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1) Dizion. 5° Ed. .
FATICA.
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FATICA.
Definiz: Sost. femm. Sensazione molesta e dolorosa, che proviamo nel fare cosa la quale, o per sua propria natura, o per condizione o disposizione nostra, o per prolungarsi soverchiamente, ecceda le nostre forze e le stanchi.
Dal verbo lat. fatigare, probabilmente mediante il lat. barbaro fatica o fatiga. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Qual cosa greve Levata s'è da me, che nulla quasi Per me fatica, andando, si riceve?
Esempio: Petr. Rim. 2, 115: Cercar m'ha fatto deserti paesi;... E 'l verno in strani mesi, Con pericol presente, e con fatica.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 99: Con gran fatica e pericolo, se caduto fosse, pervenne in su 'l verone.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 66: Dee.... il lavoratore conoscere Iddio, avere lealtade, spregiare la morte, soprastare alla fatica.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 90: Il travagliare in arme non m'è nuovo, Nè per sì poco alla fatica cedo.
Esempio: Cas. Pros. 3, 206: Me ne dicono miracoli, così del core come dello esser paziente delle fatiche e de' travagli, e dello intender l'arte e maneggiar soldati e cose di guerra.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 93: Oh con quanta fatica ella sostiene L'inegual peso, e muove lenti i passi!
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 89: Indomiti di corpo alle fatiche, Di spirto audaci, e in tutti i casi esperti.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 4: Non come io dovea m'avvezzai a soffrire le fatiche e gl'incomodi, a' pensieri umili e devoti, onde s'andasse facendo più debole la forza della carne e si esaltasse lo spirito.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 25: Esercitare i giovani all'armi, alla temperanza, alla sofferenza delle fatiche, all'egualità.
Esempio: Fag. Comm. 6, 423: In questa casa.... adesso si duran dimoilte (dimolte) fatiche.
Esempio: Pindem. Poes. 272: Col piacere Nacque ad un parto la fatica, e mai L'un poi dall'altra non andò disgiunto.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 8: Così passavano [i soldati] il tempo e la fatica.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 534: Corpi cresciuti e indurati alla fatica, esausti ora dal disagio.
Definiz: § I. E detto di animali. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 50: Asciutti hanno i cavalli, al corso usati, Alla fatica invitti, al cibo parchi, ec.
Definiz: § II. Per similit., detto di cose materiali. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 145: Così lo feci (il modello) di gesso, acciocchè meglio potesse resistere alla fatica che aveva da sopportare per le continue misure che si avevano da fare sopra di esso.
Definiz: § III. E in senso figurato, riferiscesi all'intelletto o allo spirito, a cose morali od astratte. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 12: Hanno.... barattati gli onori in piccol tempo, i quali i loro antichi con molta fatica e con lunghissimo tempo hanno acquistato.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 119: Meglio è dimandar grazia alla signora Duchessa, che faccia differire il resto del ragionamento a domani, che voler con inganni sotterfugger la fatica.
Esempio: Speron. Op. 1, 291: Le fatiche dello 'mparare sono le spine che vanno innanzi al sapere.
Esempio: Bald. Pros. 298: Di due maniere di dignità abbiamo fin qui discorso: della naturale, e dell'acquistata con fatica, con studio, e con progresso di tempo.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 226: Senza fatica non si fa nulla che sia d'illustre.
Definiz: § IV. E per l'Atto stesso, l'Azione o l'Operazione, e simili, che è cagione di fatica, in cui si sostiene la fatica. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Lo giorno se n'andava, e l'aer bruno Toglieva gli animai, che sono in terra, Dalle fatiche loro.
Esempio: Senec. Pist. 242: Il buon uomo.... bagnava in questo stretto luogo il corpo suo affannato nelle fatiche della villa, esercitandosi zappando e lavorando la terra colle sue mani.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 262: Il fin della vita attiva deve esser la contemplativa, come della guerra la pace, il riposo delle fatiche.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 91: Rinaldo, dopo la fatica vana, Ritornò ad aspettarlo alla fontana.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 384: Egli è bene essere assuefatto alle fatiche, ma non già a quelle che sien violente, nè che sien d'una sola sorte, come sono assuefatti gli atleti; ma alle fatiche da uomini liberi: e in queste simili si debbono fare esercitare sì le femmine come i maschi.
Esempio: Car. Eneid. 11, 288: Avea l'Aurora col suo lume intanto Il giorno e l'opre e le fatiche insieme Ricondotte a' mortali.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 27: A cui nè le fatiche il corpo stanco, Nè gli anni dome aveano ancor le posse.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 21: Il riposo è il condimento delle fatiche.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 212: Quella sia da crodersi più accettevole e più grata consecuzion di bene, che dopo maggiori e più nobili e più gloriose fatiche viene acquistata.
Esempio: Segner. Op. 4, 502: Dov'è più di fatiche, però appunto si assegna più di stipendj, perchè vaglian di stimolo ad accettarle.
Esempio: Red. Ditir. A. 18: La bellezza del giovane, per così dire, fatto, ovvero dell'uomo ch'è nel vigore dell'età, è lo avere il corpo abile alle fatiche della guerra, ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 272: Astenermi dalle occupazioni e dalle fatiche corporali.
Definiz: § V. E per Atto gagliardo o violento della persona, Sforzo; od anche semplicemente, Sforzo di alcuna parte, od organo, del corpo. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Tenendo gli occhi con fatica fisi A me, che tutto chin con loro andava.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 14: Ed alle maggior fatiche del mondo rotta la calca, loro tutto rotto e tutto pesto il trassero delle mani.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 47: Ben con robusta man la porta scosse, Ma fur le sue fatiche indarno sparte.
Definiz: § VI. E per L'effetto stesso di un lungo faticare, Affaticamento; riferito figuratam. ad alcuna parte, organo, o simili, del nostro corpo. –
Esempio: Dant. Conv. 229: Puote anche parere così per l'organo visivo, cioè l'occhio, lo quale per infermità e per fatica si trasmuta in alcuno coloramento e in alcuna debilità.
