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LA
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Definiz: Avverb., che accenna a luogo distante tanto dalla persona che parla, quanto da quella che ascolta. In quel luogo, Colà; e si usa coi verbi di stato, come coi verbi di moto; ed il suo opposto è Qua.
Dal lat. illac. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Là ci traemmo; ed ivi eran persone Che si stavano all'ombra dietro al sasso.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Molto è licito là che qui non lece.
Esempio: Petr. Rim. 1, 50: Reverente a' piedi Le di' ch'io sarò là tosto ch'io possa.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 31: Ma leva omai gli occhi alle stelle, e guata Là splender quella come un sol lucente.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 61: Chi non gela, e non suda, e non s'estolle Dalle vie del piacer, là non perviene.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 27: Non tanto per soccorrere i Greci abitanti in Italia, quanto per fuggire i nimici che ha là, scorre vagabondo per l'Italia.
Esempio: Giust. Vers. 144: La sposa in fronzoli Sta là impalata, Rimessa all'ordine E ripiallata.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 29: Eh fatemi il servizio! S'impara più stando un'oretta là, Che dodici anni all'Università.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 315: A Liscate.... non si sapeva niente di Milano? Potrebb'essere benissimo che qualcheduno là sapesse qualche cosa.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 81: Voglio mettere la carità tua nell'ampissimo campo delle divizie e divine scritture, a ciò che quello che tu ti vedi mancare qui, tu ricerchi là sollicitamente.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 59: Credendosi non esser chiamato per luogotenente da Metello, ma dalla fortuna a bellissima e grandissima occasione di far gran cose, e per mano di lei quasi introdotto in nobil teatro, là spiegò ogni prova di valore.
Definiz: § II. Vale anche Verso un luogo, In direzione di esso. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 171: Italia fu chiamata per lo nome d'uno loro duca, nome Italo; là era il nostro viaggio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 33: Parendoli la Sicilia campo più ampio da far gran cose per la vicinanza dell'Africa, là rivolto il pensiero, mandò subito Cinea a trattare.
Definiz: § III. Premesso ad un compimento di luogo, retto da qualche preposizione, ne denota la lontananza. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Là da Tagliacozzo Ove senz'arme vinse il vecchio Alardo.
Esempio: E Dant. Inf. 32: Non fece al corso suo sì grosso velo Di verno la Danoia in Austericch, Nè il Tanai là sotto il freddo cielo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 84: E che 'l notai là sopra l'acque salse, Tra la riva toscana e l'Elba e 'l Giglio.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 175: Una pietra è sì ardita Là per l'Indico mar, che da natura Tragge a se il ferro e 'l fura.
Esempio: Savonar. Pred. 4: Piglia verbi grazia el cedro, el quale là in quello suo luogo proprio fa frutti suavissimi.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 9: Tartarei Numi, di seder più degni Là sovra il sole, ond'è l'origin vostra, Che ec.
Definiz: § IV. Premettesi a locuzioni denotanti tempo in modo indeterminato. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 288: Là vèr l'aurora che sì dolce l'aura Al tempo nuovo suol muover i fiori.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 23: Pregolla che facesse intendere al giovene che la notte.... là sulle due ore se ne venisse all'uscio.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 214: La sua sementa (del panico) può essere là di febbraio, marzo e mezzo aprile; nè mai avanti l'invernata.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 45: Là nel sollione sono di tanto in tanto da periti visitati i ponti per mezzo de' notatori.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 97: Ma come il tino là di ottobre spilla Il villano,... Così ec.
Definiz: § V. Là, si premette spesso a Dove là dove, Donde là donde, Ove là ove, Onde là onde, e simili, anche senza necessità, e talora frapponendo qualche parola fra i due avverbj; ma è modo, più che altro, proprio della poesia. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Ivi è Romena, là dov'io falsai La lega suggellata dal Batista.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Là 've il vocabol suo diventa vano, Arriva' io.
Esempio: E Dant. Parad. 9: Si leva un colle, e non surge molt'alto, Là onde scese già una facella, Che ec.
Esempio: E Dant. Conv. 216: I suoi atti.... fanno Amore disvegliare e risentire là dovunque è della sua potenzia seminata per buona natura.
