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1) Dizion. 5° Ed. .
OMBRA.
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OMBRA.
Definiz: Sost. femm. Diminuzione di luce che un corpo opaco produce dalla parte opposta a quella illuminata. Ma comunemente si prende per Quella che si ha quando un corpo opaco intercetta i raggi del sole.
Dal lat. umbra. ‒
Esempio: Dant. Purg. 3: Vespero è già colà, dov'è sepolto Lo corpo, dentro al quale io facev'ombra.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Avvegna che si muova bruna bruna (l'acqua del Lete) Sotto l'ombra perpetua, che mai Raggiar non lascia sole ivi nè luna.
Esempio: E Dant. Parad. 14: Così si veggion qui diritte e torte.... Le minuzie de' corpi.... Muoversi per lo raggio, onde si lista Tal volta l'ombra che per sua difesa La gente con ingegno ed arte acquista.
Esempio: Petr. Rim. F. 8: Lassare il velo o per sole o per ombra. Donna, non vi vid'io, Poi che in me conosceste ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 24: Qualora il sole era più alto, sotto odorifera e dilettevole ombra, senza esser tocco da quello, vi si poteva per tutto andare.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 273: La differenza ch'è da ombre a tenebre è questa, che l'ombra è alleviamento di luce, e tenebre è integralmente privamento di essa luce.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 108: Liete piante, verdi erbe, limpide acque, Spelunca opaca e di fredde ombre grata, ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 3, 56: Oltra sei miglia, un bosco Sorge d'ombre nocenti orrido e fosco.
Esempio: E Tass. Gerus. S. 13, 2: Sorge non lunge a le cristiane tende Tra solitarie valli alta foresta, Foltissima di piante antiche, orrende, Che spargon d'ogni intorno ombra funesta.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 111, 1: Ombra.... L'oscurità che fanno i corpi opachi, alla parte opposta a quella che è illuminata.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 121: Sorgean gli umidi ontani a cento e cento, Che sporgendo sul fiume i rami folti, Ombra faceano al sottoposto argento.
Esempio: Fosc. Poes. C. 33: Ch'or con dimesse frondi va (il tiglio) fremendo Perchè non copre.... l'urna del vecchio Cui già di calma era cortese e d'ombre.
Esempio: Guast. Rapp. El. 549: Anche l'albero annoso si veste di foglie e di fiori; e ove gli manchi copia di frutti, conforta d'ombre il viandante.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 79 t.: Il che brevemente ho voluto dire, per molte cose che poi avvennero tra questi signori di Toscana e Ugo: le quali farebbono ombra non piccola a chi non avesse questa notizia.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 263: Non vi potendo onorar presente, onorano me di parte degli onor vostri. Di che alla vostra virtù ne so grado ed a voi gli appresento, ritenendomene quel poco d'ombra che me ne può rimanere.
Esempio: Tass. Gerus. S. 17, 16: E da gli agi e da l'ombre a dura vita Intempestiva ambizïon l'invita.
Esempio: E Tass. Gerus. S. 17, 61: Signor, non sotto l'ombra in piaggia molle..., Ma in cima a l'erto e faticoso colle De la virtù riposto è il nostro bene.
Definiz: § II. Usasi spesso con un compimento o un aggiunto indicante il corpo opaco che intercetta i raggi del sole. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 243: Il noce è detto perchè nuoce, imperocchè la sua ombra è nocevole agli altri arbori.
Esempio: Petr. Rim. F. 190: Una candida cerva sopra l'erba Verde m'apparve.... all'ombra d'un alloro.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 46: Trovò Masetto.... tutto disteso all'ombra d'un mandorlo dormirsi.
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 197: Trovati pel deserto arbori che si chiamano mirici, ci gittammo ciascuni sotto la loro ombra.
Esempio: Giambull. P. F. Lez. 32: La notte.... non è altro.... che l'ombra stessa della terra.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 124: Figurò.... tutti i gradi de' signori temporali involti nei piaceri di questo mondo, ponendogli a sedere.... sotto l'ombra di molti melaranci.
Esempio: Galil. Op. VIII, 514: Non così immediatamente che il corpo lunare si è finito d'immergere nel cono dell'ombra terrestre, si è finito di immergere ancora l'orbe dell'etere che lo circonda, ma ne resta parte fuori.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 80: Nè dai pastor più furono Le sue fresc'ombre elette Per ischivar del Sirio Le fervide saette.
Esempio: Fosc. Poes. C. 31: All'ombra de' cipressi e dentro l'urne Confortate di pianto è forse il sonno Della morte men duro?
Esempio: E Fosc. Poes. C. 134: Era ne' colli suoi l'ombra de' boschi Sacri al tripudio di Dïana e al coro.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 11: Amelio filosofo solitario, stando una mattina di primavera, co' suoi libri, seduto all'ombra di una sua casa in villa..., pose mano alla penna e ec.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Dant. Parad. 19: Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenebra, Od ombra della carne, o suo veneno.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 361: E dice che il re di Francia oggi è di tanto podere, che sotto la sua ombra tutta la terra cristiana sta auggiata. Onde, siccome l'uggia nuoce al campo geminato, così ec.
Esempio: Imit. Crist. 167: Hai paura d'essere dispregiato e d'esser ripreso de' tuoi mancamenti, e cerchi l'ombre delle tue escusazioni? (il lat. ha: umbracula).
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 20: Non abbiamo a combattere co' Fabj, con gli Scipioni..., ma con il moderno mescuglio d'una turba vile ed infame e ragunuta a l'ombra disutile di quelle disonorate mura, espugnate da Alarico, ec.