Definiz: § VII. Per Opera, Impresa, difficile, malagevole, e quindi faticosa; od anche semplicemente, Cosa la quale si fa, alla quale si attende, si riesce o perviene, e simili, con qualche fatica: ed altresì Difficoltà, Malagevolezza. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 150: Che è fatica? Fatica è quando imprendiamo a fare cosa al tutto impossibile; ed anche è detta fatica non solamente nelle impossibili, ma eziandio nelle possibili, quando fosse sopra la virtù dell'uomo.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 2, 173: Aveva posto l'animo a fare un ponte, benchè il correre del fiume e la profondità e l'ampiezza importasse grandissima fatica a farlo.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 42: Vinta pertanto felicemente dal Conte la prima fatica d'aver libera dell'assedio Verona, restava la seconda di soccorrere Brescia.
Esempio: E Machiav. Comm. 92: Una fatica ci resta, e d'importanza. C. Quale? N. Farne contenta mógliema, a che io non credo che la si disponga mai.
Esempio: Giannott. Op. 1, 60: Il qual pensiero se non cade nella mente di coloro che procacciano la libertà della città spegnendo i tiranni di quella, rade volte avviene che la lor fatica sia fruttuosa.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 4: Gli angeli che dal cielo ebbero esiglio, Costringerò delle fatiche a parte.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 26: Ma chiama ancora alle fatiche estreme Fanciulli e vecchi l'ultima fortuna.
Definiz: § VIII. E per Intensa cura, opera, e simili, che si presti o dia ad una cosa, che si ponga in far checchessia; e per lo più accompagnata da molestia, disagio, pericolo: ed anche semplicemente, Cura, Faccenda, Briga, più o meno gravi o moleste. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 213: Soleva essere il lor mestiere, e consumarsi la lor fatica, in trattar paci,... o trattar matrimonj, parentadi od amistà, ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 430: E se in questo mezzo non si fussi vinto per tutti i Consigli, di nuovo bisognava rivincere tra' Collegi; sicchè questa fatica era perduta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 56: Acciò dietro al periglio e alla fatica Segua la fama, e il debito ne dica.
Esempio: Cas. Pros. 2, 10: Nel che io non mancherò di usare ogni fatica e diligenza, come son debitore di fare, per la servitù che le porto.
Esempio: Borgh. F. Disc. 1, 225: Quello agevolerà le difficultà tutte (di trovar l'origine del nome di Firenze), quello spianerà questi scoglj:... e senza questo riuscirà vana ogni fatica che ci si prenda intorno.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 45: Ma tu, che alle fatiche ed al periglio Nella milizia ancor resti del mondo, ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 11: Riferiscono,... essendo egli restato con la terza parte sola (d'una vigna), aver col rinterzar la fatica del procurarla, cavato quanto di tutto insieme.
Esempio: Segner. Incred. 128: Leggier fatica è piantare un forte, in paragone di quella che si ricerca a difenderlo bravamente.
Esempio: Trinc. Ben. stab. 6: Beni trasandati e affatto incolti, da potergli facilmente e con poca spesa e fatica coltivare, e crescere molto di prezzo.
Esempio: Nell. Iac. Serv. Forn. 3, 3: Non risparmieremo fatiche nè diligenze per ben servirla.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 117: I loro figliuoli, qualunque indole abbiano sortita, e qualunque fatica, diligenza e spesa si ponga in educarli, ec.
Definiz: § IX. E per Travaglio, Tribolazione, Affanno, Disagio, che si soffrano nel far checchessia; con relazione sia al fisico sia al morale. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Quel.... che cent'anni e piue Girato ha il monte in la prima cornice.... tuo bisavo fue: Ben si convien che la lunga fatica Tu gli raccorci con l'opere tue.
Esempio: E Dant. Conv. 246: Ripensando il loro difetto, dopo 'l desiderio della perfezione, caggiono in fatica di sospiri.
Esempio: E Dant. Conv. 382: Lasciò li vecchi Troiani in Sicilia raccomandati ad Aceste, e partilli dalle fatiche.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 249: Qual regno è nel mondo che non sia pieno delle nostre fatiche?
Esempio: Petr. Rim. 2, 215: Gli errori e le fatiche Del figliuol di Laerte.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 86: Di che Pietro, al qual pareva del ronzino avere una compagnia ed un sostegno delle sue fatiche, forte sbigottì.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 121: Questa è quella Maria che mai non si partì dalla Vergine Maria in tutta la fatica della morte del suo figliuolo Giesù Cristo.
Esempio: Panzier. Tratt. 31: Questo nostro venerabile Iesu fu suddito in fatica, penoso, adolorato, e quasi per pene infernale.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 147: Perdona loro delle giuste busse, quando.... inginocchione domandano grazia a messer Iesu che tu non gli batta, acciò s'avezzino a buona ora ricorrere nelle fatiche al vero Dio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 32: Quivi solingo (perchè ogni diletto, Perch'ogni compagnia prova nimica) Si ritraea, sempre aggiungendo al petto Di più gravi pensier nuova fatica.
Esempio: Bern. Orl. 25, 17: Giugnendo.... alla fonte, Dove si bagna il cervo pauroso, Quivi son le fatiche tutte sconte, E fa il suo cacciatore avventuroso, Perchè pigliar si lascia, ec.
Esempio: Varch. Stor. 1, 94: Mai le fatiche e gl'infortunj d'Italia non cesseranno, infino che, ec.
Esempio: E Varch. Boez. 140: E perciò Dio, che saggiamente dispensa, rispiarma costui, il quale l'avversità potrebbe fare manco buono, nè vuole che chi non merita sofferi fatiche e stenti.
Esempio: Tass. Gerus. 72: Di sì gravi lor rischi e fatiche Gl'increbbe.
Esempio: Serdon. Lett. Ind. volg. 4, 913: Per quella sola cagione dicevano esser bene allogate tutte le fatiche di così lungo viaggio, e tutti i pericoli della vita.
Definiz: § X. E in senso particolare, e più che altro poeticam. e nel plurale, detto di passione amorosa. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 46: Porto dell'amorose mie fatiche.