Esempio: Tav. Rit. 1, 260: E allora, cosίe stordito, dissegli: Dama, deh, per vostra cortesia, ditemi là dove io sono.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 154: Cominciò a fare la guerra,... e là ovunque andasse, le città e le ville guastava.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. 208: Metello là dovunque bisognava, pose gente a guardare e difendere.
Esempio: Petr. Rim. 1, 114: Già prima ebbe per voi l'entrata Amore Là onde ancor, come in suo albergo, vene.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 119: E tra gli altri che a ciò andavano, si partì un giovane.... della città di Laiazzo, là onde egli era e dove egli abitava.
Esempio: Bemb. Rim. 56: E se giamai verrà ch'i' giunga a riva Là 've 'l mio volo stendo.
Esempio: Car. Eneid. 1, 744: Ferità non regna Là 've umana miseria si compiagne.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 3: Sai che là corre il mondo, ove più versi Di sue dolcezze il lusinghier Parnaso.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 61: Vien poi da' campi lieti e fiammeggianti D'eterno dì, là donde tuona e piove.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 36: Stava un pesce in un chiaro fiumicello Là dove l'onda si ristagna e tace.
Esempio: Giord. Op. 1, 1: Il circolo si apre da due parti: l'una guarda la città, là dove più strade convengono; l'altra è ec.
Definiz: § VI. Figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Ancora un poco indietro ti rivolvi.... là dove di' che usura offende La divina bontade.
Esempio: E Dant. Purg. 22: Quand'io intesi là ove tu chiame.... Per che non reggi tu, o sacra fame Dell'oro, l'appetito de' mortali?
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 265: Là ove io ho detto che Piero e Andrea fossono de' discepoli suoi, non l'ho detto perch'io il sappia per fermo, ma pensomi che ec.
Definiz: § VII. Pur premesso a Dove là dove, che più comunemente scrivesi, in modo congiunto, Laddove, vale figuratam. Mentre, Mentre che, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 225: Sì che di morte Là dov'or m'assecura, allor mi sfide?
Esempio: Bocc. Decam. 1, 156: Si procaccino di riducere a nulla e di cacciare del mondo la cristiana religione, là dove essi fondamento e sostegno esser dovrebber di quella.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 11: E là dove gli altri cercavano di rappresentarlo con la porpora,... Pirro solo rassomigliava Alessandro ne' fatti d'armi.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 61: Cominciò di subito a far massa di soldati, arrolando contra la legge e l'uso ogni mendico e schiavo che gli venisse a mano: là dove i capitani innanzi a lui non ne accettaron mai alcuno cotale.
Definiz: § VIII. E pure premesso a Dove, o Ove là ove, trovasi per Quando, Allorchè, e simili. –
Esempio: S. Gir. Grad. 31: Là ove lo dritto uomo pecca, tutta la sua dirittura è dimenticata dinanzi da Dio; e là ove lo peccatore si converte e fa dirittura, tutti li suoi peccati gli sono perdonati.
Definiz: § IX. Si unisce pure ad altri avverbj di luogo, e anche di tempo, per meglio determinare e modificare il proprio significato; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Già le sue meschite Là entro certo nella valle cerno Vermiglie, come se di foco uscite Fossero.
Esempio: E Dant. Parad. 9: Tu vuoi saper chi è in questa lumiera, Che qui appresso me così scintilla;... Or sappi che là entro si tranquilla Raab ec.
Esempio: E Dant. Conv. 203: Se una pietra potesse cadere da questo nostro polo, ella cadrebbe là oltre nel mare Oceano.
Esempio: Vill. G. 860: La Reina pure rimase grossa d'infante di sei mesi, o là intorno.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 259: Giachetto.... comandò che se 'l prod'uomo ad alcun servigio là entro dimorar volesse, che egli vi fosse ricevuto.
Esempio: Gell. Err. 2, 2: Entrate più là dentro, dico.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 41: Così parlava: e già vedean là sotto Come la strage più e più s'ingrosse.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 18: Essendo portati là dentro tutti gli oggetti da' sensi;... certo è che non arrivano così ben disegnati e così giusti nell'immaginativa.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 148: L'uscio cede, si fa spiraglio;... vi mette l'orecchio, per sentire se qualcheduno.... brulica là dentro.