Esempio: Car. Rim. 44: Venite a l'ombra de' gran gigli d'oro, Care Muse devote a' miei giacinti.
Esempio: E Car. Apol. 63: E perchè non si dirà metaforicamente che le Muse stanno sotto l'ombra del re, quando si dice non solamente stare sotto l'ombra di Dio, ma de l'ali sue, non avendo nè ali nè ombra?
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 45: S'alcuna ombra di colpa i suoi gran vanti Rende men chiari, è sol follia d'amore.
Esempio: Giust. Epist. 1, 23: Sono a Pescia da quattro mesi, fuggito dall'ombra della Cupola del Duomo che aduggia le viscere a noi rozzi ma sanissimi abitatori delle belle provincie.
Esempio: Manz. Poes. 377: Quando nascoste All'ombra della pubblica vendetta, Le nimistà private io disvelai,... Allora ec.
Esempio: Guast. Rapp. El. 380: Nulla di politico.... ma molto di letterario, nel senso di spedantire.... gli studj, che aveano preso all'ombra Medicea qualcosa di tristamente grave.
Esempio: E Guast. Scritt. Art. 124: Bello è posare all'ombra dei patrii allori e contemplare le antiche glorie.
Definiz: § IV. E per Pianta che fa ombra. ‒
Esempio: Fosc. Poes. C. 33: A lui non ombre pose Tra le sue mura la città, lasciva D'evirati cantori allettatrice, Non pietra, non parola.
Definiz: § V. E per Luogo ombroso. ‒
Esempio: Not. Malm. 2, 775: Rezzo, vuol dire un Luogo dove non arrivano i raggi del sole per interposizione di checchessia, e si dice anche Meriggio, Bacìo, Ombra e Uggia.
Definiz: § VI. Parlandosi di un corpo esposto alla luce, vale Parte opposta a quella illuminata. ‒
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 111, 1: Una palla che à 'l lume da una parte viene ad esser mezza luminosa e mezza scura, e quella parte oscura dicesi ombra.
Definiz: § VII. Term. della Pittura. Usasi a denotare La rappresentazione dell'oscurità che un corpo ha nella parte non illuminata; con la quale rappresentazione si dà al corpo stesso il naturale rilievo. ‒
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 85: Le ombre hanno i loro termini a certi gradi, e chi n'è ignorante, le sue cose fieno senza rilievo.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 81: Come i buoni pittori, i quali con l'ombra fanno apparere e mostrano i lumi de' rilievi; e così col lume profondano l'ombre dei piani, e compagnano i colori diversi insieme di modo, che ec.
Esempio: Bemb. Asol. 82: La reina uditola, e parendole la macchia e l'ombra aver veduta di belle e di convenevoli dipinture..., si dispose ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 157: Egli prima di terra o di cera ha per questo uso fatti i modelli; e da quegli.... ha cavato i contorni, i lumi e l'ombre.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 27: Andava dietro a certi riflessi, barlumi ed ombre, che, dividendo in sul mezzo de' rilievi, venivano a terminare l'ombre coi lumi a un tratto, in modo che il colorito di tutte l'opere sue fu sempre crudo e spiacevole.
Esempio: Borgh. R. Rip. 108: Da principio bisogna ritrar cose agevoli, assuefacendosi appoco appoco a far bene i dintorni, i lineamenti e l'ombre.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 111, 1: Ombra. Termine de' pittori, per il quale generalmente intendono quel colore più e meno scuro che degradando verso il chiaro, serve nella pittura per dar rilievo alla cosa rappresentata.
Esempio: Guast. Rapp. El. 590: La falsa opinione che i pittori fiorentini difettassero nel colorito e nell'ombre, era nata dal dispregio o dalla ignoranza di quelle opere che videro la luce nel miglior tempo.
Definiz: § VIII. Vale anche Tenebra, Oscurità, parlandosi della notte; usato più comunemente nel numero plurale; e altresì poeticam. La notte stessa. ‒
Esempio: Petr. Rim. F. 215: Lasso, che pur da l'un a l'altro sole E da l'una ombra a l'altra, ò già 'l più corso Di questa morte che si chiama vita.
Esempio: Pulc. L. Morg. 2, 8: Io sto col libro in man qui il giorno e l'ombra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 74: Era in quel clima già sparito il giorno..., L'ombre avean tolto ogni vedere a torno, Sotto l'incerta e mal compresa luna.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 47: O che mi giova (ohimè) ch'intorno intorno Abbia di raggi d'òr mio avo illustre La fronte cinta, e col vermiglio carro Dopo l'ombra ai mortali il giorno apporti?
Esempio: Tass. Gerus. S. 7, 45: Fra l'ombre de la notte e de gli incanti Il vincitor no 'l segue più, nè 'l vede.
Esempio: Alf. Trag. 1, 42: Coll'ombre della notte, amiche Ai traditor, sorgea nel cor di Carlo Atro orribil pensiero.
Esempio: E Alf. Trag. 2, 205: Vedi; già albeggia; E s'anco eterne qui durasser l'ombre, Mura di reggia son; sommesso parla.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 21: Soleva un giovin topo allor che l'ombra Orrida è più nel colmo dalla notte, Una cucina visitar, che ec.