Esempio: E Petr. Rim. 63: Sperando al fin dalle soavi piante, E da' begli occhi suoi.... Riposo alcun delle fatiche tante.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 36: Poi ch'ebbe il vero Arïodante esposto De la mercè ch'aspetta a sua fatica, Polinesso che già s'avea proposto Di far Ginevra al suo amator nemica, Cominciò ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 66: Da lor mi leva il principe d'Anglante, Che di sè vuol che innanzi agli altri esprima Le fatiche e gli affanni che sostenne Nel gran disio di che a fin mai non venne.
Esempio: Molz. Ninf. tib. 64: Sole, che non pur l'aspre mie fatiche, E il mondo scorgi tutto a parte a parte,... Vedestu mai pena sì grave e ria Che posta col mio duol giuoco non sia?
Esempio: Speron. Op. 1, 20: Dopo mille amorose fatiche e mille affanni in amore.
Definiz: § XI. E pure per Travaglio, Patimento, causati da malore, da grave disturbo, e simili. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 131: Incontanente entrandogli la febbre addosso, cominciò ad avere gran dolore e gran fatica.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 167: Quantunque pallida, ed assai male in ordine della persona per la fatica del mare allor fosse la donna, pur ec.
Definiz: § XII. E poeticam. e con maniera latina, detto del sole o della luna, a denotare sia l'eclisse sia il loro corso ordinario. –
Esempio: Bocc. Laber. 202: Ti mostreranno le cagioni de' variamenti de' tempi e delle fatiche del sole, e di quelle della luna.
Esempio: Bemb. Asol. 102 t.: Mirare gli aspetti della mutevole luna, riguardare alle fatiche del sole.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 313: Questo ci mostra in ciel le stelle, e i poli, I cerchj e gli animai che van d'intorno, Il viaggio del sole, e le fatiche Della sorella sua, degli altri i passi.
Definiz: § XIII. E per Lavoro, Opera; anche figuratam. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 148: Dell'altrui fatica mai non tolsi sanza alcuna mercede.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 47: Già rimanea piccola fatica al sole; e' cavalli percoteano co' piedi lo spazio dello inchinato cielo.
Esempio: Bibb. N. 6, 24: Ch'elli manuchi e beva, e lieto stii della fatica sua, la quale ebbe sotto il sole.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 92, 19: Per le fatiche straordinarie addossate al cancelliere in causa di fallimenti, si paghi ec.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 59: Se ne scendono a piccole giornate verso le Maremme, coi loro armenti, o con i loro istrumenti rusticali, per ivi guadagnarsi il vitto colle loro fatiche, fino a primavera inoltrata.
Definiz: § XIV. E per Ciò che è prodotto dal lavoro od opera di alcuno; Cosa qualsiasi, fatta, ottenuta, mediante fatica od industria. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 48: Voi, ladroni e crudeli omicidi, non vi vergognate di rubare le fatiche altrui.
Esempio: Bibb. N. 5, 368: E alla brina dètte loro frutti, e loro fatiche alla locusta.
Esempio: Bald. Vers. 171: E tu, Priapo,... Spaventa i ladri che notturni vanno Predando, ingiusti, le fatiche altrui.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 2: Levar più in alto Forse tu vuoi della fortezza il muro Custodito da te? Guatane, e dici Se un sasso v'ha nella fatica infame Posto da noi. Dato i patrizj han l'oro, E la plebe il sudore, ec.
Definiz: § XV. E per Ciò che alcuno ritrae o guadagna dal lavoro od opera propria; Prezzo, Mercede, Premio, del proprio lavoro: più comunemente nella maniera Vivere, o simili, delle proprie fatiche o fatica. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 202: Poichè io venni in questo diserto, non mangiai pane se non di mia fatica.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 245: Sempre ai predetti luoghi e ad altri andava a piedi, quando per terra andava, e sempre vivea di sua fatica.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 158: Frate Egidio, volendo vivere di sua fatica, accattò una mezzina, ec.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 161: Vedendo frate Egidio che della sua fatica non potea vivere, e per la limosina non si potea andare, disse ec.
Esempio: Crusc. Vocab. II: Io voglio le mie fatiche, Non mi defraudare le mie fatiche.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 22: Veste da secolare, abita alcune stanze della Compagnia, e vive delle sue fatiche.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 5, 492: Egli è più facile a trovar uno che si tenga lieto e contento d'un sol poderetto, ch'egli lavora co' proprj buoi, vivendo di sua fatica.
Definiz: § XVI. In senso particolare prendesi per Lavoro letterario o scientifico, Libro, Componimento; ovvero per Opera d'arte, Quadro, Statua, ec. –
Esempio: Baldell. F. Filostr. 6: Ho preso ardir di scrivervi e di presentarvi queste mie fatiche.
Esempio: Giacomin. Oraz. Ded.: Nell'offerire a V. Eccell. Illustrissima queste mie fatiche.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 20: E se, in facendo questo, non soddisfarò interamente a quelli che vedranno questa piccola fatica, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 163: Pregando chi leggerà queste nostre fatiche, ec.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 209: Riconosco per un effetto della magnanimità di V. S. Illustriss. quanto gli è piaciuto disporre di questa opera mia, non ostante che.... avessi meco medesimo determinato di non esporre in pubblico mai più alcuna delle mie fatiche.
Esempio: E Galil. Comm. ep. appr.: Per sua particolare affezione verso di me, avrebbe avuto a cuore la conservazione de' miei studj e delle mie fatiche.
Esempio: Dat. Lett. 47: Di tutte le fatiche si farà poi una sola compilazione, distinguendo e dando il suo a ciascuno puntualmente, col porre a luogo a luogo il nome accademico.
Esempio: Red. Lett. 1, 285: Mi prenderò l'ardire.... di chiederle consiglio per alcune mie fatiche sopra due poeti.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. Proleg.: A voi.... consacro questa breve fatica.
Esempio: Targ. Disam. Ded. 7: Prenderò animo per dimostrarmi sempre più, con altre mie deboli fatiche,... umilissimo servo e suddito.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 4: Noto per una sua fatica sopra il Petrarca.
