Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ASTRATTO.
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ASTRATTO.
Definiz: Partic. pass. di Astrarre.
Lat. abstractus. –
Esempio: Dant. Conv. 391: Alla nobile anima.... essendo a Dio renduta, e astrattasi dalle mondane cose e cogitazioni, veder le pare ec.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Separato, Segregato per via d'astrazione. –
Esempio: Castigl. Corteg. 294: Bisogna che 'l cortegiano con l'aiuto della ragione, revochi in tutto il desiderio dal corpo alla bellezza sola, e quanto più può la contempli in se stessa semplice e pura, e dentro nella immaginazione la formi astratta da ogni materia.
Esempio: Menz. Poes. 2, 13: E non trascende Alle astratte da' sensi eccelse idee, Di cui con grandi e specïose voci L'accademia favella.
Definiz: § II. E nel senso di Formato per astrazione. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 9: Questa è una certa novella, Una materia astratta, una minestra, Che nolla può capire ogni scodella.
Esempio: Segner. Mann. genn. 25, 2: Dell'altrui ne ha malamente una specie astratta.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 22: Conciossiacosachè fossero eglino di parere l'umido e 'l secco.... non essere, conforme vuole [Aristotile], pure virtù e nude ed astratte proprietà delle corporee materie.
Esempio: Paolett. Op. agr. 1, 38: Delle astratte e speculative scienze quelle sole [Socrate] apprezzava, le quali alcun vantaggio e benefizio arrecar possano all'umanità.
Definiz: § III. E per Alienato dai sensi, Fisso intensamente nella contemplazione di una cosa, in modo da non por mente ad altro. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 106: Entrando ad orare e fare lo suo officio, stava tutto vagabondo e astratto.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 95: Per ciò che Guido alcuna volta speculando, molto astratto dagli uomini diveniva.
Esempio: Panzier. Cant. sp. 3: Astratto alienato Vadomi trasformando.
Esempio: Bern. Orl. 13, 59: Da maraviglia e da dolcezza astratta, Stava la donna innanzi al cavaliero.
Esempio: Cas. Pros. 2, 22: Non istà bene d'esser maninconoso nè astratto là dove tu dimori.
Definiz: § IV. E per Fantastico, Stravagante; detto tanto di persona, quanto dei suoi modi. –
Esempio: Stor. Aiolf. 280: Ma e' conviensi piegare un poco a lui, e non voler tenere gli astratti modi, che voi avete tenuti pel passato.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 1: La natura.... oltre all'avergli fatti astratti e fantastichi [gli artefici], era stata cagione che ec.
Esempio: Grazz. Pros. 5: Ne doveranno porgere [le novelle] pur una volta con qualche utilità non poco piacere e contento, sendo tra noi delle persone ingegnose, sofistiche, astratte e capricciose.
Definiz: § V. Astratto, in forza di Sost., vale Ciò che è astratto, Astrazione, Astrattezza. –
Esempio: Torric. Lez. 25: La forza poi e gl'impeti sono astratti tanto sottili, son quintessenze tanto spiritose, che in altre ampolle non si posson racchiudere fuor che nell'intima corpulenza dei solidi naturali.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 6, 5: Non è nuovo, anzi usato nelle scritture, che talor l'astratto significhi il suo concreto.
Definiz: § VI. All'astratta, posto avverbialm., vale A modo d'astratto, Con astrattaggine. –
Esempio: Nell. Iac. Astratt. 3, 10: Costui è nella rete, partiamo all'astratta.
Definiz: § VII. In astratto, posto avverbialm., vale Per via d'astrazione, Astrattamente. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 21: Ora si risponde al terzo, che la parola [del Re] non rappresenta il re Pietro, nè altra persona particulare, ma il re in astratto e in genere, e insomma chi è re.
Esempio: Cavalier. Specch. ust. 41: Non rincresca al lettore l'intender prima queste cose così in astratto, e cerchi d'apprenderle, che sentirà poi maggior gusto quando le vedrà applicate.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 70: Quella parola, cavallo, non è segno del cavallo, ma di quella immagine intenzionale che si considera in astratto per rammemorarci il cavallo.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 188: Altro è parlar degli ordini in astratto, ed altro è parlar d'edifizj.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 133: Le speculazioni filosofiche, che son vere in astratto, allettavano gli animi.
Definiz: § VIII. Essere in astratto o Stare in astratto, vale Essere tutto assorto coll'animo in qualche pensiero. –
Esempio: Car. Eneid. 7, 370: Al dir d'Ilioneo stava Latino Fisso col volto a terra, immoto e saldo Come in astratto.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 173: Ella stia come in astratto, per interpretarle [le visioni].
Definiz: § IX. Far l'astratto, diciamo di Chi a bella posta, o per qualche suo secondo fine, fa le viste di non sentire nè vedere.