Esempio: Leopard. Paralip. 2, 5: Come ad Ulisse ed al crudel Tidide, Quando ai novi troiani alloggiamenti Ivan per l'ombre della notte infide,... Parve ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 197: Ne nacque in mezzo a quei dirupi una battaglia orribile, resa ancor più spaventosa per l'ombre della notte, che oscuravano le forre più basse.
Definiz: § IX. Per similit. ‒
Esempio: Card. Poes. 1026: A me, prima che l'inverno stringa pur l'anima mia Il tuo riso, o sacra luce, o divina poesia! Il tuo canto, o padre Omero, Pria che l'ombra avvolgami.
Definiz: § X. E figuratam. ‒
Esempio: Guast. Rapp. El. 188: Vorrei che un po' vi pensassero quelli che più ricacciano la Divina Commedia nelle ombre del Medioevo cristiano, perchè meglio spicchi il Decamerone nei lucori della pagana Rinascenza.
Definiz: § XI. E per Tenebra, Oscurità, di luogo chiuso, di prigione, di caverna, e simili. ‒
Esempio: Niccol. Poes. 2, 30: Vidi il padre, Di quel carcere orrendo al dubbio lume, Quel pan che getta una pietà crudele Prono cercar, mentre gli suona a tergo La seguace catena, e poi nell'ombre.... Trarsi piangendo al doloroso letto.
Definiz: § XII. Figuratam. e poeticam. per Luogo tenebroso. ‒
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 3: Chiama gli abitator de l'ombre eterne Ilq rauco suon de la tartarea tromba.
Definiz: § XIII. Ombra, dicesi pure L'oscurità proiettata sopra una superficie da un corpo opaco e che, in contrasto con la parte illuminata, presenta una figura in corrispondenza con la forma dell'oggetto che intercetta la luce. ‒
Esempio: Dant. Inf. 32: Non quelli a cui fu rotto il petto e l'ombra Con esso un colpo, per la man d'Artù: Non Focaccia.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Se per veder la sua ombra restaro, Com'io avviso, assai è lor risposto.
Esempio: Petr. Rim. F. 52: Come 'l sol volge l'enfiammate rote Per dar luogo a la notte, onde discende Dagli altissimi monti maggior l'ombra.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 170: Vedeva ancora in più luoghi boschi ed ombre e case, le quali tutte similmente l'erano angoscia, disiderando.
Esempio: E Bocc. Filoc. 747: Non eri di quelli che così con l'amico vanno, come l'ombra con colui cui lo sole fiede, tra' quali se alcuna nebbia si oppone che privi la luce, con quella insieme fugge.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 88: La prima pittura fu sol di una linea, la quale circondava l'ombra dell'uomo fatta dal sole ne' muri.
Esempio: Diviz. Calandr. 1, 2: Tanto lasciar posso io costei, quanto il corpo la ombra.
Esempio: E Diviz. Calandr. appr.: Se pensi levarmi dell'amore di costei, tu cerchi abbracciar l'ombra e pigliar il vento con le reti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 33: Ad ogni ombra veduta o in monte o in valle, Temea Rinaldo aver sempre alle spalle.
Esempio: Galil. Op. V, 225: Al che totalmente repugnano le montuosità lunari, le quali tutte.... oscurano d'ombre nerissime le parti circonvicine e basse, come in luoghi innumerabili si scorge, e massime nel confine tra l'illuminato e l'oscuro, dove taglientissimamente e crudamente, quanto più imaginar si possa, i lumi conterminano con le ombre.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 9: Un col seguirla (una fanciulla) ognor, quasi ombra 'l corpo, Stima in virtù di fè vincerla.
Esempio: Leopard. Poes. 156: Là 've zefiro aleggia E mille vaghi aspetti E ingannevoli obbietti Fingon l'ombre lontane Infra l'onde tranquille E rami e siepi e collinette e ville.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 146: L'ombra della chiesa, e più in fuori l'ombra lunga ed acuta del campanile, si stendeva bruna e spiccata sul piano erboso e lucente della piazza.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 406: La passione, come un cavallo divenuto tutt'a un tratto restio per un'ombra, non voleva più andare avanti.
Esempio: Card. Poes. 1010: Ombra d'un fiore è la beltà, su cui Bianca farfalla poesia volteggia.
Definiz: § XIV. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 54: Certo non è che ombra ciò che l'uomo può fare di penitenzia in questo mondo a riguardo e a comparazione della pena d'inferno, o del purgatorio.
Esempio: Dant. Parad. 1: O divina virtù, se mi ti presti Tanto che l'ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti, Venir vedrami ec.
Esempio: E Dant. Parad. 13: Ed avrà quasi l'ombra della vera Costellazione.
Esempio: Petr. Rim. F. 253: Vorre' 'l ver abbracciar, lassando l'ombre.
Esempio: E Petr. Rim. F. 281: Veramente siam noi polvere ed ombra.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 75: Nondimeno coloro che apprezzano più le cose vere che l'ombra di quelle conoscono il vero premio della virtù.... essere ec.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 136: Quella Che Gelosia s'appella,... E di timor si pasce e sempre ha intorno I van sospetti e adombra Ad ogni suono, a ogni ombra, Mi si fe' incontro ec.
Esempio: Giobert. Bell. 60: Il timore e la compassione che si provano dal lettore o dallo spettatore di una bella tragedia, sono fenomeni prettamente fantastici, come gli eventi che li producono: gli uni e gli altri sono ombre del reale e non la stessa realtà.