Esempio: E Mann. Ist. Decam. 47: Di questa mia fatica amorevole fautore.
Definiz: § XVII. E per Cura, Studio, che si pongono intorno a lavoro od opera d'ingegno; ed, altresì, Resultato di tale studio, Ciò che alcuno fa in detta opera. –
Esempio: Bibb. 3, 451: Avendome dedicato a la fatica di imparare la lingua caldaica, ec.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 5: E tu per queste cose, e per questa fatica che m'imponi, me ne remunera pregando per me, sicchè la vita mia possa servare dritta, e in della presente opera dire alcuna cosa degna.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 16: Benchè il tempo abbia consumato in parte le fatiche che Stefano fece in questa opera, si conosce ec.
Esempio: Falcon. Lett. 97: Sua Santità, dopo d'aver parlato lungamente di lui e de' suoi studj, e delle fatiche ch'egli aveva fatto in osservare e raccogliere l'antichità di Roma, si stese a raccontare, ec.
Definiz: § XVIII. Fatica da bestie, dicesi comunemente per Fatica molto grave, quasi più conveniente a bestia che ad uomo. –
Esempio: Red. Lett. 1, 62: Il mio capaccio duro ha fatta una fatica da bestie, per trovare e intendere la costruzione di questa strofe ottava; pure, per grazia di Dio, l'ha compresa.
Definiz: § XIX. Fatica di spalle o di schiena, dicesi familiarmente Quella la quale, piuttosto che ingegno o dottrina, richiede lavoro materiale e pazienza. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 4, 21: Uomini, li quali siano puri leggisti, nè abbiano altra cognizione che di alcune poche regole e conclusioni ammassate con fatica di schiena nelli repertorj.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 55: Il collazionare gli autori co' manuscritti, e 'l fare annotazioni su quelli, o critiche osservazioni formarne, sono cose per alcuni chiamate fatiche di spalle.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 161: Svetonio e Terenzio.... co i buoni testi scritti a penna, con laboriosa esattezza, siccome io stesso con gli occhi miei vidi, collazionò; nè queste fatiche, che noi chiamiamo di spalle, fuggì quel libero spirito.
Definiz: § XX. Fatiche d'Ercole sono propriamente le Dodici ardue imprese addossate ad Ercole per l'odio di Giunone, dalle quali tutte egli uscì vittorioso: e figuratam. dicesi di Qualsivoglia grave fatica, impresa, cimento. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 190: Ma, quando memoria facciamo d'Ercole, poniamo quivi a onore di lui, perchè fu molto virtudioso ed a utilità de' lettori, li dodeci grandi fatti, che fece nel mondo, li quali Boezio nel quarto libro de Consolatione le chiama le dodeci fatiche d'Ercole.... La prima fatica d'Ercole.... fu a domare li centauri, ec.
Esempio: E Fr. Guid. Fior. Ital. 217: Onde, per questo ordine delle fatiche d'Ercole, vediamo che ec.
Esempio: Dav. Oraz. 470: Scolpir in marmo le dodici fatiche d'Ercole.
Definiz: § XXI. di fatica, o Giorno, di fatica, trovasi per Giorno nel quale si fatica, cioè si lavora; comunemente Giorno di lavoro, in contrapposizione di Giorno festivo. –
Esempio: Segner. Pred. 711: Essi ne' dì di festa son qui tornati, essi ne' dì di fatica, a pigliare i vostri santissimi insegnamenti.
Definiz: § XXII. A fatica, posto avverbialmente, vale Con fatica, Con difficoltà; Appena. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Dopo la tratta d'un sospiro amaro, A pena ebbi la voce che rispose, E le labbra a fatica la formaro.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 240: Io non voglio dare loro le spese: a fatica ho da darle a me, ec.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 337: Da altra parte i figliuoli del fratello, essendo lontani e quasi alienati, a fatica erano conosciuti da loro, ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 207: E a fatica la strinse (la spada) col guanto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 96: Più ch'onor, gli fia biasmo che si dica Ch'abbia vinta una femina a fatica.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 23: A fatica.... gli ho potuti (alcuni pesci) per un grosso nuovo cacciar di mano a un pescatore.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 51: E lui commove in guisa tal, ch'a freno Può ritener le lacrime a fatica.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 49: Pure a fatica avvien che si ripari Dentro alle porte: e le riserra appena, Che già ec.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 29: Il moro ama i luoghi sabbionosi, ed a fatica s'afferra nel tufo o nell'argilla.
Esempio: Dav. Tac. 2, 45: Otone.... si rizò in su 'l letto, e con preghi e lagrime li raffrenò a fatica.
Esempio: Metast. Dramm. 9, 218: L'ire a fatica Io tenni a fren.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 129: Che altri pur voli, credo a fatica.
Esempio: Mont. Poes. 1, 129: E la difficile Prudenza amica, Che i vati imparano Tanto a fatica.
Definiz: § XXIII. E con forza di limitazione o approssimazione, per Non bene, Non compiutamente, Non interamente; Appena. –
Esempio: Tolom. Lett. 12: Ecco dunque, che, come io gli ho prestamente partoriti, così subbito ve li mando (certi capi de la Vita di Giulio Cesare): acciocchè.... da voi ricevano il latte e 'l nutrimento e 'l vestire, ed ogni buono essere; perchè da me a fatica averan ricevuto un primo e debil seme.
Esempio: Grazz. Comm. 179: Orazio, avendo a fatica le caluggini, porta una barbetta nera contrafatta al viso.
Esempio: Cecch. Stiav. 4, 3: I' non credo che la arrivi a fatica a diciotto anni.
Esempio: Segn. P. Demetr. 12: Il [periodo] dialogico è quello che è ancor più piano e più semplice di quel della storia, e a fatica dimostra d'esser periodo.
Esempio: Dav. Colt. 518: In sul divelto fa' un buco largo col palo, riempilo d'un solenne terriccio, mettivi sopra a fatica ricoperta la mandorla inclinata, o tenuta in molle duo dì (la stampa: affatica).
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 66: Fino a cercare sopra le montagne più alpestre uomini a fatica dissimili dalle bestie.
