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1) Dizion. 5° Ed. .
MIGLIORARE e MEGLIORARE.
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MIGLIORARE e MEGLIORARE.
Definiz: Att. Rendere checchessia migliore. Farlo più rispondente al fine suo, Farlo più perfetto, riferito anche a cose astratte o morali.
Dal basso lat. meliorare. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 75: Alcune fiate prendono (i grandi uccelli rapaci) mal vizio, ma nella muda lo lasciano, e megliorano le penne.
Esempio: Dant. Conv. 225: Non pure a migliorare lo bene è fatta (tale beltà), ma eziandio a fare della mala cosa buona cosa.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 121: E li moderni, come più sottili, Che 'l cominciato dovrien migliorare, Nol sanno interpretare.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 15: Ed io soglio talvolta motteggiando lodare gli antichi di cortesia, che non volessero però tutte le glorie per loro,... lasciando luogo a noi di questo onore di avere molte e molte cose delle loro migliorate, e come si è veramente fatto, ridotte all'ultima perfezione.
Esempio: Soder. Op. 1, 555: I [vini] dolci sono più degli altri amabili, ed aggradevoli, e questi s'addicono più a migliorare, dar sapore, ec.
Esempio: Giobert. Apol. 15: Ma come variabile che è (l'opinione), e mista d'inesatto se non di falso, dee sempre migliorarsi, nè vuol mai essere confusa col dogma.
Definiz: § I. E con un compimento retto dalla particella Di, indicante ciò in cui consiste il miglioramento. –
Esempio: Lucan. volg. R. 38 t.: E lo suo senno migliorò molto la città di buone leggi e di buoni e di belli costumi.
Definiz: § II. Riferito a persona e sue facoltà, costumi, e simili, vale Rendere più buono, savio, virtuoso, e simili. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 56: Non è cosa.... più da cherere, che bisognevile angostia, ove s'acquista: che se (l'uomo) non vale, a valere lo permove; e se 'l vale, el permove, e 'l megliora.
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 257: Haimi molto migliorato e rallevato dalla mia malizia, in ciò che m'hai apertamente mostrato, che le tribulazioni e le angoscio del mondo sono i gastigamenti di Dio.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 38: Dunque con coloro usa che ti meglioreranno, e coloro ricevi in tua usanza li quali tu puoi megliorare, sappiendo che niuna cosa veste più gli animi d'onestade..., che l'usanza delli buoni uomini.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 104: La dottrina, accompagnata co' cervelli deboli, o non li megliora o li guasta.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 2: La qual educazione non depende se non dallo stesso libero arbitrio dell'uomo, e mediante questa crederemo potersi megliorare e peggiorare le naturali inclinazioni che ne danno i cieli.
Esempio: E Nard. Vit. Giacom. 5: Non bisogna per tanto dubitare che la educazione e la disciplina, quando buona fusse, modificherebbe e rettificherebbe le triste, e molto aiuterebbe e migliorerebbe le buone inclinazioni.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 122: Se i vostri figliuoli, come voi dite, son sì cattivi, non solo non gli migliorerete col maledirli, ma gli renderete sempre peggiori.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 260: L'opinione mutata in meglio aveva anche migliorato il costume.
Definiz: § III. Riferito a condizione, stato, e simili, vale Render più comodo, sicuro, prospero, agiato, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 48: Sentendo nella Marca d'Ancona esser per legato del Papa venuto un cardinale che molto suo signore era, si dispose a volersene andare a lui, credendone la sua condizion migliorare.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 191: Deliberato per tanto Giove di migliorare, poichè parea che si richiedesse, lo stato umano,... intendeva che ec.
Esempio: Lambr. Elog. 133: Intendendo sempre di migliorare le sorti dei contadini, sperò giungere a ciò, rendendoli, almeno per un tempo, giornalieri di terreni coltivati a sua mano.
Definiz: § IV. E per Far meglio, Eseguire in miglior modo, checchessia; riferito più specialmente a lavori intellettuali, opere d'arte, e simili. –
Esempio: Vill. F. 172: Feciono in santa Reparata fare una cappella..., con intenzione di migliorarla, perchè, vegnendo la chiesa a sua perfezione, stare non può quivi dove è.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 30: Egli è condotto di forza e d'una vaghezza tanto leggiadra, che io non penso che e' si possa far meglio; veden dosi nel viso della Nostra Donna una divinità e nell'attitudine una modestia, che non è possibile migliorarla.
Esempio: Tass. Lett. 1, 192: Onde pon fine a i cominciati carmi. La connessione v'è, ma se par lontana, migliorisi.
Esempio: Dat. Lett. 113: La felicità del nostro autore ne' componimenti poetici ei assicura che il volgarizzamento sarebbe, anzi che no, migliorato.
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 140: Alcune macchine espugnatorie degli antichi furono ne' secoli posteriori accresciute e migliorate.
