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NOCE.
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NOCE.
Definiz: Sost. femm. Frutto del noce, che matura di settembre, e ha esternamente una polpa dura, detta mallo, e chiude dentro a un guscio la parte tenera, chiamata gheriglio, che si mangia così fresca come seccata, o serve per fare olio.
Dal lat. nux nucis. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 245: Delle noci si fa olio, con gli strumenti atti a ciò...; e d'una corba di noci si fa la terza parte di spicchi, de' quali si fanno libbre quindici d'olio, se gli spicchi son buoni.
Esempio: Pallad. Agric. 73: Quando la corteccia cade e spiccasi dalla noce, è segno di maturitade; e cotale si vuole porre. Serbansi le noci tra la paglia o nella rena, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 117: Di ciò non mi lasci mentire Maso del Saggio, il quale gran mercatante io trovai là che schiacciava noci e vendeva gusci a ritaglio.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 168: Comincia di buona ora, si che piccinini giucando alle noce e noccioli, o maggioruzzi avendo da' lor maestri salarj,... tutto sia posto in tua balia.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 64: A mezzo questo mese (di settembre) si battono le noci.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 346: Gesù Bambino sta fasciato entro ad una culla, simile ad un guscio di noce.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 433: Oh prelibato Cuoco, età giovami, come condisti Pan di cruschello ed uve secche e noci!
Esempio: Lastr. Agric. 2, 68: Si seminano (in novembre) le noci e le nocciole.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 61: Que' giovinastri ebber voglia d'andar a vedere quello sterminato mucchio di noci.
Definiz: § I. In locuz. figur., e in ischerzo. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 5, 31: Beitram gli trasse un colpo in su l'elmetto, Si che la noce divise col mallo.
Definiz: § II. Riceve varj aggiunti, come Gentile, Malescio, Martellino, Premise, e simili, che ne indicano le diverse varietà e che si spiegano ai loro luoghi; e così pure si usa con alcuni compimenti, come Di due volte, A frutto grosso, e simili. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 425: Quattro ne esistono (delle varietà del noce) ben distinte, oltre quella che è veramente il tipo della specie, e che è la meno pregiata, perchè di frutto piccolo, di guscio durissimo e che non lascia uscir la mandorla se non se riducendolo in minuti frantumi e che è detto però noce martellina.
Definiz: § III. Per estensione, conforme a proprietà latina, detto di altro frutto o seme, che abbia qualche somiglianza con la noce. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 270: La sua noce (del cipresso) o vero galla.... conforta i nervi ec.
Esempio: Pallad. Agric. 108: Più diventano fruttifere l'arbori che nascon di semi e di lor noci, che quelle che si pognon di piante o di rami.
Esempio: E Pallad. Agric. appr.: Dice Isidoro che ogni frutto colla corteccia dura si chiama noce.
Esempio: E Pallad. Agric. 277: Le noci del pino possono essere nell'arbori infino a questo tempo.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 132: Fa (il cipresso) il frutto, cioè le noci, tre volte l'anno.
Esempio: Soder. Op. 2, 397: Fa (lo xilon) una noce che quando la s'apre dà fuori quella lana bianca.
Esempio: Red. Lett. 1, 75: Recipe: Scorze di melagrane, summacki, noci di cipresso, ec.
Definiz: § IV. Per similit., Piccola porzione di checchessia in forma press'a poco di noce. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 319: Ma tuttavia, se mutar lo vedessi (l'infante), Al latte lo ritorna. Vien' poi, crescendo, alle cose più ferme, E fa' tue noci di zucchero e pane, E cominciar da quelle puoi sicuro.
Definiz: § V. Noce si chiama Quella parte della balestra alla quale si fermava la corda, per caricare l'arme. –
Esempio: Dant. Parad. 2: E forse in tanto, in quanto un quadrel posa, E vola, e dalla noce si dischiava, Giunto mi vidi ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 26, 75: Ma così tosto non fugge uno strale Che si diparta da corda di noce, Come quel presto il portò via veloce.
Esempio: Cellin. Vit. 360: Avevo commesso quattro pallottole di legno forte, le quali istavano più che mezze nascoste nelle lor casse, in foggia di noce di balestre.
Definiz: § VI. È altresì nome volgare di Quella prominenza ossea che si chiama Malleolo; più comunemente Noce del piede. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 200: Le noce si fuggiron ne' talloni Quando Ercole già disse: E' non si vole Nelle calze nascondersi e' bastoni.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 170: La nncca si scontri nel medesimo luogo dove è volta la noce di fuori del piè sinistro.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 3: Quant'era me' morirmi Di fame, ch'agognando all'altrui roba, Salir un carro su per una ruota, Che mossasi mi sbatta, e mi strascini, E mi stiacci una noce?