Definiz: § XXIV. E in costrutto con la cong. Che reggente la proposizione che segue, equivale all'avverbio Appena, indicante azione testè, o non ancor bene, compiuta. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 80: Ella concesse gli umidi occhi ad un breve sonno. E a fatica aveva velato l'occhio, ch'ella si risentì.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 126: Nè fummo a fatica giunti, che senza pensar più a' casi nostri o alla mia morte, e' ci tolsero daddosso quelle robe.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 18: Nè ora a fatica fornita (una facciata), che da una terribile pioggia e grossissima grandine fu molto offesa.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 6, 81: Il buon Ciaglio sul prato s'abbandona; Chè dello scudo nell'orlo lo tocca Quegli a fatica, che in terra trabocca.
Definiz: § XXV. E nel medesimo costrutto e valore, in forma ellittica, per Appena che; sottinteso È, Era, ec. –
Esempio: Machiav. Princ. 41: La brevità della vita loro ne era cagione; perchè in dieci anni che, ragguagliato, viveva un Papa, a fatica che potesse abbassare una delle fazioni.
Esempio: E Machiav. Comm. 215: A fatica ch'io ebbi tanto spazio che mi mettessi la tonaca.
Definiz: § XXVI. A gran fatica, ed anche A mala fatica, posto avverbialmente, vale lo stesso, ma in grado maggiore, che A fatica; Con grande difficoltà, A grande stento, A mala pena. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 127: La donna cattivella a gran fatica si levò di terra.
Esempio: Bemb. Lett. 4, 134: Se voi non mi scoprivate la cagione delle vostre affannose parole che mi scrivete, io mi credo che a gran fatica mi sarei tenuto in vita.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 2: Se dopo lunga prova a gran fatica Trovar si può chi ti sia amico vero, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 35: Astolfo a gran fatica e Sansonetto Potè levarla da mirar ne l'onda.
Esempio: Segner. Pred. 16: Ma chi è fatto mai meritevole di tal grazia? Vix de centum millibus unus: di cento mila, a gran fatica, uno solo.
Esempio: Salvin. Opp. 214: Dalle doglie angosciate il parto a grande Fatica staccan.
Esempio: Not. Malm. 2, 728: Non solamente dichiamo Appena, A fatica, cioè Con pena, Con fatica, ma A mala pena, A mala fatica, come qui A malo stento.
Definiz: § XXVII. Da fatica, in forza d'aggiunto, vale Atto a durar fatica, Gagliardo: e dicesi così di persone come d'animali. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 133: Da fatica un cavallo i' ti vo' dare, Mi disse quel che me l'avea venduto.
Esempio: Cecch. Stiav. 2, 2: Noi abbiam bisogno D'una che sia da fatica, che spazzi, Faccia bucati, cuoca, e in somma Che si possa mandar fuori ad ogni ora.
Definiz: § XXVIII. Aver le fatiche, o delle fatiche, a far checchessia, vale Durare assai fatica per poterlo fare, per riuscirvi; e Aver fatica in checchessia, vale Durarvi fatica. –
Esempio: Bemb. Lett. 4, 231: Io spesso mi vo ricordando, ed ho in ciò poca fatica, alquante parole dettemi parte al testimonio della luna sul verone, e parte a quella finestra, ec.
Esempio: Varch. Stor. 1, 286: Ma trovato il Naldino che le genti s'erano il dì dinanzi ch'egli arrivasse.... verso l'Aquila partite, ebbe delle fatiche a poter disporre Malatesta, che volesse consegnarli il prigione.
Esempio: Ambr. Furt. 3, 3: Gli è passato l'ora del desinare; arò le fatiche a trovar Mario.
Definiz: § XXIX. Dar fatica, o fatiche, ad alcuno, vale Affaticarlo, Travagliarlo, Recargli disagio; ed anche semplicemente Recargli molestia, dispiacere, Affliggerla, Turbarlo: che oggi familiarmente diciamo Dar da fare ad alcuno. –
Esempio: Plut. Vit. 103: Ma gli abitatori di Alesa dieron gran fatica a sè medesimi, od a Cesare; ma alla fine si renderono.
Esempio: Cell. G. Lett. 38: Priegoti mi scriva se questo è vero, che tu debba andare; ovvero che mi sia stato detto per darmi fatica.
Esempio: Med. L. Cant. Carn. 17: Facci gran danno e dacci assai fatica.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 97: Se l'ingegno di Antonio fosse uscito di Lombardia e stato a Roma, averebbe fatto miracoli, e dato delle fatiche a molti che nel suo tempo furon tenuti grandi.
Definiz: § XXX. Dare ad alcuno una fatica, o Dargli fatica di far checchessia, vale Fargli assumere, Addossargli, qualche grave o pericolosa faccenda od impresa, o semplicemente Dargli l'incomodo di far checchessia in nostro od altrui servigio. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 121: Se innamorati stati siete o sete, leggier cosa vi fia comprendere il mio disio. Io amo, ed amor m'indusse a darvi la presente fatica.
Esempio: Bemb. Lett. 3, 117: Sono astretto di darvi fatica di vedere se fosse possibile ritrovar la minuta autentica del brieve, del qual vi mando l'esempio in questa lettera, fatto da Papa Giulio.
Definiz: § XXXI. Darsi fatica, vale Affaticarsi, Travagliarsi; od anche semplicemente, Affliggersi, Turbarsi. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 143: La gente, che tenea co' Cerchi, ne prese viltà, dicendo seco stessa: Non è da darsi fatica, chè pace sarà.
Esempio: Mirac. Mad. R. 164, 21: La madre, non trovando il fanciullo suo, si dava molta fatica.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 203: Donna mia, se tu hai la fede intera che Iddio ci ha manifestata di questo figliuolo, eh non temere, e' non te ne bisogna dare nulla fatica.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 188: E veramente ella fu cosa da un suo pari, da darsene e pena e fatica; e a quelli che 'l feciono, fu il contrario.