Definiz: § X. Là, dopo Ecco ecco là, Guarda guarda là, Vedi vedi là, e simili, vale a additare persona o cosa alquanto lontana. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Ma vedi là un'anima che a posta Sola soletta verso noi riguarda.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Guardate là come si batte il petto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 65: Ecco là pane, cacio, uva, prosciutto, Qui abbellir ti potrai, qui c'è di tutto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 308: Lì c'è un convento, ecco là una chiesa.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 339: Il signor Bortolo! Eccolo là.
Definiz: § XI. Posposto, a mo' di aggiunto, all'adiettivo dimostrativo Quello quello là, serve a distinguere con più forza ed evidenza una cosa, o persona, alquanto lontana da altre. Così per es. diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Chi è quella là? – Me lo ha detto quella persona là. – Dammi quel libro là.
Definiz: § XII. In corrispondenza di Qui o Qua, e talora di un altro Là, forma una locuzione che vale In più e diversi luoghi, In varie parti, In un luogo e in un altro, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Tal era io in quella turba spessa, Volgendo a loro e qua e là la faccia.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 98: Gli altri che vivi rimasi sono, chi qua e chi là, in diverse brigate, senza saper noi dove, vanno fuggendo quello che noi cerchiamo di fuggire.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 169: Senza star ferma, or qua or là si tramutava piagnendo.
Esempio: Bern. Orl. 54, 17: Là quell'insegna e là quella bandiera Getta per terra, e d'altro non si cura Che ec.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 295: Non lunge dalla città, or qua or là ponendosi,... d'assalir la terra non ebbero ardire.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 106: Là giacere un cavallo, e girne errante Un altro là senza rettor si mira.
Esempio: Panant. Paret. 68: Filinto se ne uscì fuor del capanno, E girando qua e là l'occhio e la testa, Questi uccelli, dicea, che diavol hanno?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 162: I passeggieri silenziosi.... guardavano.... il paese rischiarato dalla luna, e variato qua e là di grand'ombre.
Definiz: § XIII. Serve altresì a formare una locuzione, nella quale i due termini di luogo sono contrapposti fra loro; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 179: E però è da sapere che qui parla l'una delle parti e là parla l'altra; le quali diversamente litigano, secondochè di sopra è manifesto.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 29: E i difensor conforta e rassecura: E qui gente rinforza, e là provvede Di maggior copia d'arme, e 'l tutto cura.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 23: Là s'apre il giglio e qui spunta la rosa.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 73: Lussureggiar vi scorse a' rai del sole Qua viti e spighe, e là rose e viole.
Definiz: § XIV. Là, in corrispondenza di Qua, aggiunto a un medesimo nome, serve, parlando familiarmente, a denotare l'insistenza o la frequenza onde si ripete quel nome. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 100: Era una gran vergogna la mia.... il voler io a forza, a cagione del non aver fatta l'impresa, esser chiamato mai sempre innominato; l'Innominato Salvini qua, l'Innominato Salvini là.
Definiz: § XV. Là giù. –
V. Giù, § XXIV.
Definiz: § XVI. Là là, ripetuto, e usato più che altro in locuz. figur., vale Adagio adagio, Così così, Alla meglio, A comodo o piacere proprio, e simili. –
Esempio: Giust. Vers. 95: Ma scrivendo là là quando mi pare Sulle farse vedute a tempo mio, Qualcosa annasperò, se piace a Dio, Nel mio volgare.
Definiz: § XVII. Là su. –
V. Su.
Definiz: § XVIII. Più là, figuratam., vale Oltre, Di là da quello che si accenna; onde le maniere Dire dire più là, Essere essere più là, Sapere, più là. –
Esempio: Ambr. Cofan. 3, 2: Be' che di', Ippolito? I. Io son più là assai, che ho parlatogli.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 119: Io confesso di non saper più là, e d'essere un scempio e di poco animo, perchè non mi dà il cuore di aggiungervi senza esser aiutato.
Esempio: Cecch. Incant. 2, 3: E più là vi vo' dire, acciochè voi veggiate che quello ch'io vi promessi, io ve lo voglio attenere.
Esempio: E Cecch. Servig. 1, 4: E voglio che tu sappia ancor più là, Ch'i' gli ho data la fede mia di torla Per donna.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 141: S'io (è il Prologo che parla) ne vo dentro Senza dirvi più là,... io verrò In cruccio con l'Autor, che è un cristiano Che s'adira per poco.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 39: E io, che stavo tant'aggravata, mi persuasi che fussi risposta delle nostre (lettere), e non pensai più ad altro: e loro non mi avevano voluto dir più là, per non mi dar travaglio.