Esempio: Rucell. Or. Dial. 182: Nella parte inferiore (dello stinco) è un tal processo asciutto dal lato interno, gobbo e che rialza vicin al piede, e chiamasi malleolo interno che noi dichiamo noce, siccome il processo della fibula si chiama malleolo esterno, anch'esso detto noce.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 122, 2: Il piè dell'uomo è composto di collo, di noci dette nodelli, di talloni, ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 71: Di ramascion gli tira inverso Le garette, e lo coglie in una noce.
Definiz: § VII. Noce del Brasile, è denominazione volgare del Frutto commestibile d'una pianta d'alto fusto, originaria del Brasile, detta dai Botanici Bertolletia excelsa. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 47: E gli diede una noce del Brasile, E disse: ec.
Definiz: § VIII. Noce di galla, e Noce galla, vale lo stesso che Galla.
Definiz: § IX. Noce d'India, si disse il Frutto d'una pianta chiamata Cocco, e che comunemente oggi si dice Noce di cocco. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 39: Le loro navi sono cattive, e molte ne pericolano, perchè non sono confitte con aguti di ferro, ma cucite con filo che si fa della buccia delle noce d'India.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 298: Le noci d'India.... sono frutti d'un albero di quei paesi, simile alla palma, grandi, quando son cinti da tutti gli invogli loro, come grossi meloni.
Esempio: Sassett. Lett. 249: Portàvanoci delle loro coselline; foglie di betle,... cocchi, o noci d'India, che quando sono acerbi si chiamano lagne, e se ne fa molto conto per essere pieni dentro d'un'acqua dolcissima e molto grata al gusto.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 8: Ne cavano [i Portoghesi] quel notissimo frutto detto da loro coccos e da noi altri Italiani noci d'India.
Definiz: § X. Noce di mare, e Noce marina, sono denominazioni volgari generiche di alcune specie di molluschi marini. –
Esempio: Vallisn. Op. 3, 426: Noce pelosa marina di Taranto. È una conca bivalve, dentata nella circonferenza, e tutta di brevi peli bigi, come di un velluto piano finissimo, ricoperta.
Esempio: E Vallisn. Op. appr.: Noci di mare. Ve ne sono di più spezie essendovi anco le gentili. Sono nicchi bivalvi ritondastri, che hanno qualche similitudine con le noci.
Definiz: § XI. Noce moscada, si chiama Il seme di una pianta originaria delle isole Molucche, detta dai Botanici Myristica moschata; il quale, spogliato di ogni suo involucro, vien messo in commercio, per servire come droga e come medicinale, per le sue proprietà aromatiche ed eccitanti. –
Esempio: Benciv. Aldobr. PC. 83: Ed acciò che el predetto unguento renda soave odore, si vi mettete garofani, noci moscade, moscado ed incenso ec.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 299: Diesi adunque la polvere sua (dell'artemisia) con la polvere della bistorta e noce moscada, con mele confettata, o vero sciroppo semplice, in modo di lattovaro.
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 229: Zafferano, cubebe, e gherofani, e noci moscade, e galinga, e mace, ec.
Esempio: Ricett. fior. G. 1, 60: La noce moscada è il frutto di un arbore delle Moluche.... Il quale produce la noce moscada di grandezza.... quanto una pesca mediocre, ma più stiacciata, coperta da un mallo, come la nostra; sotto al quale vi è la mace, e sotto essa il guscio duro e nericcio; come quello delle nostre nocciuole, in mezzo al quale sta la noce moscada.
Esempio: E Ricett. fior. G. 111: Quegli (olj) che son tratti di frutti odorati, come di noci moscade e di gherofani, conservano la virtù loro assai tempo.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 159: Che il macis delle speziane, il quale sappiamo noi veramente nascere a modo di ricamo sopra l'ultima corteccia delle noci moscade, sia il macero di Dioscoride, è assai da dubitare.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 196: Queste isole, sole di tutte le parti del mondo,... producono spontaneamente d'un medesimo albero il macis e la noce moscada.
Esempio: Red. Lett. 1, 269: Sena di Levante.... Salprunella.... Noce moscada polverizzata.... Infondi ec.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 150: Dovrà prendersi la dose d'uno scrupolo o d'una mezza dramma di gialappa colla noce moscada.