Definiz: § XXXII. Durar fatica, vale Sostenere, Reggere, la fatica; e propriamente intendesi di quella del corpo; Faticare. E dicesi anche di animali. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 150: Siccome del villano che lavora nel campo, avvegnachè duri fatica assai, sì gliene giova molto e non gli pare amaro, ma dolce per lo frutto e bene che n'attende.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 11: Padre mio, voi siete oggimai vecchio, e potete male durare fatica: perchè non mi menate voi una volta a Firenze, acciò che.... io, che son giovane e posso meglio faticar di voi, possa poscia ec.?
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 475: Si può dire, ch'i' abbia una serva e non più, al durare della fatica. E pertanto, ti ricordo el bisogno; che.... tu dia ordine d'averla: qual che tartera di nazione, che sono per durare fatica vantaggiate e rustiche.
Esempio: Bin. Lett. 254: Vi ama,... ma non lo può mostrare con scrivervi, perchè lo fa mal volentieri; non per amor vostro, ma per amor suo, cioè per non li saper buono durar fatica.
Esempio: Soder. Anim. domest. 113 t.: I bufoli.... tirano grandissimi pesi a par de' buoi, e d'avvantaggio; ma non resistono a durar fatica come loro.
Definiz: § XXXIII. E per Affaticarsi, Adoperarsi, ovvero Sofferir disagio, Incontrar difficoltà, perchè avvenga o si faccia checchessia, ovvero in servigio d'alcuno, o per utile proprio, o per alcun fine, impresa, proposito, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 373: E benchè.... per gli amici tua si sia durato fatica, pure.... iarsera di notte s'ebbe detta licenza.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 20: Sua Maestà mi fece un lungo discorso, narrando quanto fussi desideroso de la pace, e che aveva durato fatica assai col Papa con lo Imperadore e col Re di Francia perchè le cose si componessino.
Esempio: Varch. Boez. 4: Ho molto più di fatica, che io non credeva, durato.
Esempio: Cecch. Masch. 2, 1: E quando e' s'è durato e poi durato Fatica assai, e conchiuso e sconchiuso,... A casa mia sì si costuma dare, Come per arra, qualche danaiuolo.
Esempio: Red. Lett. 1, 119: Chi ama di durar fatica in questo mondo, e di scalmanarsi a vanvera, corre risico di perder la sanità.
Esempio: Giust. Vers. 140: Non ebbe questi da durar fatica, Nè bisognò cercar colla lanterna Un genero, che ec.
Definiz: § XXXIV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Lume v'è dato a bene ed a malizia, E libero voler che, se fatica Nelle prime battaglie col ciel dura, Poi vince tutto, se ben si notrica.
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 312: La parola di Dio, benchè in alcuni duri fatica, troverà nondimeno, quando che sia, in chi riposarsi.
Definiz: § XXXV. Durar fatica a far checchessia, vale Incontrare difficoltà, ostacoli, nel farlo, Doversi affaticare per riuscirvi, Riuscirvi assai difficilmente: usato anche assolutam., con ellissi del compimento retto dalla prep. A. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 228: S'intende che 'l cavaliere usa ogni sorte di stratagemmi per soffocarlo, e farlo dichiarar colpevole; e per la parte sua si dura fatica a trovar genti che si vogliano esaminare.
Esempio: Cellin. Vit. 113: Li quali.... contavano la cosa come l'era ita, e la gran fatica ch'egli avevano durato a cavare quel pugnale dell'osso del collo e del capo di colui.
Esempio: E Cellin. Vit. 408: Durai una gran fatica a riavere.... il resto dell'argento che io gli avevo dato.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 191: È di tutto E cagione il durar poca fatica A guadagnarli.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 113: Non durarono molta fatica a spingere l'animo suo.... a combattere la fortezza.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 282: Voi dite che è cosa strana involgere in una medesima pena il giusto ed il peccatore. Su, sia così: ma trovatemi questi giusti;... voi durerete fatica.
Esempio: Red. Lett. 1, 60: Se io.... duro fatica ad intender qualche passo, qual fatica vi durerà un altro che sia meno assuefatto di me?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 442: Durò fatica a tener le lacrime.
Definiz: § XXXVI. Usasi pure per Aver difficoltà, ripugnanza, e simili, a far checchessia, Indurvisi difficilmente.
Definiz: § XXXVII. Durar fatica in checchessia, o nel far checchessia, vale Sostener fatica, Faticare, ovvero Affaticarsi, Adoperarsi, nel farlo. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 44: E, date cinque lire a Bruno e denari per tre paia di capponi, il pregò che in suo servigio in queste cose durasse fatica.
Esempio: E Bocc. Comm. Dant. M. 2, 101: Alcuno per eredità diverrà abbondante, senza avere in ciò alcuna fatica durata.
Esempio: Bern. Dial. Poet. 232: Il fatto loro (de' poeti) non è se non prospettiva, descrizioni, comparazioni:... e perchè ci durano pur fatica, ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 74 t.: Avendo durato tanta fatica, ed essendo ormai venuti a fine dell'opera, giudicate voi che queste cose siano da abbandonarle, per aver poi alla state di nuovo a durare in queste medesime cose un'altra fatica?
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 65: Beati coloro che nel comporre duran poca fatica. Godansi la lor buona ventura, senza insultare a quei che molta ne durano.
Definiz: § XXXVIII. E Durar fatica in alcuno, si usò per Faticare o Affaticarsi in pro di quello, per cagion sua. –
Esempio: Leggend. Tob. V. 10: Farai che tu sempre alla tua madre faccia onore, e pensa la fatica, ch'ella hane durata in te.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 249: E s'io questo non credessi e non vedessi di voi, non sarei mai tanto contento de' fatti vostri, anzi mi parrebbe avere perduta la fatica che ho durata in voi.
Definiz: § XXXIX. Entrare in una fatica, vale Prendersi, Addossarsi, un carico, Imprendere a far checchessia; ed Entrare in fatica di far checchessia, vale Prendersi la briga, il disagio, di farlo, Mettersi con proprio incomodo a farlo. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 39: Ti prego che questa fatica, nella quale io sono intrato a laude di Iesu Cristo ed a tua utilità e mia, allegramente la ricevi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 151: Deh, amico mio, perchè vuoi tu entrare in questa fatica e così grande spesa, come a te sarà d'andare di qui a Roma?