Definiz: § XV. Nel linguaggio degli scienziati prende gli aggiunti di Retto ombra retta e di Verso ombra versa, che si spiegano ai luoghi loro. ‒
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 14: Le ombre causate dal sole e dalle torri, o altri edificj, ne' quali battendo il sole, le ribatta in terra, si chiamano ombre rette.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 106: L'ombra retta è causata da uno stile o altro corpo dirizzato perpendicolarmente sopra l'orizzonte, il quale manda l'ombra nella distesa superficie di esso orizzonte.... Ma l'ombra versa è causata dal corpo che è equidistante dall'orizzonte e manda l'ombra sua nella superficie perpendicolarmente dirizzata sopra l'orizzonte.
Definiz: § XVI. E per Oscurità, Macchia scura, e simili; e propriamente parlandosi di corpi celesti. ‒
Esempio: Dant. Parad. 22: Vidi la figlia di Latona incensa Senza quell'ombra, che mi fu cagione Perchè già la credetti rara e densa.
Esempio: E Dant. Conv. 165: Se la luna si guarda bene, due cose si veggono in essa propie, che non si veggono nell'altre stelle: l'una si è l'ombra ch'è in essa, la quale non è altro che rarità del suo corpo, alla quale non possono terminare i raggi del sole..., l'altra ec.
Definiz: § XVII. Ombra, vale, in senso figurato, Tenue traccia, Piccolo segno, di checchessia; usato spesso in frase negativa nel senso di Un minimo che, per maggiore efficacia d'espressione. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 168: Pari, abbandonando ogn'ombra di vergogna, si fece più vicino ove sedeva Elena.
Esempio: Tass. Dial. 3, 90: Quelle (canzoni), le quali cominciano dal verso di sette, non sono senza ombra d'elegia.
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 30: Fra noi dunque nè si contano gli anni, nè si pesano i meriti..., per doverne, a chi ne ha più o di miglior qualità, rendere, non che paga o benservito, ma nè pure ombra di ricompensa in verun genere d'avanzamento.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 16: L'ultima sorgente.... offre un'ombra d'opalescenza, che non si scorge nelle altre.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 276: Io non posso numerare quelli (giorni) che ho consumati senza pure un'ombra di godimento.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 361: E chi è l'accusato? Un Antonio Rosmini; cioè un uomo, che a difenderlo sin dall'ombra di ogni sospetto disonorevole, basta il nominarlo.
Definiz: § XVIII. E per Accenno, Indizio. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 71: Non vuole che si dia pure una minima ombra di questa cosa all'amico di qua, non che gli si dica o gli si proponga necessità di doverlo fare.
Definiz: § XIX. E per Rappresentazione, Figurazione, di checchessia. ‒
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 55: La sua persona per ombra del futuro pronunziava eziandio esso Cristo Signor nostro.
Definiz: § XX. E per Somiglianza, Corrispondenza. ‒
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 279: A questo uso romano non abbiamo noi alcuno oggi, che corrisponda.... e se cosa ci è che gli renda alquanto d'ombra, saranno le arti ec.
Definiz: § XXI. E per Apparenza, Sembianza. ‒
Esempio: Giamb. Oros. 530: Eracliano in questo mezzo in Africa conte mandato, quando questo Attalo fece ombra d'imperio..., fue incontanente fatto consolo per li Romani (il lat. ha: umbram gestaret imperii).
Esempio: Dant. Conv. 388: E questa età (la vecchiezza) pur ha seco una ombra d'autorità, per la quale più pare che l'uomo ascolti che nulla più tostana età.
Esempio: Cas. Pros. 3, 313: Di quello che l'uomo ha veduto nel sogno, pure è stato alcuna ombra e quasi un certo sentimento; ma della bugia nè ombra fu mai, nè immagine alcuna.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 41: Ei contendevano quella non essere guerra.... ma una ombra di guerra.
Esempio: Tass. Dial. 3, 110: Ne la canzona veggio quasi una imagine o un'ombra del divisivo (metodo).
Esempio: Adim. A. Pind. 295: Gli uomin sono un sol giorno.... Sogno d'ombra e non altro adunque sono.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 9: Perchè in tal fatto egli considera un'ombra di pregiudizio divino...; quell'ombra sola è sufficiente a far sì che egli.... formi di tutto sè quasi un argine alla gran piena che trabocca dal petto di un Dio sdegnato.
Esempio: Metast. Dramm. 9, 27: Questa che sì t'ingombra Idea di libertà, credilo, amico, Non è che una sognata ombra di bene.
Definiz: § XXII. E per Apparenza sensibile, Forma, Specie. ‒
Esempio: Manz. Poes. 824: Cessan gl'inni e i misteri beati, Tra cui scende per mistica via, Sotto l'ombra de' pani mutati, L'ostia viva di pace e d'amor.
Definiz: § XXIII. E per Sospetto, Dubbio increscioso, Cattiva impressione; e altresì Dubbio o Sospetto in pregiudizio della reputazione di alcuno. ‒
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 173: È necessario che li oratori venghino.... a ciò che si tolga via quella ombra e opinione trista che si prese per la subita partita de' passati.
Esempio: Cas. Pros. 3, 250: I mezzi che voi usate forse hanno fatto nascer questa ombra a sue M.
Esempio: Fag. Comm. 6, 46: Voi siete galantuomo, ma delle voilte (volte) e' non si dura a essere; ora per levar tutte l'ombre per una parte e per l'altra, ec.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 221: Difendere questa buona regina da quell'ombra che le avesse arrecato il racconto fatto principalmente dal Boccaccio.
