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Dizion. 3° Ed. .
AGO.
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AGO.
Definiz: | Strumento picciolo, e sottile d'acciaio, nel quale s'infila il refe, seta, e simili, per cucire. Lat.
acus. |
Esempio: | Vit. S. Gio. Bat. Non ci ha ne ago, ne refe, non ci ha forvici, ne coltello.
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Esempio: | Boc. Pr. 8. Perciocchè all'altre è assai l'ago, e 'l fuso, e l'arcolaio.
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Esempio: | Dan. Inf. 20. Vedi le triste, che lasciaron l'ago, La spuola, e 'l fuso.
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Esempio: | Ovvid. Pist. E ficca ne' miseri fegati l'aguzzate ágora. |
Esempio: | Lasc. Spir. 1. 3. Oltre a questo, gettò per bocca ciocche di capelli, ágora,
spilletti, ec. |
Definiz: | §. Per similit. quel sottil ferruzzo, sul qual s'accomoda la calamíta della bussola, e degli orivuoli a Sole.
Lat. acus versoria. |
Esempio: | Dan. Par. 12. Del cuor dell'una delle luci nuove Si mosse voce, che l'ago alla
stella Parer mi fece. |
Esempio: | Com. Par. 2. Clío, Euterpe, Calliope, ec. sono la mia calamíta, e 'l mio ago, le
quali m'addirizzano, ec. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 49. E sappiate, che a queste due tramontane vi s'apprende la punta
dell'ago, ver quella tramontana, a cui quella faccia giace. |
Definiz: | §. Dicesi eziandío Ago a quella picciolissima spina, che hanno nella coda le vespe, le pecchie, i calabróni, e
simili animaluzzi, col quale pungono. Lat. aculeus. |
Esempio: | Dan. Purg. 32. E come vespa, che ritragge l'ago, A se traendo la coda maligna.
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Definiz: | §. Diciamo Ago ancora a quel ferro aguzzo, che è appiccato alla toppa, e entra nel buco della chiave, e guidala
agl'ingegni della serratúra. |
Definiz: | §. E Ago a quel ferro della stadéra appiccato allo stilo, che stando a piombo mostra l'equilibrio. |
Definiz: | §. E Ago a quel risalto, che fa l'arpione, nel quale entra l'anello della bandella. |
Definiz: | §. E Ago negli orivuoli a sole, a quel ferro, o simili, fisso a perpendicolo nel piano, che manda l'ombre a segnar
l'ore. Lat. gnomon. |
Definiz: | §. E Ago è altresì quello strumento di legno, sul quale s'adatta dimolto filo, e fassi le reti, la qual quantità
di filo si chiama Agáta. |
Definiz: | §. Da ago il detto proverbiale: Costì mi cadde l'ago, che tra gli altri sensi ha questo, cioè tu se
caduto appunto, dove io m'aspettava. |
Esempio: | Salv. Granch. 1. 1. Vidi ben'io dove la cosa appunto aveva a
riuscire: costì mi cadde l'ago. |
Definiz: | Al qual detto forse alluse Dante Purg. 31. in queste parole. |
Esempio: | Dan. Purg. 31. Sì mi diè, dimandando, per la cruna Del mio disío.
I Latini in simigliante proposito, hinc illae lacrimae. |
Esempio: | Salv. Gr. 1. 1. Costì mi cadde l'ago. |
Definiz: | §. Proverb. Dare un ago, per avere un palo di ferro. |
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