Definiz: § XIX. Più là che, vale Più oltre che. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Quel da Esti il fe' far, che m'avea in ira Assai più là che dritto non volea.
Esempio: Savonar. Pred. 15: Quel testo dice che non si passi più là che l'anno; ed è fatto quello per li negligenti, e non proibisce che tu non ti confessi dieci volte l'anno, se tu n'hai di bisogno.
Esempio: Salv. Granch. 2, 2: Non lo conosco Più là che per buon dì e per buon anno.
Definiz: § XX. Trovasi anche per Prima che, riferito a tempo. -
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 455: E questo è quanto ho più là che ora sentito di lui: e non arei mancato dirvelo in carità, poi che veggo confidate in lui.
Definiz: § XXI. Più là che, premesso ad un adiettivo, e talora ad un sostantivo, esprime il grado superlativo, e vale Moltissimo, Sommamente. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 265: Voi meritate di esser tenuta più là che bella.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 84: Se la Maestà Vostra mi vorrà credere, io mi rendo certissimo che il succeduto accidente sarà.... a gli aversarj o nimici suoi danno e rovina più là che estrema.
Esempio: E Giambull. P. F. Stor. Europ. 125: Avvegna che.... vendessino la vita loro per un pregio più là che caro,... la moltitudine tutta volta degli aversarj.... gli affogò finalmente.
Esempio: E Giambull. P. F. Stor. Europ. 142 t.: Aquino (re di Norvegia),... divenutone più là che bestia, elesse di sua libera volontà ec.
Definiz: § XXII. Di là, è maniera avverbiale indicante molo da luogo, e vale Dal luogo, o punto, del qual si discorre. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 34: Essendo forse la via lunghetta di là, onde si partivano, a colà dove tutti a piè d'andare intendevano.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 105: Il come ho io ben veduto, se egli nol muta di là ove egli era testè.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 130: La casa è in fondo al paese.... C'è, poco distante di là, quel casolare.
Definiz: § XXIII. Di là, usato a modo di aggiunto, vale Che è di quel luogo, Che è di quella parte, e simili. –
Esempio: Vill. G. 121: I maladetti nome di parte Guelfa e Ghibellina si dice che si criarono prima in Alamagna, per cagione che due grandi baroni di là aveano guerra insieme.
Esempio: Leggend. Cint. Prat. 9: Ch'ancor li preti di là entro hanno moglie.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 85: Egli un bellissimo letto incortinato e molte robe su per le stanghe, secondo il costume di là,... vide.
Esempio: E Bocc. Decam. 103: Io sono un fratello della donna di là entro.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 121: Li amici nostri di là, e tutti quelli che sono volti alla conservazione e bene della nostra lega. ec.
Definiz: § XXIV. Di là, si usa altresì per denotare In un luogo della casa diverso da quello ove ci troviamo. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 492: Me n'andai di là per quell'anditino che dalla mia corrisponde nella camera di mio padre.
Definiz: § XXV. Di là, si usò per lo stesso che Là, indicante luogo oltre i monti, o oltre il mare. –
Esempio: Vill. G. 118: Andò al passaggio d'oltremare a Damiata, e di là morìo.
Esempio: E ill. G. 119: Diede loro il contado di Modigliana in Romagna, e di là rimasero.
Esempio: Petr. Rim. 1, 146: Ciascuno (dei sospiri) arriva Là dov'io 'l mando che solo un non falle: E son di là sì dolcemente accolti, Com'io m'accorgo che nessun mai torna.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 73: Tornossi nell'Alamagna, e di là morì bene.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 518: Il padre.... disse che liberamente gli perdonava, e voleva che ritornasse di là (cioè in Ispagna).
Esempio: E Vespas. Vit. Uom. ill. appr.: Voleva (il padre) che gl'impetrasse certe grazie in corte di Roma, innanzi che tornasse di là (cioè in Ispagna). Fugli fatta una grandissima fraude per mezzo di certi Fiorentini, impetrando quello che di là (cioè a Roma) non fu accettato.
Definiz: § XXVI. E per Nell'altro emisfero, rispetto a quello nel quale viviamo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 62: E che 'l dì nostro vola A gente che di là forse l'aspetta.