Definiz: § XII. Noce odorata, poeticam., vale Noce moscada. –
Esempio: Bald. Vers. 66: A questi regni Di garofoli, maci e d'odorate Noci fu largo il cielo.
Definiz: § XIII. Noce pontica, si disse, conforme a proprietà latina, La nocciuola. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 611: Le nocciuole, dette da' Greci noci pontiche..., nuocono allo stomaco.
Esempio: Domen. Plin. 464: Come le noci avellane, cioè nocciuole, le quali in Grecia e in Asia vennero di Ponto, e però si chiamano noci pontiche.
Definiz: § XIV. Noce unguentaria, si disse per Ghianda unguentaria. –
Esempio: Ricett. fior. 50: I mirabolani così chiamati da gli Arabi, non sono i myrabolani, cioè la noce unguentaria di Dioscoride, detta volgarmente been; ma sono altre spezie di frutti.
Definiz: § XV. Noce vomica, dicesi Il seme d'una pianta di mediocre grandezza, originaria delle Indie orientali, che è la Strycnos nux vomica dei Botanici. Ha proprietà venefiche, e si usa in farmacia così il seme stesso ridotto in polvere, come la sostanza, che da esso si estrae, detta Stricnina. Chiamasi anche Fungo di Levante. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 300: Oltre alle moscade, abbiamo ancora pur da gli Arabi le noci vomiche.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1145: Io mi persuaderò sempre, che quei veleni, che ammazzano i lupi e i cani, ammazzino ancora gli uomini, come posso io testificare della noce vomica, dalla quale fu ammazzata una donna vecchia, la quale avendo grattato del cascio sopra una grattacascia, con la quale un suo figliuolo aveva prima grattato le noci vomiche per ammazzar certi cani,... e mangiatosi il detto cascio in una minestra, miseramente se ne mori.
Definiz: § XVI. Pesca noce e Noce pesca. –
V. Pesca.
Definiz: § XVII. Dove si soffia alle noci; locuzione bassa che vale Nel deretano. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. 2, 2: V. S., ch'è il signor Soffia, sarà buono ancora a soffiarmi dove si soffia alle noci.
Definiz: § XVIII. Avere uno le voci e un altro le noci; modo proverbiale, usato a indicare che alcuno ha l'apparenza di avere certi vantaggi, ottenuti invece da altri. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 838: Tutto si fane pil (per il) signor Anseilmo ch'ène sposo. M. Oh vuol aver le voce, e un altro le noce.
Definiz: § XIX. Avere la corda in sulla noce, Condurre, la corda in sulla noce. –
V. Corda, § XLV.
Definiz: § XX. Conoscere le gallozzole dalle noci. –
V. Gallozza, § V.
Definiz: § XXI. Esser la corda in sulla noce. –
V. Corda, § XLV.
Definiz: § XXII. Mangiare noci, o Aver mangiato, noci; modo proverbiale, che si usò parlando di persone malediche e pungenti. –
Esempio: Pulc. L. Son. 30: Io so ben del Bisdomin certo agresto, E toccherei nel vivo, ove ti cuoce; Ma il popol grida poi ch'io mangio noce.
Esempio: Varch. Ercol. 121: Di coloro, che hanno cattiva lingua e dicon male volentieri, si dice: egli hanno mangiato noci.
Definiz: § XXIII. Mangiar le noci col mallo. –
V. Mallo, § II.
Definiz: § XXIV. Schiacciarsi le noci sul capo; proverbio che vale lo stesso che Darsi la zappa sui piedi; ma è meno comune. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 15: Sul capo si schiacciarono le noci E su' piedi si dettero la zappa.
Definiz: § XXV. Una noce, o Una noce sola, in un sacco non fa rumore, o, come si disse, Una noce sola non suona; maniere proverbiali, che valgono che l'opera di un solo non è sufficiente a ottenere quell' effetto che richiede la cooperazione di molti. –
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Noce.... Una noce gola non suona, o non fa rumore in un sacco; proverbio che vale, che Un solo non può condurre a fine quel fatto che ha bisogno di molti.
Esempio: Fag. Comm. 4, 378: Tu hai ragione, una noce sola in un sacco non fa romore.
Definiz: § XXVI. Per Santa Croce pane e noce; proverbio che accenna al tempo che si cominciano a batter le noci, essendo la festa della S. Croce il 14 settembre. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 233: Per S. Croce pane e noce.