Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SMALTIRE
Apri Voce completa

pag.1534


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
SMALTIRE.
Definiz: Concuocere il cibo nello stomaco. Lat. concoquere, digerere.
Esempio: Lib. Am. Lo qual riempiendo lo corpo, con nutrimento, poich'è smaltito, fa di mangiar tornare appetito.
Esempio: Cr. 1. 5. 2. Ne' luoghi freddi abitabili sono i corpi di maggiore ardire, e che meglio smaltiscono.
Esempio: Coll. S. Pad. Ma eziandio molto attevole alla solennità del vespro, essendo già smaltito il cibo.
Esempio: Boez. Varch. 3. pr. 11. Ma trattiamo dell'intenzione naturale, come è verbigrazia quando noi smaltiamo i cibi presi.
Definiz: §. Smaltire: metaf.
Esempio: Trat. Gov. Fam. Obbligati meno che puoi, e sij ben povero, smaltendo il pane del dolore, colla vita pura, assidua orazione, e penitenza.
Esempio: S. Grisost. Rade volte lo cuor si nutrica questa ferita, e male smaltir possiamo la 'ngiuria ricevuta.
Esempio: M. V. 9. 7. Quello che non si poteva smaltire, era, che 'l Comune avea offerta tutta sua possa al Legato.
Esempio: Guid. G. Acciocchè la potenza vostra smaltisca tutti li nostri danni.
Definiz: §. Smaltir delle mercanzie: dicesi del Darle via, riuscirsene. [Latin. distrahere]
Definiz: §. Smaltire uno, o che che si sia: è Levarselo per affatto dinanzi.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 31. E mandarlo colla scusa di nuove guerre, forse a smaltire per froda, o fortuna. [Lat. dolo, et casibus obiectaret]