Definiz: § XXVII. Di là, usasi per indicare Nell'altro mondo, o Nell'altra vita; e talvolta anche Dall'altro mondo. E introducendosi a parlare persone morte, vale, per contrario, Nel mondo, Sulla terra. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Chiamato fui di là Ugo Ciapetta.
Esempio: E Dant. Purg. 21: Stazio la gente ancor di là mi noma.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 229: Disse il monaco: Di questo ti dovevi tu avvedere mentre eri di là, ed ammendartene.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 316: Rispose di sì; e ciò era che egli facesse per lui dir delle messe e delle orazioni e fare delle limosine, perciò che queste cose molto giovavano a quei di là.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 158: Li lussuriosi nel mondo sono precipitati in molti altri vizj e pericoli; per quello però convenientemente finge che di là sieno precipitati.
Esempio: Savonar. Pred. 14: So che tu ci darai un'altra vita poi di là.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 73: Signori, io me ne vo; Chi vuol nulla di là?
Esempio: Monet. Poes. 55: E perchè andò di là senza un quattrino, Volle che si trombasse il suo vestito, Gridando: ecco l'avanzo del meschino.
Esempio: Crudel. Rim. 180: Cosa far debbo qua? Voglio piuttosto, oh Dio, passar di là. Sì disse, e con un ciottolo Si diè sul capo l'eremita accorto.
Esempio: Nell. Iac. Dottores. 1, 1: Uh che danno! s'io morivo ieri, andavo di là senza saperlo.
Definiz: § XXVIII. E usato a mo' di aggiunto, per Oltramondano. -
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 369: Qua ci abbiamo a stare un giorno, quando bene vivessimo più che non c'è concesso, rispetto alla vita di là.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 88: Ma perciocchè gli animi umani tutti, per lo più fitti nel senso e nella materia sepolti, poco sollevano lo sguardo a mirare le cose di là, è stato necessario ec.
Definiz: § XXIX. E usato in forza di Sost., vale L'altro mondo, La vita futura. –
Esempio: Menz. Sat. 226: Ma l'empio.... del di là sol crede Che si narrin di qua mere novelle.
Definiz: § XXX. Di là, in corrispondenza con Di qua, vale Da una parte e dall'altra, Da ambedue i lati. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Di qua, di là, di giù, di su li mena.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Assai prestamente Di qua, di là discesero alla posta.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 41: Poi deliberarono di tirare una trincea dinanzi al campo de' nimici, e fermare a' termini d'essa di qua e di là certi carri.
Esempio: Giord. Op. 1, 11: Gli edificj all'imboccatura della Darsena di qua e di là, sono per abitarvi gli uffiziali delle gabelle e della polizia.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 446: I bravi che si trovan sulla spianata e sulla porta, si ritirano di qua e di là, per lasciare il passo libero.
Definiz: § XXXI. In più largo senso, vale altresì Qua e là, Da più e diverse parti, direzioni, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 252: Avea cura egli dello spendere E di tenere i conti e del risquotere.... Dulippo di qua, Dulippo di là: intimo Egli al patrone; egli ai figliuoli in grazia.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 60: Di qua, di là sollecito s'aggira Per le vie, per le piazze e per le tende.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 17: Due, tre, dieci persone di mente, aiutate da osservazioni proprie, comprenderanno con rettitudine i dettati de' sommi maestri; e non solamente raccoglieranno di qua e di là tutta quanta l'arte, ma ec.
Definiz: § XXXII. Vale altresì, figuratam., In questo mondo e nell'altro, Nel tempo e nell'eternità. –
Esempio: Savonar. Pred. 20: Non aranno questa guerra nè di qua nè di là;... ma aranno pace di qua, ed anche di là la gloria di vita eterna.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 71: Che il Signore vi conservi felice di qua e di là ampliamente.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. 213: Gesù, che vi lascia nel male corporale, peravventura, per purgare molti peccati passati, e purgarvi di qua e non di là, dove maggior pene sono senza comparazione.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 381: La dependenza da' suoi maggiori le avrebbe agevolmente fatto ottenere un paradiso di pace di qua e di là.
Definiz: § XXXIII. Di là, costruito con un compimento di luogo, mediante la prep. di là da Da, vale Dall'altra parte di checchessia, Oltre il termine indicato dal compimento. –
Esempio: Dant. Purg. 31: O tu che se' di là dal fiume sacro.