Definiz: § V. Pur riferito ad opere d'arte o lavori intellettuali, per Rendere più bello, Perfezionare. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 168: Credo bene che Protogene volendo dare un buonissimo corpo di colori a quest'opera, nell'abbozzarla e nel finirla la ripassasse, e sopra vi tornasse sino a quattro volte, sempre migliorandola e più morbida riducendola.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 7: Scrittore così puntuale nelle notizie e cosi ameno e aggradevole nello stile..., che sarebbe gran temerità di chi si mettesse in testa di megliorarlo (qui figuratam.).
Definiz: § VI. E per Rendere più piacevole o grazioso, più conveniente o decoroso; riferito figuratam. anche ad atti. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 170: Tu mi hai fatto strolagare un grandissimo pezzo la ragione, per la quale, dacchè tu sei a Castello, mi hai migliorato il trattamento, dandomi del signore in cima e del voi nel corpo della lettera; e finalmente ho creduto che, accortoti, benchè tardi, del tuo dovere, e della differenza che è tra te e me,... tu abbi voluto ravvederti.
Definiz: § VII. E per Mettere in migliore stato, Restituire a miglior condizione; riferito così a edifizj o costruzioni, come a terreni. –
Esempio: Dat. Gor. Stor. 141: Ufficiali della Torre hanno a mantenere e migliorare ponti e mura della città e contado, fare racconciare i lastrichi delle vie, quando sono guasti, e provvedere a tetti, e sporti e ruine.
Esempio: Vin. Disc. Am. 66: Soggiungo che in tanto io proporrei l'alzamento predetto, in quanto io farei capitale che con quel fior della terra che passa pel Valdarno di sopra, si andasse da ambe le parti molto bene ricolmando, alzando e migliorando quella gran pianura fra Levane e l'Incisa, la quale ec.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 120: Io risarcirei e migliorerei le case che vi sono, rifabbricherei le rovinate, ec.
Definiz: § VIII. E per Fare avanzare, Far fiorire, e simili; riferito a scienze, arti, cultura, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 195: Si può e debbe verisimilmente pensare quei primi uomini.... aver dato origine a queste nobilissime arti (del disegno), e da picciol principio, a poco a poco migliorandole, condottele finalmente a perfezione?
Esempio: Don. Camp. Music. 45: In questa parte (della melodia) si può senza dubbio migliorare e perfezionare la musica incredibilmente, col rimettere in uso i generi e modi per molti secoli addietro smarriti, con aiuto massime di queste nostre viole, le quali ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 30: Sempre più migliorare ed accrescere ed adornare il nostro dolce idioma, ch'è di tutti gl'italici il fiore e la cima.
Definiz: § IX. Riferito a Quantità determinata di denari, si disse per Risparmiare, Guadagnare, in vantaggio proprio o di altri. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 53: Noi il riavrem (un farsetto) per trentacinque soldi, ricogliendol teste; che indugiandosi pure da qui a domane, non ne vorrà meno di trentotto, come egli me ne prestò, e fammene questo piacere, perchè io gli misi a suo senno. Deh perchè non ci miglioriam noi questi tre soldi?
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 213: Dipoi riscossero i crediti che avevano in sul monte de' cittadini, per denari prestati al popolo in diversi tempi: e ridussonli a minor somma, con fare che, dove si rendeva uno intero, si dovesse rendere due quinti, migliorando in questo modo sessanta per cento, e mettendo questo secondo danno nei privati.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 384: Non mi pare, per megliorare dugento o trecento ducati al Papa in questi marmi, perderci tanto tempo.
Definiz: § X. Neutr. pass. Migliorarsi Avvantaggiarsi, Migliorar condizione. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 100: Non vo' dir ch'ama Quel che brama Servir l'amico sol per migliorarsi.
Esempio: Alam. L. Gir. 22, 105: Convien dell'orator bene informarsi S'amore, odio o timor, han sede in lui, O speranza o desir di migliorarsi.
Definiz: § XI. Detto di cose, vale Venire in migliore stato, Crescere in prosperità. –
Esempio: Lam. Ant. tosc. 1, 126: Benchè il Re Agilulfo per opera della sua moglie Teodelinda abiurasse finalmente l'arrianismo, pure non pare che così presto si megliorassero le cose di Firenze.
Definiz: § XII. Neutr. Farsi o Divenir migliore, meno cattivo, più buono; ed altresì più valente, detto di persona, o di sua qualità e facoltà. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 214: Non ha pensamento Di neun ben che sia; Ma tanto si disvia Che non sa migliorare, Nè già ben cominciare.
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 216: Vostro desio sia valor portando, E sempre migliorando Infine a fine orrato.
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 2: Il buono uomo sempre megliora, e ogni bene che fa, quantunque sia minimo, si è un grado, uno iscaglione, che sempre sale.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 42: Poca volontà abbiamo di megliorare, e molto maggior cura abbiamo del corpo e delle cose temporali e corporali, che dell'anima e delle cose spirituali.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 143: Stùdiati di megliorare e di fare onore alla grazia di Dio.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 208: Certe persone, udendo lodare ed approvare dalle genti le buone opere ch'e' fanno, sì ne megliorano.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 118: Per ancora non ho preso partito nè diliberato nulla della Cateruccia, che poi ei venne quella ischiavetta da Barzalona è migliorata, e sta assai in pace.
