Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FELLO.
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FELLO.
Definiz: Add. Malvagio, Scellerato, Empio, Ingiusto: detto figuratam. anche di sentimenti o pensieri. Voce propria più che altro del linguaggio poetico.
Dall'antico francese e provenzale fel, felh: e questo dal latino barbaro, felo, felonis, Perfido, Scellerato, Cattivo. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Chi gli ha in fuori e grossi, sì è fello e gran parlatore.
Esempio: Barber. Docum. Am. 42: El sembla a certi fogli, Sempre chi parla, mal parlar di loro (qui in forza di Sost.).
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 47: Costei,... Più che Furia infernal crudele e fella.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 45: Di cacciarmi da te veggo ch'hai brama, E per sbramar tua voglia iniqua e fella, Io vo' morir.
Esempio: Varch. Ercol. 389: Quanto sarebbe, non solamente folle, ma fello sentimento, se si facesse dire al Petrarca che la fede, o la Sede cristiana s'avesse un giorno, ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 99: Penuria non fu mai d'anime felle; Ma dritto guarda, amico, ed abbondante Pur la patria vedrai d'anime belle.
Definiz: § I. E figuratam., detto di azione, fatto, costumanza, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 70: E questo il primo fu di quei compagni Che quivi mantenea l'usanza fella, Che de le spoglie altrui non fe' guadagni, E c'alla giostra uscì fuor de la sella.
Definiz: § II. E in particolare detto di gente non cristiana, Infedeli, e altresì delle anime dannate; siccome cattivi e reprobi dinanzi a Dio. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Io vidi una nave piccioletta Venir per l'acqua verso noi in quella, Sotto il governo d'un sol galeotto, Che gridava: Or se' giunta, anima fella?
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 229: Questo finge Dante che Flegias gridasse inverso lui, anima fella chiamandola, cioè colpevole, per spaurirlo e farlo rimanere.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 55: Giunse Guelfo opportuno, e 'l suo drappello: E volger fe' la fronte ai fuggitivi, E sostenne il furor del popol fello.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 7: Voi, ch'alle inique anime felle Ministri sete degli eterni pianti; Cittadini d'Avemo, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 12: Benchè ripieno Il lido o 'l mar sia delle genti felle, Non ha insieme però le schiere tutte Il potente tiranno anco ridutte.
Definiz: § III. E in senso particolare, per Sleale, Di mala fede. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 52: Dico così, per dimostrar che quello Ch'io dissi allora, e che ti voglio or dire, Nè da viltade vien, nè da cor fello, Ma d'amor vero e da fedel servire.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 62: Che.... Saria.... Morto dai Maganzesi empj e malvagi: E che quel tradimento andrà sì occulto, Che non se n'udirà di fuor novella, Perchè nel proprio loco fia sepulto, Ove anco ucciso, da la gente fella.
Definiz: § IV. Vale anche Violento, Fiero, Feroce, o semplicemente Mal disposto, Che ha mal talento, verso alcuno: e in senso più largo e assoluto, Crudele, Spietato; detto altresì di aspetto, atteggiamento, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Usciron quei di sotto il ponticello, E volser contra lui tutti i roncigli; Ma ei gridò: Nessun di voi sia fello.
Esempio: Petr. Rim. 1, 246: S'i' 'l dissi, cielo e terra, uomini e Dei Mi sian contrarj, ed essa ognor più fella.
Esempio: Pucc. A. Centil. 24, 52: Gli diè per dota la Contea d'Angiò, Acciocchè contro a Pier fusse più fello.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 551 var.: Nessun di voi sia fello; cioè mal pensante: fello è colui che pensa di mal fare ad altrui; e perchè Virgilio s'avvide ch'egli erano usciti addosso con mala intenzione, però parlò così.
Esempio: Poliz. Rim. C. 68: Dolce in sembianti, in atti acerbo e fello; Giovane nudo, faretrato augello.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 85: Quei che provaro empj nimici e felli I settecento a cui Rinaldo accenna.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 304: Tu carezzata mie vezzosa e bella, Puotti far, chi t'onora e ti lusinga, Altiera, scifa, leziosa e fella?
Esempio: Tass. Gerus. 10, 52: Tien su la spada, mentre ei sì favella, La fera destra in minaccevol atto.... Poscia con vista men turbata e fella Cortesemente inverso il Re s'è tratto.