Esempio: Petr. Rim. 1, 131: E già di là dal rio passato è 'l merlo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 25: Addivenne che essendo già tardi, di là da castel Guiglielmo, al valicare d'un fiume, questi tre veggendo l'ora tarda ed il luogo solitario e chiuso, assalitolo, il rubarono.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 103: Tutti gli edificj privati, profani ed eccresiastici, si feciono secondo le loro maniere (delle nazioni barbare), ed empieronne tutta Italia, e di là da' monti in diversi luoghi.
Esempio: Camb. G. Ist. 1, 338: Cominciò.... una spaventosa tempesta; e fuori di modo nelle parti di Valdelsa di là da Lucardo.
Esempio: Serdon. Lett. Ind. volg. 745: Ottenni dal padrone con prieghi che contra la voglia di tutti gli altri mi portasse di là da quel luogo trenta sei miglia.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 133: Mentre che di là d'Arno si travagliava nella maniera detta, di qua ancora si faceva il simigliante.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 152: Dopo il libro stampato di fresco di là da' monti, con venti sontuosissime tavole.
Esempio: Leopard. Poes. 79: Interminati Spazj di là da quella (siepe).... Io nel pensier mi fingo.
Definiz: § XXXIV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Per entro i miei disiri Che ti menavano ad amar lo bene, Di là dal qual non è a che s'aspiri, Quai fosse ec.?
Esempio: E Dant. Parad. 5: S'io ti fiammeggio nel caldo d'amore Di là dal modo che in terra si vede.
Esempio: E Dant. Parad. 19: Non può di sua natura esser possente Tanto, che suo principio non discerna Molto di là da quel ch'egli è, parvente.
Esempio: Bemb. Rim. 72: E se duro destin a ferir viemmi Con più forza talor, di là non passa Da la spoglia, ond'io vo caduco e frale.
Definiz: § XXXV. E usato a modo di aggiunto, vale Che è, Che rimane, dall'altra parte di ciò che serve come di divisione, di confine, e simili. –
Esempio: Dat. Gor. Stor. 80: Mette in mare (il Po) in sei foci, e con grandissima grandezza dalla parte di là dal Po verso la Magna, ec.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 311: Accadde che il quartiere di là d'Arno, che soleva avere gli onori per la sesta parte, venne a partecipare per la quarta in questa nuova divisione.
Definiz: § XXXVI. E usato in forza di Sost., per Quella parte di un dato luogo che è, che rimane, oltre ciò che serve come di divisione, di confine, e simili. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 364: Questi monti che soprastano al di là d'Arno.
Esempio: Gell. Sport. Ded. 3: Pareva conveniente cosa cavar la scena del di là d'Arno e farla nella più frequentata e più bella parte di Firenze.
Esempio: Varch. Stor. 1, 116: Avendo uno spadone a due mani, correva il di là d'Arno con terribil bravura per i Medici.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 54: Congiungonsi queste due parti (della città di Firenze) insieme, cioè il di qua col di là d'Arno, da quattro bellissimi e magnifici ponti.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 12, 77: Come allorquando a bagordar sul ponte Va de' Pisani il popolo gagliardo, Se il di là d'Arno apparecchiato è all'onte, Il di qua ratto ec.
Definiz: § XXXVII. Di là da, reggente un adiettivo o un avverbio, gli dà forza di superlativo, e vale Più che, Sommamente, e simili. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 202: Pensava.... che tolto via questo stimolo, le altre cose sarebbono passate di là da bene.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. Proleg.: Mi chiamerei di là da contento, se pure avessi la fortuna di non dispiacere a tutti.
Esempio: Magal. Lett. 193: Sono di là da persuaso, che voi me lo donereste.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 80: In quanto Al verbo principale Di pigliarsi di qui presto il pendio, Fa i conti al parer mio di là da male.
Esempio: Fag. Rim. 7, 213: Ah, che nessun di vivere è mai sazio, Ancor ch'egli stia mal di là da male!
Definiz: § XXXVIII. E con un compimento indicante un termine di tempo, trovasi per Innanzi ad esso, Prima di esso. –
Esempio: Dant. Conv. 328: Noi, alli quali la memoria de' loro anticessori (dico di là da Dardano) non è venuta, diremo noi che ec.
