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1) Dizion. 5° Ed. .
LUSTRARE
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LUSTRARE.
Definiz: Att. Dare il lustro a checchessia, Fare o Render lustro checchessia.
Dal lat. lustrare. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 134: Del fare i modelli di cera e di terra, e come si vestino, e come a proporzione si ringrandischino poi nel marmo; come si subbino e si gradinino e pulischino e impomicino, e si lustrino, e si rendino finiti.
Esempio: Galil. Op. VII, 435: Feci.... spianare una faccia di quel medesimo pezzo di calamita..., e poi quanto più fu possibile pulire e lustrare.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 97: Il cuoio concio in Pisa, che verrà introdotto in Firenze per ricondizionarsi, o lustrarsi, doppo che ne siano state pagate le gabelle dovute, si potrà ec.
Esempio: Memor. Bell. Art. 4, 215: Nelle pareti appannate.... delle Terme di Tito si à lo stesso fenomeno? Che flogisto vi s' è introdotto, lustrando?
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 307: Tutto giorno s'affiggono cartelli, S'empiono le gazzette ed i giornali Di scoperte per tingersi i capelli, D'invenzion per lustrarsi gli stivali.
Definiz: § I. Per similit., riferito alla pelle del volto, vale Lisciarla, Darle il liscio, il belletto. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 45: Oggidì non ne va una in fallo, Che non si minii o si lustri le cuoia.... E tanto s'invernicia, impiastra e stucca, Ch'ella par proprio un angiolin di Lucca.
Esempio: Not. Malm. 2, 577: Si lustri le quoia. Si lisci la pelle.
Definiz: § II. Si usò per Illuminare, Render luminoso; anche figuratam. –
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 49: E quasi quelle corpora celesti richieggiono altro che basti a vedere, per la luce delli quali la terra, quanto basta, è lustrata.
Esempio: E S. Ag. C. D. 4, 259: Non possono giugnere a quella incorporea luce, della quale è lustrata la nostra mente.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 82: I quali (gli occhi), come mattutine stelle, scintillano di nuova luce, questo luogo lustrando.
Esempio: Buonacc. Montem. Pros. Rim. 225: Spirto gentil, che nostra cieca etate Di tua chiara virtù lustri ed adorni.
Esempio: Poliz. Pros. 14: I razi del sole, qualunche parte toccano della terra, col suo chiarissimo splendore lustrano.
Definiz: § III. Lustrare uno, vale figuratam., e familiarmente, Adularlo, Dirgli, o Scrivere di lui, parole di adulazione.
Definiz: § IV. Non lustrare le scarpe a uno, o Non esser capace di lustrargli le scarpe; modo familiare, che vale Essere molto da meno, Valere assai meno, della persona cui il discorso si riferisce.
Definiz: § V. Neutr. Essere lustro o lucente, Rilucere, Risplendere. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 14: Ed a quel punto il tempo era bello, e 'l sole feriva sopra all'armadura de' cavalieri e facevali tutti lustrare e risprendere, sicchè era troppo bella cosa a vederli, chi non gli avesse mai più veduti; cioè arme e cavalieri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 42: Da lungi par (il castello di acciaio) che come fiamma lustri, Nè sia di terra cotta, nè di marmi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 7, 11: Con bionda chioma lunga ed annodata; Oro non è che più risplenda e lustri.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 398: Che dirò io di quella allegra faccia, Che lustra, come fa lo stagno vecchio?
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 49: Quella pietra che parrà, spartovi sopra rena, che lustri, sarà aspra.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 128: E perchè lustrassero (certi musaici) e dagli umidi ed acque si difendessero, pensarono tal cosa doversi fare di vetri, e così gli misero in opera.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 20: Per avere Pietro contraffatto in fresco l'armi che lustrano, merita lode grandissima.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 8, 33: Quivi è il velluto, che ha il pelo, il domasco addosso a quel Papa, che suona e lustra; le pelli della fodera morbide e vive: ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 133, 2: Non mancano buoni autori che scrivono, non doversi usare la rena del mare nelle fabbriche;... con tutto ciò volendola usare, si pigli di quella che nereggia e lustra come vetro.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 36: Arme e armadure che lustrano, come fossero di acciaio forbito.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 3: L'inclita stirpe che per tanti lustri Mostrò di cortesia sempre gran lume, E par ch'ogn'or più ne risplenda e lustri, Fa che ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 44, 10: Acciò che de le due progenie illustri Che non han par di nobiltade al mondo, Nasca un lignaggio che più chiaro lustri, Che 'l chiaro sol per quanto gira a tondo.
Definiz: § VII. E pur figuratam., detto di persona, o della sua veste, per Essere appariscente, Dar nell'occhio. –
Esempio: Baldin. Art. Int. 18: Luca, che non era molto aiutato dalla presenza, e 'l cui vestito non lustrava tanto quanto quello del Mabuse, rimaneva appresso di loro un non so chi.
Esempio: Salvin. Odiss. 396: Sciagurata, Perchè così con cuor sdegnoso sopra Mi sei? forse perch'io non lustro, e indosso Vestito son di triste vestimenta?
Definiz: § VIII. Pure per Risplendere, trovasi detto della luna. –
Esempio: Stor. Aiolf. 2, 263: Ricominciò la battaglia ch'era un'ora di notte, e la luna era levata e lustrava.