Definiz: § XXIV. Ombra, e, conforme a proprietà biblica, Ombra delle ali, si usa figuratam. per Protezione. ‒
Esempio: Dant. Parad. 6: E sotto l'ombra delle sacre penne Governò (l'aquila romana) il mondo lì di mano in mano.
Esempio: Ceff. Dicer. 80: Sì come quello Comune, il quale tra gli altri è il più devoto e fedele alla vostra signoria, e che più si diletterebbe di presenzialmente vivere sotto alla vostra ombra.
Esempio: Imit. Crist. 178: Ma se tu ti rimoverai da me.... non sarò guardato sotto l'ombra delle tue ale dalle tentazioni sopravenienti.
Esempio: Machiav. Princ. F. 46: Vedendo e' grandi non potere resistere al populo, cominciano a voltare la reputazione ad uno di loro e fannolo principe, per potere sotto la sua ombra sfogare l'appetito loro.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 11: Andato dopo la morte del padre sotto l'ombra di Piero de' Medici.... ad abitare a Firenze, non prima arrivò..., che ec.
Esempio: Tass. Lett. 4, 224: La supplico adunque che scriva in mia raccomandazione al granduca e al signor duca di Ferrara: a l'uno, perchè mi raccoglia sotto l'ombra de la sua magnificenza; a l'altro ec.
Esempio: Segner. Sentim. Oraz. 15: Perchè dunque a Voi non ricorro o non mi pongo sotto l'ombra di un braccio sì poderoso?
Esempio: Martin. T. V. 10, 279: E all'ombra dell'ali tue spererò, sino a tanto che passi l'iniquità.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 426: I Platonici rifiorenti in Toscana sotto la grand'ombra Medicea, s'erano sollevati a sentire l'importanza dell'idea dell'essere dietro a' vestigj dell'antichissima filosofia.
Definiz: § XXV. E per Figura, Immagine. ‒
Esempio: Dant. Purg. 12: Qual di pennel fu maestro e di stile, Che ritraesse l'ombre e i tratti, ch'ivi Mirar farieno un ingegno sottile?
Esempio: E Dant. Purg. 13: Ombra non gli è nè segno che si paia.
Esempio: E Dant. Rim. 170: Non si vide mai intaglio in pietra, Nè alcuna figura, o color d'erba, Che bel possa veder com'è sua ombra.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 302: Ombra; cioè figura nessuna ne la parete, non lì è.
Definiz: § XXVI. E per Immagine riflessa. ‒
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 467: Noi non siamo in quello specchio, nè alcuna cosa di noi v'è, ma l'ombra nostra, che in quello corpo terso e pulito si riceve, ne rappresenta.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 165: Mentre a gustare il suo dolce liquore L'avide e secche labbra il fonte tira, Una sete maggior gli cresce al core Di sè, che l'ombra sua nell'onda mira.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 3, 166: La vaga e bell'imagine ch'ei vede, Che 'l corpo suo nella fontana face, Che sia forma palpabile si crede, E non ombra insensibile e fallace.
Definiz: § XXVII. E per Anima di un morto, pensata come avente una qualsiasi forma, colla quale si manifesterebbe ai viventi, secondo certe dottrine o tradizioni; Spettro. ‒
Esempio: Dant. Purg. 2: O ombre vane, fuor che nell'aspetto!
Esempio: E Dant. Purg. 25: E simigliante poi alla fiammella Che segue il fuoco là 'vunque si muta, Segue allo spirto sua forma novella. Perocchè quindi ha poscia sua partita, È chiamat'ombra.
Esempio: E Dant. Purg. appr.: Secondo che ci affigon li desiri E gli altri affetti, l'ombra si figura.
Esempio: Vill. G. 14: Vi trovò e conobbe l'ombre, o vero imagini delle anime e del suo padre Anchise e di Dido e di più altre anime passate.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 92: E parmi.... l'ombre di coloro che sono trapassati, vedere e.... con una vista orribile, non so donde in loro nuovamente venuta, spaventarmi.
Esempio: E Bocc. Laber. 14: Riconoscendo non costui esser quello che io estimava ma la sua ombra, così uno repente freddo mi corse per l'ossa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 29: All'apparir che fece all'improvviso De l'acqua l'ombra, ogni pelo arricciosse, E scolorosse al Saracino il viso.
Esempio: Car. Eneid. 6, 432: E se non ch'ombre e vite Vote de' corpi e nude forme e lievi Conoscer ne le fe' la saggia guida, Avrebbe impeto fatto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 244: E ratto intorno le si fea lo stuolo Di quell'ombre beate, onde la Fede Stette, ec.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 297: Ed ecco sorger della gente morta Dal più cupo dell'Erebo, e assembrarsi Le pallid'ombre.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 20: A un tratto la porta si spalanca, E un'ombra comparì squallida e bianca.
Esempio: Card. Poes. 213: Quali, quali, al tuonar de' feri accenti Forme s'accalcan per lo sacro loco? Assistete, spirate, ecco io v'invoco, O martiri, o fraterne ombre frementi.
Definiz: § XXVIII. E semplicemente per Anima, ma più propriamente di un morto; onde Le ombre, Le ombre dell'Inferno, e simili, sono locuzioni che valgono Regno dei morti, Inferno, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 9: Altra fiata quaggiù fui Congiurato da quella Eriton cruda, Che richiamava l'ombre a' corpi sui.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 2, 139: Ed è qui da sapere che egli è differenzia fra ombra ed anima. Ombra è lo spirito partito per morte dal corpo suo: anima è congiunta col corpo suo e vivifica il corpo.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 66: Colla raddoppiata fedita lo mandò all'ombre dello 'nferno.