Definiz: § XXXIX. Di là, esprime anche moto per luogo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 49: E come (Atlante) tarda con simile inganno Le donne e i cavallier che di là vanno.
Definiz: § XL. In là, posto avverbialm., vale Verso il luogo opposto a quello dov'è chi parla, In lontananza da noi, e simili; ed è il contrario di In qua. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 293: Torna tu in là, ch'io d'esser sol m'appago.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 93: Feci allo andare in là il cammino di Avignone.
Definiz: § XLI. In corrispondenza con In qua, forma una maniera avverbiale, che vale In diverse parti, In più luoghi, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 94: Voi bevete tanto la sera, che poscia sognate la notte, e andate in qua ed in là senza sentirvi.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 136: Ciascuno ha due serventi da mandare in qua e 'n là dove fusse bisogno, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 247: Li veggo i coniugati; Quando di bocca han fatto uscir quel sì, Chi va in qua, chi va in là; ma il bue sta lì!
Definiz: § XLII. In là, posposto ad un termine indicante tempo, retto dalla prep. Da, forma una maniera che vale Da indi in poi, D'allora in poi. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 464: Dalla prima volta in là, mai si volse inverso di me.
Esempio: Varch. Stor. 1, 249: Tutte le somme ch'essi risquotevano s'intendevano prestate gratis, come dicono essi, e senza costo alcuno per tutto l'anno millecinquecentotrenta; dal qual tempo in là s'avevano a rendere alle chiese che prestate l'avesseno.
Esempio: Grazz. Comm. 451: Da questo giorno in là, non che cinquanta, ma mille non mi potrebbono più soccorrere.
Esempio: Soder. Anim. domest. 207 t.: Fatti un po' grandetti (i pavoncini) diasegli zuppa di pane con vino.... Da quivi in là si dà loro orzo o mondiglia di grano.
Definiz: § XLIII. Più in là, vale Più oltre, Di più; anche figuratam. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 65: Scrivo così caldamente, sì che non lasciate passare in lungo, nè che segua più disordine. Se siete voi, riparateci, vi dico, chè non segua più in là.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 101: Lo storico, che mira un po' più in là,... In lui vagheggia le trascorse età.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 119: Ma qualcosa ha dovuto dire: cos'ha detto quel tizzone d'inferno?... Non chieder più in là.
Definiz: § XLIV. All'in là e Per all'in là, si trova per All'indietro, Per indietro, tornando verso il principio del moto. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 242: Tali increspamenti andarsi via via propagando in cerchi successivamente maggiori tanto, ch'e' giungono stracchi alla riva, e vi muoiono, o che percuotendola con impeto, da essa per all'in là si riflettono.
Definiz: § XLV. Da là in qua, trovasi per Da allora a ora, D'allora in poi. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 108: Di che per quello avea sì infrigidite le gambe, che mai da là in qua non l'avea possute riscaldare.
Definiz: § XLVI. Fino là, Infin là, Insin là, e simili, vale Fino a quel luogo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 113: Lagrime omai dagli occhi uscir non ponno, Ma di gir infin là sanno il viaggio, Sì ch'appena fia mai chi 'l passo chiuda.
Esempio: Gell. Err. 3, 2: Io vo' che voi mi prestiate un poco il vostro ragazzo, per mandarlo insin là.
Definiz: § XLVII. Là sopra, o Là di sopra, trovasi, poeticam., per Lassù, cioè In cielo, In paradiso. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 5: Di questo viver mio faccia la sorte Quel che già stabilito è là di sopra.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 24: E se piaciuto pur fosse là sopra Ch'io vi morissi, il meritai con l'opra.
Definiz: § LXVIII. Là unque, si usò per Dovunque. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 301: Con gran fervore si mossero i Regi (i Magi) Là unque quella stella gli guidava.
Definiz: § XLIX. Più qua e più là, vale, in certe locuzioni, quanto Qua e là. Per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Ho cercato più qua e più là; ma inutilmente.
Definiz: § L. Oltre là, si trova per Abbastanza maturo rispetto agli anni, o all'età. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 102: Giovane poverissimo, poverissimo dico, ben nato e meritorio, e oltra là di tempo.