Definiz: § V. Pure per Violento, Fiero, Crudele, detto figuratam. di azione, atto, fatto, avvenimento, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 16: Se 'l conte Orlando.... Verso Parigi mena la donzella Che v'ha condotto a questa pugna fella.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 77: Di piatto fu, ma il colpo tanto fello, Ch'ammaccò l'elmo, e gl'intronò il cervello.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 56: Vattene al campo, e la battaglia fella Nunzia a colui ch'è di Gesù campione.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 97: E sempre, e quando riede, e quando parte, Fere il Pagan d'aspra percossa e fella.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 71: Non fa d'incontra a lei Gildippe altera De' Saracini suoi strage men fella.
Definiz: § VI. E detto di animale, o di cosa che gli si riferisca, pure per Feroce, Fiero, o Fieramente nocivo e pericoloso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 58: Tra gli African questo drappel venuto,... Ne fece quel che del gregge lanuto Sul Falanteo Galeso il lupo fello.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 84: Vider Baiardo a zuffa con un mostro Ch'era più di lui grande, ed era augello.... Avea l'artiglio grande, acuto e fello.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 39, 32: Come quello Che 'l piede incauto d'improvviso ha messo Sopra il serpente venenoso e fello, Dal pigro sonno in mezzo l'erbe oppresso.
Definiz: § VII. E per Corrucciato, Sdegnato, Cruccioso; ed altresì Dolente, Triste, riferito anche a pensieri o sentimenti. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 79: Ed è stagion, che 'l sembiante è non bello; Ed altra che la lingua è non villana: Perchè non m'oso allegrar, nè star fello.
Esempio: Rim. Ant. F. Sempreben. 1, 452: Lo pellegrino, che securo andava, Per la speranza del bel giorno, quello Diventa fello e pien di pesanza.
Esempio: E Rim. Ant. F. Urbic. Buonag. 499: Se voi, Madonna, Ben mi volete, Come dicete, Di ciò son fello, Ch'io pur aspetto, ec.
Esempio: Tass. Rinald. 11, 63: Oblia Rinaldo i pensieri egri e felli; E la speme e l'ardire ognor ravviva Grazia che largamente in lui deriva.
Definiz: § VIII. Per similit., detto di animale. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Come il falcon ch'è stato assai sull'ali, Che senza veder logoro o uccello, Fa dire al falconiere: Oimè tu cali: Discende lasso, onde si muove snello Per cento ruote, e da lungi si pone Dal suo maestro, disdegnoso e fello; Così, ec.
Definiz: § IX. E detto di cosa materiale o de' suoi effetti, per Di rea natura, o condizione, Grandemente nocivo e pericoloso, Esiziale; ed altresì Tristo, Orrido, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 75: Ella dal dì che Ferraù li prese, Gli ha ognor tenuti in loco oscuro e fello.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 6: Non andò innanzi, chè gli offese Il naso e gli occhi un fumo oscuro e fello, Più che di pece grave e che di zolfo.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 53: Crudeli stelle, Onde piove virtù, ch'informa e stampa L'aria d'impressïon maligne e felle.
Esempio: Capor. Rim. 189: I due ladri,... Per tor di vita un tanto cavaliere, Certo vin greco d'Ischia avvelenaro. Ma poi cambiati i fiaschi, il buttigliere Porse a i due frati la bevanda fella.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 16, 53: Vanno a cercar l'orribile fiumana.... Già il fumo e il puzzo di quell'onde felle Si vede e sente.
Definiz: § X. Per Avverso, Sinistro, Fatale. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 4: Ella render le cagioni S'apparecchiava di sua sorte fella Al Paladin.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 6, 35: E come la via nostra e il duro e fello Distin ci trasse, uscimmo una matina Sopra la bella spiaggia, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 135: E se gli proferisce in ogni parte Amico, per fortuna e buona e fella.
Definiz: § XI. E per Grave e doloroso, Funesto, Lacrimevole, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 46: Deh, signor,... pietà vi muova Del duro caso mio spietato e fello!
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 71: Oltre che sarà morto il suo fratello, Seguirà un danno a lei più acerbo e fello; Che non potrà Fare al marito suo mai più ritorno.
Definiz: § XII. E per Spiacevole, Ingrato, Molesto. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 66: Or ti parti oramai d'esta novella, Poi conosciuto hai ben dal mio resposo Che troppo m'è al cor noiosa e fella.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 7: Non di questo ch'Ippalca e che 'l fratello Le avea nel core amaramente impresso, Ma dico d'uno annunzio crudo e fello, Che le fu dato pochi giorni appresso.
Definiz: § XIII. Bello e fello; dicesi proverbialmente di persona o di cosa bella ma cattiva. –
Esempio: Grazz. Comm. 206: Questo Firenze è bello e fello; e, come diceva il mio marito, è un paradiso abitato dai diavoli. C. E da diavolesse e da versiere.