Esempio: Tass. Dial. 1, 296: Negromanti, i quali ne' sacrificj, in cui si sparge il sangue, chiamano l'ombre de l'inferno e fanno resuscitare i morti.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 653: Ambo le labbra per dolor si morse Il re dell'ombre.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 122: Se vuoi che l'ombra mia vada placata Al suo fatal soggiorno, eterna fede Giura ad Arbace.
Esempio: Alf. Trag. 2, 219: Ei cadrà per me svenato Sulla tua tomba; dell'iniquo sangue Non serberà dentro a sue vene stilla: Tu il berai tutto, ombra assetata; e tosto.
Esempio: E Alf. Trag. 2, 225: Di qui non lunge, Sulla via di Micene, al re dell'ombre Vittime impure e infami voti ei porge.
Definiz: § XXIX. Trovasi per Anima di persona vivente. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 2, 8: Così sempre s'affanna il corpo e l'ombra Per quel peccato dell'antico pome.
Definiz: § XXX. Ombra, si dice Un vizio del cavallo che consiste nell'impaurirsi alla vista di cose, le quali in realtà non possono nuocere.
Definiz: § XXXI. Ombre, fu nome d'un Giuoco di carte venuto di Spagna, che si fa in tre persone, delle quali una sta contro le altre due, e dichiara quale deva essere il seme dominante, e si apparecchia all'assalto per mezzo degli scarti e del monte.
Così detto dal nome spagnolo hombre (uomo), che per l'identità della forma da noi fu confuso col plurale di ombra. ‒
Esempio: Panciat. Scritt. var. 79: Questo mondo è un giuoco d'ombre.
Esempio: Red. Lett. 2, 299: Che bel vedere farebbe V. S. Illustrissima nel giuocar la sera colla signora Anna Maria all'ombre con un paro di manaccie lorde, sudicie e nere, che ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 46: E quando in casa si son ritirati, Ora da questa or da quella signora Cortesemente sono visitati E trattenuti all'ombre, a' tarocchini, ec.
Esempio: Fag. Rim. 5, 160: Dan consiglio, Fan bisbiglio, Quando voi giuocate all'ombre, S'è riposto, o s'è codiglio.
Definiz: § XXXII. Mezz'ombra, usato come termine di pittura, vale Spazio nel quale l'ombra va per via di sfumatura terminando nella luce. ‒
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 111, 1: Ombra.... Dividesi in tre gradi, detti ombra, mezz'ombra e sbattimento.
Definiz: § XXXIII. Ombra di morte, o della morte, è maniera biblica, che vale Stato o condizione delle genti che vivono nell'errore e nella corruzione. ‒
Esempio: Bibb. N. 9, 26: Alli sedenti nella regione dell'ombra della morte, a loro è nata la luce.
Esempio: Martin. T. N. 2, 29: Mediante le viscere della misericordia del nostro Dio, per le quali ci ha visitato il sol nascente dall'alto: per illuminare coloro che giacciono nelle tenebre e nell'ombra della morte.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 395: Questo popolo che abitava nelle tenebre ha veduto una gran luce; luce apparita a genti, che viveano nell'ombra della morte.
Esempio: Tomm. Evang. Not. 512 Not.: I dimentichi di Dio stanno in ombra di morte.
Definiz: § XXXIV. Ombra di se medesimo, è locuzione predicativa che si usa parlandosi di persona, il cui stato attuale si voglia contrapporre a quello d'una volta, per rappresentare una grande mutazione in peggio, specialmente nell'aspetto. ‒
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 130: Era divenuto un cadavero, un'ombra di se medesimo: travisato, magro, sucido, ec.
Definiz: § XXXV. All'ombra, e talora In ombra, son locuzioni che valgono In luogo riparato dal sole. ‒
Esempio: Dant. Purg. 4: Là ci traemmo; ed ivi eran persone Che si stavano all'ombra dietro al sasso.
Esempio: E Dant. Rim. 166: Similemente questa nuova donna Si sta gelata, come neve all'ombra.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 51: Alcune piante non bene allignano e vivono, fuorchè in ombra.
Esempio: Soder. Op. 1, 533: Piglisi ancora agresto d'uve molto acetose e se ne faccino pani impastati con formento ed aceto buono, e s'asciughino all'ombra.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 25: Scelti del numero degli amici suoi due giovani con volti femminili e freschi.... gli trasfigurò sì co' bagni caldi, col tenergli all'ombra.... che ec.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 120: L'acqua, che si tiene per le case in vasi di terra, piglia ancor essa, stando all'ombra, il fresco mirabilmente.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 202: Codesta foglia (del guado) si macina alla macine verticale, e dalla pasta che ne risulta si lascia scolare all'ombra l'acqua sovrabbondante.
Definiz: § XXXVI. All'ombra, trovasi per Nelle tenebre. ‒
Esempio: Petr. Rim. F. 7: E 'l rosigniuol che dolcemente all'ombra Tutte le notti si lamenta e piagne, D'amorosi penseri il cor n'engombra.
Definiz: § XXXVII. E trovasi anche per In luogo chiuso, In casa. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 35: Se stava all'ombra, o se del tetto usciva, Avea dì e notte il bel giovine a lato.
