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Dizion. 3° Ed. .
LUCE
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pag.969
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LUCE.
Definiz: | Ciò che illumina: Splendore. Lat. lux, lumen. |
Esempio: | Boc. g. 4. p. 13. La luce, il cui splendor la notte fugge, avea, ec. e già per
la nuova luce vegnente, ogni parte del nostro mondo era chiara. |
Esempio: | Med. Arb. Croc. Egli è quel Sol vivo, e vero, che eternalmente a ogni luce da
lume. |
Esempio: | Dan. Par. 2. Da essa vien ciò, che da luce a luce. |
Esempio: | E Dan. Par. Cant. 3. Questa è la luce della gran Gostanza
[cioè anima glorificata] |
Esempio: | E Dan. Par. 3. Che la verace luce, che l'appaga [cioè
Iddio] |
Esempio: | Lab. 3. Della sua luce sì fattamente illumini il mio intelletto, e la mano
scrivente regga. |
Esempio: | Dan. Par. 2. Voglio informar di luce sì vivace (cioè di verità così chiara)
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Esempio: | Boc. g. 4. p. 13. Sentendo la virtù della luce degli occhi vostri. |
Esempio: | Petr. Sonett. 215. Renda a questi occhi le lor luci prime. |
Esempio: | Tass. Gerusal. 9. 56. E dell'Eternità nel trono augusto, Risplendea con tre lumi
in una luce. |
Definiz: | §. Luci del Cielo: per le Stelle. |
Esempio: | Petrar. Canz. 44. 5. E le luci empie, e felle, Quasi in tutto del Cielo eran
disperse. |
Definiz: | §. Luce: la Pupilla dell'occhio, e per l'Occhio stesso. Lat. oculus, pupilla,
lumina. |
Esempio: | Per. Pet. Canz. 31. 4. Che 'l mio Sol s'allontana, e triste, e sole
Son le mie luci. |
Esempio: | Dan. Inf. 10. Noi veggiam, come quei, che ha mala luce. |
Esempio: | Segn. Pred. 2. Considerate le luci, se hanno più vivezza. |
Definiz: | §. Luce: Figurat. |
Esempio: | Boc. Nov. 41. 11. Quelle da crudele obumbrazione offuscate, colla sua forza,
ridusse in chiara luce [cioè fece chiare, e intelligibili] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 55. 3. E perciò avendo egli quell'arte ritornata
in luce [cioè nel suo primo splendore] Lat. pristino splendori reddere, in lucem
restituere] |
Definiz: | §. Dare in luce, o Mettere in luce: val Pubblicare. Lat.
edere, publicare, divulgare, in lucem edere, publici iuris facere. |
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