Definiz: § LI. Alto là. –
V. Alto, tema terzo, § II.
Definiz: § LII. Andare in là, vale Andar oltre, Avanzarsi. –
Esempio: Bern. Orl. 16, 23: Fugge con esso l'accorto destriero, Ma molto in là non va che si risente.
Definiz: § LIII. Andare in là, dicesi altresì per Indugiare. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 473: No certo, ma intanto si va in là, e si piglia tempo per vedere in buona congiuntura di scoprirgli il vero esser mio e di lei.
Definiz: § LIV. Andare in là cogli anni, vale Invecchiare. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 36: Può [Celidora] francamente andar in là con gli anni.
Esempio: Not. Malm. 2, 854: Andar in là con gli anni, vuol dire Invecchiare.
Definiz: § LV. Buttar là, usasi per Posare a casaccio, senza cura, malamente, e simili. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 397: Chi t'ha detto che tu la buttassi là (Lucia) come un sacco di cenci, sciagurata?
Definiz: § LVI. Che è più là, locuzione che posta, a maniera di incidente, nel discorso, vale Il che è ancor più, Il che importa di più, e simili. –
Esempio: Gell. Err. 2, 3: Che nuove mi recate voi?... M. P. Buone ve le porto...; arcibuone, che è più là.
Esempio: Varch. Ercol. 128: E [queste cose] si favellano, che è più là, non dico da' fattori de' barbieri e de' calzolaj, ma da' ciabattini e da' ferravecchi.
Definiz: § LVII. Chi va là?
V. Andare, § CXVII.
Definiz: § LVIII. Di là da venire, usato a mo' di aggiunto, vale Che verrà in un tempo assai lontano, Lontanamente futuro. –
Esempio: Giust. Vers. 223: Nelle gole giù de' botteghini, In ambi e in terni avean precipitato, Colla speranza certa d'arricchire, Fin le raccolte di là da venire.
Definiz: § LIX. Esser qua, esser là. –
V. Essere, § CLXVII.
Definiz: § LX. Essere in là, Essere molto in là o un pezzo in là, e simili, valgono Essere avanzato, inoltrato, ed altresì bene incamminato, avviato, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 90: Quando la notte era assai ben in là col suo viaggio,... veggendosi in tanta solitudine, tutta tremante e pavida dubitava della sua virginità.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 2: Già lettere Gli aveva scritto, e sè esser prontissima Risposto a compiacerli.... G. Bembè, la cosa è molto in là.
Esempio: Salv. Spin. 5, 9: E' non è di dire che qui si possa tornare in dietro. La cosa è omai tanto in là, ch'e' bisogna per forza lasciarla correre.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 249: Il Galilei, oltre al non essere d'intera sanità, è anco in là coll'età.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 212: Uno [vaso] che se ne trovasse, il quale reggesse a martello, noi saremmo subito un pezzo in là a esser fuori di tutte le controversie.
Definiz: § LXI. Esser in là cogli anni. –
V. Anno, § XLIV.
Definiz: § LXII. Essere in là con la cantata. –
V. Cantata, § III.
Definiz: § LXIII. Essere in là col conto. –
V. Conto, § LXV.
Definiz: § LXIV. Essere più di là che di qua, dicesi familiarmente per Essere vicino a morire, sia per vecchiaia, sia per malattia, e simili. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 1: Come di' tu, diavolo, Innamorato un par mio, che sono Più di là che di qua? Tu mi fai ridere.
Definiz: § LXV. Fare alto là. –
V. Alto, tema terzo, § III.
Definiz: § LXVI. Farsi in là. –
V. Fare, § CCXXXVI.
Definiz: § LXVII. Non andare più là, o più in là. –
V. Andare, § LXXVIII.
Definiz: § LXVIII. Non cercare più là, Non chiedere, e simili, più là, usasi in modo imperativo per Non domandare più di quello che convenga.
Definiz: § LXIX. Non farsene nè in qua nè in là. –
V. Fare, § CDLV.
Definiz: § LXX. Va' là, Andate là, Va' pur là, Vada pur là. –
V. Andare, §§ CXII, CXIII, CXIV, CXV.
Definiz: § LXXI. Voltati in là, in modo imperativo, si usa familiarmente per denotare un subitaneo mutamento, e, più che altro, parlandosi di chi è in collera, o simile. Per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Pareva il finimondo; ma voltati in là, non fu altro. – Quella persona va facilmente in collera; ma, voltati in là, non ha più nulla.