Definiz: § XXXVIII. D'ombra, usato come aggiunto di terra d'ombra, serve a denotare una terra di colore bruno, contenente un ossido di ferro e di manganese, usata per lo più dai pittori con altre materie coloranti. ‒
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 169: Ombrasi ancora con altri diversi colori altre sorte di chiari e scuri; come con terra d'ombra, ec.
Esempio: Borgh. R. Rip. 136: Per fare colore di bronzo, si mestica terra d'ombra con cinabrese.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 110, 2: Adoprano l'olio cotto solo.... con quei colori che da per loro stessi prestamente seccano, come la biacca..., la terra d'ombra, ec.
Definiz: § XXXIX. In ombra. – V. il § XXXV.
Definiz: § XL. In ombra, vale anche In modo incerto, Confusamente. ‒
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 15: Poi da vizio pervene, Àn quasi di vertù abito in ombra.
Definiz: § XLI. Nell'ombra, vale Nascostamente; e Stare nell'ombra, Rimanere nell'ombra, e simili, nell'ombra, detto di persona, vale Non voler comparire, Non voler essere conosciuto come autore o promotore di checchessia. ‒
Esempio: Manz. Poes. 942: L'han giurato: altri forti a quel giuro Rispondean da fraterne contrade, Affilando nell'ombra le spade Che or levate scintillano al sol.
Esempio: Capp. Lett. 2, 49: Molto meno chi a bella posta vada a scrivergli di queste cose, a fine di provocare nell'ombra un articolo contro di voi.
Definiz: § XLII. Nemmeno per ombra, Neppure per ombra, Neanche per ombra o Neanco, per ombra, o anche, come trovasi, Nè per ombra, sono maniere enfatiche, che servono a negare una cosa con risolutezza. ‒
Esempio: Dat. Pref. Pros. Fior. 23: In verità dalle parole di S. Agostino niuno caverà giammai questa conclusione, nè anche per ombra.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 14: Nessun si ricorda d'averlo letto, nè d'averlo mai udito dire, nè mai avuto per ombra un minimo sentore ch'e' vi sia stato al mondo chi l'abbia saputo.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 81: Ma di questo nè pur per ombra intende il sonetto.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 1, 198: Longino, Ermogene..., non ne parlano (della cicalata), nè pur per ombra.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 1, 477: Ciò non credo io che sospettar nè men per ombra si possa dell'acutissimo oppositore.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 1, 497: Ci ravviserà perentro mille belle cose e nascose allusioni, che l'altro nè per ombra vedrà.
Esempio: Fag. Rim. 2, 51: Di voi non metto loro altro davanti (che la cortesia), Nè men per ombra entrando nelle lodi De' vostri pregi, che son tanti e tanti.
Esempio: E Fag. Rim. 2, 223: Ciò non ostante in questa schiera, Nè per ombra vorrei farmi vedere.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 143: Al che neppur per ombra va pensato.
Definiz: § XLIII. Per ombra, usato in costrutto con un verbo, vale figuratam. In modo non chiaro, non distinto: più comunemente In nube. ‒
Esempio: Galil. Op. VIII, 59: Ingegnosa veramente invenzione; e per intera esplicazione della sua natura, mi par di scorgere così per ombra che qualche altra specolazione si potesse aggiugnere.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 164: Questa è la dimostrazione di quella proposizione, che nel principio de' nostri ragionamenti dissi parermi di scorger per ombra.
Definiz: § XLIV. Vale anche Soltanto d'apparenza, Per figura. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 158 t.: Berengario in nome tutore, o conservatore, ma in fatto re della Italia, perchè Lottario vi era per ombra, cominciò ec.
Definiz: § XLV. Sotto ombra, vale Velatamente. ‒
Esempio: Domin. Tratt. Car. 17: Molte volte volendo l'amore divino reparare a possibil cadimento dello eletto suo, manifesterà sotto ombra il difetto di quel dimestico lupo in verità, ma creduto agnello.
Definiz: § XLVI. Sotto ombra, o Sotto l'ombra, è maniera che vale Con l'apparenza, Col pretesto, usata in costrutto con la prep. Di, reggente così un nome, come un infinito. ‒
Esempio: Vill. G. 167: Sott'ombra d'una cruda e scelerata giustizia, fece molti mali.
Esempio: E Vill. G. 294: Egli fu partitore di parte guelfa, sotto l'ombra di mostrarsi molto guelfo.
Esempio: Vill. M. 241: Sott'ombra di volere racquetare la contenzione del Comune e levare materia alli scandali già mossi, andò al palagio de gli Anziani, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 43: Come quello che sotto ombra di medicina portava il calice del veneno.... disse: ec.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 68: Coloro che sotto ombra di utili persuasioni cercano, con rovina del compagno, la esaltazione propria: e che ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 115 t.: Per tanto, sotto ombra di trattare della guerra contra i Samniti, facendo spesso diete e concilj in tutte le consulte i capi tra loro macchinavano nascostamente contra i Romani.
Esempio: Cellin. Vit. 115: Sott'ombra di dire che era orefice, aocchiando quelle gioie disegnò rubarmele.
Esempio: Tass. Rinald. S. 5, 18: Tu, perfido signor, tu disleale, Che sotto ombra di ben copri il mal vero, Oggetto desti ec.
Definiz: § XLVII. Avere ombra, usato in costrutto con una proposizione, mediante la cong. Che, vale Dubitare, Sospettare. ‒
Esempio: Cas. Pros. 3, 250: Ogni volta che M. Hieronimo non abbia ombra che voi vogliate quasi per onta sua quelle istorie, io vi assicuro che ec.