Esempio: E Bocc. Laber. 53: Io non credo che in fatica d'onorarne alcuna (delle donne) per li suoi meriti, a' nostri bisavoli, non che a noi bisognasse d'entrare: e prima spero si ritroverranno de' cigni neri e de' corbi bianchi, che a' nostri successori d'onorarne alcuna bisogni d'entrare in fatica.
Definiz: § XL. Essere fatica, detto del fare alcuna cosa, vale Esser quella faticosa, Richiedersi fatica a farla, Esser cosa difficoltosa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 28: D'un sol di lor via più bisogno avranno,... Che di dieci altri mila che ci sono, Tra' quai fatica è ritrovare un buono.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 2: Tirò Agostino.... Agnolo suo fratello minore al medesimo esercizio. Nè gli fu il ciò fare molta fatica, perchè ec.
Definiz: § XLI. Essere ad alcuno fatica il fare, o di fare, o a fare, checchessia, vale Essergli, o Riuscirgli, grave, molesto, Rincrescergli: per lo più in locuzione negativa. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Oh! diss'io lui, se l'altro non ti ficchi Li denti addosso, non ti sia fatica A dir chi è, pria che di qui si spicchi.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 379: Nè fatica veruna ci sarebbe di ricomperarti tanto oro, quanto tu pesassi.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 198: Non mettere in non calere la disciplina del Signore; e non ti sia fatica quando tu sarai da lui corretto.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 30: Pregovi, padre, non vi sia fatica Raccomandarmi a Michel'Agnol mio.
Definiz: § XLII. Essere fatica a far checchessia, Bisognare fatica a far checchessia, Volerci, e simili, fatica a far checchessia, vale Dovere affaticarsi, Dover durare molta fatica, per farlo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 201: Nè a disporlo che si partisse della patria fu gran fatica; perciocchè.... stava piuttosto con pericolo della vita, che altramente.
Definiz: § XLIII. Essere checchessia di fatica, vale Riuscir faticoso, gravoso. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 54: Dalla mia prima giovanezza infino a questo tempo oltre modo essendo acceso stato d'altissimo e nobile amore,... quantunque.... io ne fossi lodato, e da molto più reputato, nondimeno mi fu egli di grandissima fatica a sofferire.
Definiz: § XLIV. E detto di cosa o di operazione materiale, vale Essere faticoso ad adoperarsi, maneggiarsi, ovvero a farsi, eseguirsi. –
Esempio: Cellin. Vit. 22: Sebbene io continuo avevo la febbre, per esser lo strumento di pochissima fatica, non mi dava alterazione il sonare.
Definiz: § XLV. Essere in fatica, vale Trovarsi in travaglio, in disagio, in angustia. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 211: Deliberò di combattere una gran città.... chiamata Zama; pensando.... che Giugurta, essendo li suoi in fatica, verrebbe loro in aiuto.
Esempio: Collaz. SS. PP. 107 t.: E di questi dice così il Salmo: E' non sono in fatica con gli uomini, e non sono battuti con gli uomini.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 85: Cioè il mare Adriatico, dove il Po entra in mare per riposare con li fiumi, che lui Po seguitano; altrimenti continuando col suo corso, con loro insieme sarebbe in fatica (qui per similit.).
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 4 t.: Noi vogliamo che voi sappiate, che noi siamo in fatica di potere avere danari, per messi e per spie, e per nostre spese, e per simigliante cose minute.
Definiz: § XLVI. Si usò anche per Essere malato, infermo. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 159: Quando tu sarai nelle tue maggiori forze, fa' sì che tu sia savio; e allora sarai tenuto vero forte uomo. Se fossi in fatica, addomanda aiuto da' tuoi conoscenti, e sappi che gnuno t'è migliore medico che il fedele amico (Il lat.: si forte laboras).
Definiz: § XLVII. Mettersi alla fatica di fare checchessia, o Mettersi ad una fatica, vale Accingersi a farlo, sottostando alla fatica o disagio che vi si richiede. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 78: Or perchè vi siete messi a tanta fatica di venire a me per sì lunga via?
Esempio: Bocc. Decam. 8, 409: Nobilissime giovani, a consolazion delle quali io a così lunga fatica messo mi sono, io mi credo, ec.
Definiz: § XLVIII. Parere ad alcuno fatica checchessia, o il fare, o di fare, o a fare, checchessia, vale Riuscirgli grave, faticoso, molesto; Pesare, Rincrescere. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 121: Venendo.... a Firenze, io le dimenticai; dimodochè parendomi fatica a riscriverle, ve le manderò un'altra volta.
Esempio: Bern. Orl. 15, 6: Sforzati fur d'abbandonare L'assalto che fra loro han cominciato, Ancor che a tutti due fatica pare, Che l'un dall'altro tiensi avvantaggiato.
Esempio: Alam. L. Gir. 22, 95: Dismonta adunque, e non gli par fatica Risalir nella sala.
Esempio: Lett. Uom. ill. 183: Per quanto io posso ritrarre, al signor Duca è per parer fatica di venire di presente.
Esempio: Varch. Stor. 1, 165: Non mi parrà fatica di fare, nella fine di questo terzo libro, alquanto di digressione.
Esempio: E Varch. Ercol. 31: Di grazia, vi prego che non vi paia fatica.... sciormi questo nodo.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 4: Con tutto che le cose mi succedino Bene del parentado,... perchè Albizo Ci acconsentisce pur, benchè li paia Un po' fatica; non però, ec.
Definiz: § XLIX. Perdere la fatica o le fatiche, o il tempo e la fatica, la fatica e la spesa, Gettare la fatica o le fatiche, o il tempo e la fatica, la fatica e la spesa, Consumare invano la fatica o le fatiche, o il tempo e la fatica, la fatica e la spesa, Buttar via, e simili, la fatica o le fatiche, o il tempo e la fatica, la fatica e la spesa, e simili; maniere che valgono Faticare, o Affaticarsi, inutilmente, senza conseguire il fine desiderato, senz'alcun pro. –
Esempio: Frescobald. M. Rim. 23: Lascia la 'mpresa che vincer non puoi, Non voler contrastar col suo valore (d'Amore). Freddo e giovenil core, In van consumi il tempo e la fatica.