Esempio: Car. Lett. var. 8: Il Pastorino si è portato da un uomo grande, ed ha migliorato assai; ma io non me ne soddisfaccio interamente.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 104: E potè in lui talmente la voglia di farsi eccellente in tale arte, che, ancora che ei fosse di età di cinquant'anni, migliorò di cosa in cosa, di modo che mostrò non meno conoscere ed intendere il bello, che ec.
Definiz: § XIII. E figuratam. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 105: Non ammetto già.... che con facilità il governo vostro migliorerà da quello che è di presente, e si limerà alla giornata, e riducerà in termini che saranno laudabili e ragionevoli.
Definiz: § XIV. Detto di persona malata, vale Avere diminuzione progressiva di male, Avanzare nella guarigione, Ricuperar le forze, e simili; usato anche con un compimento retto dalla particella Di, indicante la malattia della quale si migliora. –
Esempio: Libr. Mascalc. F. R. 105: Il donzello cominciò a migliorare per la cura d'Ipocrate.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 259: È il vero che da nona in qua ella è maravigliosamente migliorata.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 328: Ècci speranza che in questo rinfrescare dell'aria ella migliorrà.
Esempio: Poliz. Pros. 51: A madonna Lucrezia e Clarice pare il fanciullo vada migliorando assai, benchè non possi poppare, mangia pur bene la minestrina.
Esempio: Bern. Orl. 49, 10: Ma pure essendo migliorata alquanto, Parti da lei, benchè gli fusse grave.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 501: È ver che il re sia migliorato? B. I' dico Guarito.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 222: Mi dispiace che mona Ginevera non megliori: pur bisogna star contenta al beneplacito del Signore.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 230: Per grazia di Dio e della gloriosa Vergine santissima, vo migliorando della vista.
Esempio: Tass. Lett. 2, 103: Se madama Leonora migliorerà.... Vostra Paternità molto reverenda le baci umilissimamente le mani in mio nome.
Definiz: § XV. E detto della malattia stessa, vale Scemare d'intensità, Mitigarsi, e simili. –
Esempio: Rucell. L. Cical. III, 1, 243: Quanto megliorerebbono le febbri, se dal fido consigliere di uno specchio riconoscendosi scolorite le carni, si ricorresse tosto ad un mese di cura?
Definiz: § XVI. Detto di condizione, stato, andamento di cose, e simili, vale Divenire più propizio, utile, favorevole, e simili. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 48: Poi che.... Gostantino L'aquila tolse dal mio proprio ospizio (parla Roma), Cotale è stato, lassa! el mio destino, Che pur di male in peggio andata sono, Nè par per migliorare el mio camino (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 1: Nè m'immagino Che modo tu hai pensato. P. Gliè bellissimo E, perchè voi sappiate, sempre megliora E ciò che da voi odo fa a proposito Al mio disegno.
Definiz: § XVII. Migliorare, vale altresì Acquistare miglior condizione o sorte, Avvantaggiarsi, e simili. –
Esempio: Morell. G. Ricord. 109: A dì 23 d'aprile.... ci furono 2 cavallari con nuove della pace.... Non se ne rallegrò se non e' poveri; e' danari del Comune non migliororono nulla (qui figuratam.).
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 255: Non si sa pertanto se muoveranno domani, ma si sa questo, che gli stanno quivi con una grandissima difficultà, e tanta che pare impossibile che vi stieno; e quello che gli dovrebbe più spaventare è che non possono mutare alloggiamento, che migliorino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 6: Sin qui m'ha il creder mio giovato, e giova: Che poss'io megliorar per farne prova?
Definiz: § XVIII. E con un compimento retto dalle particelle Di o In; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 74: Cresce in tempestate, e megliora in longità d'amico.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 62: Dirimpetto a questa è un'altra facciata minore, che di bellezza e di copia non potria migliorare.
Definiz: § XIX. E per Avere, o Trovare, cosa, o persona, migliore di quella della quale si parla o alla quale si allude. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Parevati ella però si mal maritata a darla a Gualtieri, che è giovane di buon parentado e di buona facultà? bisognerà dipignertene uno, se questo non ti contenta, che non credo tu sii per migliorare. Cerca pure.
Definiz: § XX. Si usò per Far meglio. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 248: Della quale storia ne abbiamo di propria mano di Filippo nel nostro Libro de' disegni, il proprio, con alcuni altri del medesimo, fatti con tanta pratica, che non si può migliorare.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 2: Mentre non si contentando alcuni dell'opinioni de' passati vanno cercando di variare e per nuove vie trovar meglio..., la prima cosa viene agevolmente fatta, che è il variare, ma come riesca la seconda, del migliorare, lo giudicherà il consenso del popolo ec. (qui assolutam.).
Definiz: § XXI. Migliorar nel peggio, trovasi detto scherzevolmente per Peggiorare. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 201: Quanto più sèguito in leggere queste loro risposte, tanto mi pare che vadano migliorando nel peggio.