Definiz: § XLVIII. Avere paura dell'ombra, o della propria ombra, o d'ogni ombra, vale Mettersi in apprensione per ogni menoma cosa, Impaurirsi senza sufficiente motivo. ‒
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 39: Tutto il contrario è degli uomini pusillanimi, perocchè hanno il cuore tanto basso e vile, che hanno paura dell'ombra.
Esempio: Cecch. Pezz. Comm. 71: Stamattina parlandomi e' parea Un Rodomonte, e stava a tu per tu; Ora tu me lo mostri un conigliaccio Ch'abbia paura dell'ombra.
Esempio: Fag. Comm. 5, 465: In queste cose bisogna esser ageole (agevole) e non pigghiar (pigliar) ogni bruscolo, nè aver paura d'ogni ombra.
Definiz: § XLIX. Dare ombra. ‒ V. il § LII, e seg.
Definiz: § L. Dar corpo all'ombre. ‒
V. Corpo, § CVI.
Definiz: § LI. Disputar dell'ombra dell'asino. ‒
V. Asino, § IX.
Definiz: § LII. Fare ombra o Dare ombra, vale Destar sospetti, Far pensare a male. ‒
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 1, 395: Al duca parve la occasione buona e non da dare ombra, sendo chiamato da loro, e non andando da sè.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 38: Procedendo Lodovico in modo, che senza dare ombra al Re di Francia, nè Ferdinando, nè il Pontefice, nè i Fiorentini delle sue promesse si dispensavano, nè totalmente vi confidavano.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 247: Se pur vi paresse che le condizioni sopraddette potessero far ombra di lui, io gli ho detto che ec.
Esempio: E Car. Lett. ined. 1, 235: Facilmente sarebbe per dar ombra e dispiacere a S. S.
Esempio: E Car. Lett. ined. 1, 276: Vi era (dentro una lettera) un polizzino di cifera, che ha fatto ombra a S. Santità.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 226: Nè mi darebbe anche noia l'essere oggi e qualche tempo innanzi i vostri in altro quartiere, sebbene in genere parlando, farebbe ombra ad alcuni.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 277: Nè deve dare ombra alcuna la piccola mescolanza terrestre e salina che in quest'acque si trova.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 43: Mi par da credere che si volesse render libera l'area dai religiosi obietti senza dar ombra al popolo.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 73: Molti de' quali (de' Romani) è da credere che per l'avvilimento di Roma si riducessero ad abitare dove tenevano i possessi; e quivi con la gran copia degli schiavi e dei coloni, dessero ombra agl'invasori.
Definiz: § LIII. E, detto di persona, vale Destar gelosie, Essere malvoluto, invidiato, e simili, perchè troppo potente o troppo in vista, nel favore altrui, e simili. ‒
Esempio: Bart. D. Vit. Borg. 1, 16: E con ciò sicurarsi dall'invidia cortigiana, col non fare ombra a niuno, nè mai dar mostra di soprastare a veruno.
Esempio: Segner. Pred. 203: Se è pervenuto quel cortigiano a screditare con le sue calunnie la fama di quell'innocente che facevagli ombra, non se ne ride coi confidenti?
Definiz: § LIV. Fare ombra ad alcuno, vale anche Spaventarlo. ‒
Esempio: Bern. Orl. 22, 11: Peloso tutto dal capo alle piante, Da fare al diavol proprio ombra e paura.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 8: Non vi faccia dunche ombra il nome degli Ungheri.
Esempio: Galil. Op. VII, 427: Vi farò toccar con mano come voi da per voi stesso vi fate ombra ed avete in orrore cosa che nulla tiene in sè di spaventoso.
Definiz: § LV. E per Fare difficoltà, Riescire di ostacolo. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Inf. Dant. 118: Perchè l'altre misure poste nel testo potrebbono forse dar noia a qualcuno, sarà bene non lasciare indietro cosa alcuna, che giustamente possi fare ombra.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 446: Nè faccia ombra ad alcuno che ella (la Badia a Settimo) sia oggi, e già per lungo tempo, abitata da' monaci di Cestello.
Definiz: § LVI. Farsi paura coll'ombra, vale Prendere in considerazione ogni più piccola cosa che faccia temere o sospettare danno o pericolo, Intimorirsi senza cagione. ‒
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 274: Non ci facciam da noi stessi paura Con l'ombra.
Esempio: E Cecch. Mogl. 2, 1: Ell'è cosa da putti Farsi paura con l'ombra.
Definiz: § LVII. Prendere ombra o Pigliare ombra, detto di bestie, e più propriamente di cavalli, vale Adombrarsi, Ombrare.
Definiz: § LVIII. Figuratam., vale Insospettirsi, ed anche Indispettirsi, Irritarsi, e simili. ‒
Esempio: Pitt. B. Cron. 49: Per la quale mia opera il Duca d'Orliens, il quale in prima molto m'amava, prese ombra verso di me.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 143: Par che S. Santità n'abbia preso ombra, dall'esser andato la prima volta a Parma senza sua saputa.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 338: Si metteva forse Orlando a periglio che Brandimarte, ch'era già morto, non pigliasse ombra dell'artificio?
Esempio: Leopard. Epist. 1, 120: Poi (vi riprendo) che abbiate così facilmente creduto il vostro amico o sciocco o vano o scortese, e pigliato ombra per così poco.
Definiz: § LIX. Ombra di noce, ombra di prete, o di frate, e ombra di padrone, son tre ombre buscherone: proverbio campagnolo di chiaro significato.