Esempio: Macingh. Strozz. 411: Quelle [melarance].... che recò, erano.... mezze fracide: che avendole di quella sorta, è perduto la fatica e la spesa.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 3: Se una gran moltitudine di metallieri, ignoranti del conoscimento de le vene, spesse volte perde, come si dice, l'olio o la fatica, ei non è da maravigliarsene.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 92: Si prova con la lancia e con la spada A romper quei cristalli; e il tempo getta Con la fatica.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 232: Ella è finita; Perchè gettiam nostra fatica in vano?
Esempio: Targ. Rag. Agric. 68: È.... necessario lo accertarsi dell'interna struttura dei materiali d'una tal collina, dove si voglia fare una qualche coltivazione, affine di non gettar via il denaro e la fatica.
Definiz: § L. Prendere fatica o fatiche, o una fatica, o la fatica, di checchessia, o di far checchessia, o Pigliare, o simili, fatica o fatiche, o una fatica, o la fatica, di checchessia, o di far checchessia, vale Imprendere a fare alcuna cosa, Assumersi un'impresa, qualche grave faccenda, carico, e simili. –
Esempio: Esop. Fav. S. 2: Avendo in diversi luoghi prese il lupo e l'agnello diverse fatiche, avvenne che ciascuno di loro aveva grande sete.
Esempio: S. Ag. C. D. 6, 58: Della quale [città di Dio] per volere scrivere, ci abbiamo arrecato per mano la fatica di questa così grande opera.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 4: E di questi se ne potrebbe nominare infiniti, de' quali è mancata la fama, solo per non avere chi abbi scritto di loro. E non è mancato per non esserci iscrittori, chè ci sono stati eloquentissimi e dottissimi, ma non hanno voluto pigliare questa tanta fatica, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 71: Penso che non le sarà se non grata questa fatica presa da me di scrivere le vite, i lavori, le maniere e le condizioni di tutti quelli che, ec.
Definiz: § LI. Prender fatica, o fatiche, vale pure Affaticarsi, Adoperarsi, Prendersi cura diligente, sia in servigio o benefizio di alcuna persona, sia per alcuna cosa o proposito. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 5: Il buono animo che hanno di non risparmiar la vita a beneficio nostro, merita che ogni buon Viniziano sia loro favorevole, e prenda fatica a pro ed onor loro.
Esempio: Vett. Colt. 67: Non è per questo che custoditi bene (gli olivi) e vezzeggiati, essi non rendano merito delle fatiche prese loro intorno.
Definiz: § LII. Prendere fatica di fare checchessia, o Pigliare, fatica di fare checchessia, vale Darsene la briga, la cura, il pensiero; ed anche Porvisi, Accingervisi, Attendervi. –
Esempio: Bemb. Pros. 25: Il che agevolmente vederà chiunque le provenzali rime piglierà fatica di leggere.
Esempio: Cas. Pros. 3, 176: Io vi prego che vi piaccia prender fatica di fare l'offizio per me fin ch'io venga.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 283: Non mi accade fare altra risposta, che ringraziarla assai degli avvisi e della sua cortesia, che ha preso fatica di supplir alla absenza del Bianchetto.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 163: Sperava che potesse essere, che in breve vedessero tali miei pensieri e dubbj inseriti in un discorso d'un gentiluomo amico mio, il quale per onorarmi aveva preso fatica di raccorgli ed inserirgli in una sua scrittura.
Definiz: § LIII. Durar fatica per impoverire; Maniera proverbiale, che vale Durar fatica con poco o nessun guadagno, e talvolta con iscapito; Affaticarsi intorno a cosa che porta poco o nessun guadagno. E dicesi anche Affaticarsi per impoverire. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 49: Io per me non vo' innanzi per sì poco Durar fatica per impoverire.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 291: Ha durato fatica, come si dice, per impoverire, e per esser tenuto di poco giudizio, in mettersi a far quello che non sapeva.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 199: Per avvisarmi di poi s'i' son per la diritta daddovero o no, perciocch'i' non vorrei durar fatica per impoverire.
Definiz: § LIV. Durare maggior fatica che a portare il sasso della Vernia; Maniera proverbiale, usata a proposito di chi si sottoponga a fatica gravissima e superiore alle sue forze. –
Esempio: Gell. Capr. Bott. 61: Donde viene che questi dotti sconfortano così gli altri dallo studiare, mostrando loro che si duri maggior fatica che a portar il sasso de la Vernia, come si dice per proverbio?
Definiz: § LV. Dura fatica per un Comune, e non avrai servito persona; si disse in proverbio a denotare, che i servigj resi al pubblico spesso non ricevono adeguata ricompensa. Oggi diciamo: Chi serve al Comune, non serve a nessuno. –
Esempio: Mazz. Lett. 2, 9: Veggio bene che vero è il proverbio: Dura fatica per uno Comune, e non arai servito persona.
Definiz: § LVI. La poca fatica è sana, o Poca fatica è gran sanità; Proverbio usato per motteggiare coloro che fuggono la fatica, che preferiscono, come cosa più comoda, l'ozio. –
Esempio: Bin. Lett. 271: I versi ricercano cervelli senza pensieri, ed a' quali, come si dice, la poca fatica fussi gran sanità.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 82: Volle Che ognun serrasse il traffico e il negozio.... Ognun vi s'arrecò di buona gana; Chè la poca fatica a tutti e sana.
Definiz: § LVII. Ogni fatica merita ricompensa, Ogni fatica merita premio, o simili; Proverbio di chiaro significato. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 14: Fate voi alcuna opera sanza qualche premio? Benchè questo non dico per biasimare simili operazioni, perchè ogni fatica aspetta premio.
Esempio: Bern. Dial. Poet. 232: E perchè.... ogni fatica vuol premio, io li pagherei con moneta equivalente.