Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CARBONATA
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CARBONATA.
Definiz: Sost. femm. Carne di porco ben salata, cotta in su i carboni o nella padella. –
Esempio: Ben. S. Rim. 34: Forse ch'uno star dee con mille stenti, Per far la carbonata intorno al fuoco?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 261: Per non perdere quella sua arrosticciana, o carbonata che vogliam dire, mettela in uno pane, e cacciasela sotto.
Esempio: Pulc. L. Son. 145: In un pan bianco caldo un pinnocchiato, O una carbonata in un pan fesso.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 102: E mangiar carbonata senza bere.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 288: Che saria buon per carbonat'ancora.
Definiz: § I. Ridurre alcuno in carbonata, vale figuratam. Abbruciarlo, Arrostirlo. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 20, 80: Di fuoco armata Megera dall'inferno ivi venisse, Venisse ivi a ridurlo in carbonata.
Definiz: § II. Vada il mondo in carbonata; maniera proverbiale, ma bassa, che valeva Bruci, Rovini il mondo, ossia Avvenga quel che di peggio può avvenire; usata da chi voleva mostrare di non prendersi cura o pensiero di nulla. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 33: Quivi si vede un prato, ch'è un'occhiata, Pien di mucchietti d'un'allegra gente, Che vada pure il mondo in carbonata, Non si piglia un fastidio di nïente.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 522: Me morto, vadia il mondo in carbonata.