l'Imperadore abbassi ed inchini, si raccorrà ad urtarlo e ad opprimerlo ella ancora dal suo lato.
Definiz: § XLII. Figuratam., detto di altura, per Abbassarsi gradatamente, Discendere verso il piano. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 63: E d'in sul colle alla città sovrasta Raimondo ancor con la sua torre armata. La sua Camillo a quel lato avvicina, Che dal Borea all'occaso alquanto inchina.
Definiz: § XLIII. Pur figuratam., detto di giorno, notte, ora, astri, e simili, per Discendere, Procedere verso il suo termine, o verso un dato termine. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 62: Nella stagion che 'l ciel rapido inchina Verso Occidente, e che 'l dì nostro vola A gente che di là forse l'aspetta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 36: Ma perchè molto era inchinata l'ora, Differir la battaglia ne l'aurora.
Definiz: § XLIV. Pure in senso figurato, detto di persona, per Discendere, Abbassarsi, Adattarsi, a far checchessia. –
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 185: Volle invitarlo alla sprezzata amicizia; e dimenticando la gravissima offesa, inchinò a richiamarlo dal gastigo al premio, dall'esilio alla patria, e dall'abbiezione alla gloria.
Definiz: § XLV. E per Esser disposto verso alcuna persona, cosa, qualità, sentimento; Propendere, Inclinare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 53: L'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, Per dubbio di Ruggiero, ai circostanti, Nel cui favor si conoscea lo affetto Dei più inchinar, se non di tutti quanti.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 1: Natura inchina al male; e viene a farsi L'abito poi difficile a mutarsi.