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1) Dizion. 4° Ed. .
VENTURA.
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VENTURA.
Definiz: Sorte, Fortuna; e pigliasi in buona, ed in mala parte. Lat. fortuna, sors. Gr. τύχη.
Esempio: Petr. son. 262. Sua ventura ha ciascun dal dì, che nasce.
Esempio: Bocc. proem. 4. Alli quali per avventura per lo lor senno, e per la loro buona ventura non abbisogna.
Esempio: E Bocc. nov. 69. 29. Sia con la mala ventura, se tu m'hai per sì poco sentita, che ec.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 18. Questa è vostra ventura, che pur ieri mi vennero venduti i panni miei.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 12. Questo tuo vizio del levarti in sogno, e di dire le favole, che tu sogni per vere, ti daranno una volta la mala ventura.
Esempio: Dant. Inf. 2. L'amico mio, e non della ventura, Nella diserta piaggia è impedito.
Esempio: Vit. Plut. Se essi si voleano mettere alla ventura di tornare, che essi facessero secondo la necessità.
Esempio: Pass. 126. Molti altri dicono, che sono allogagioni, compagníe, e socci, venture, comperare a novello, e più altri modi.
Esempio: Ar. Fur. 20. 140. La supplica, la prega, e la scongiura Per gli uomini, e per Dio, che non gli taccia Quanto ne sappia, o buona, o ria ventura.
Definiz: §. I. Ventura, figuratam. e in senso osceno, si prende per lo Membro virile. Lat. veretrum. Gr. κέρκος.
Esempio: Bocc. nov. 72. 10. Non mi fare ora andare infino a casa, che vedi, che ho così ritta la ventura testè.
Esempio: Franc. Sacch. Sopravvenne, che un asino ragghiando, colla ventura ritta, corre verso l'asina per dare nella chintana.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 206. Farinello avendo la ventura ritta, gli parve tempo di dare le mosse alla giumenta.
Esempio: Lor. Med. Nenc. 15. Or ch'i' mi sento la ventura ritta.
Definiz: §. II. Alla ventura, posto avverbialm. vale Fortuitamente, A caso, Senza determinazione, Per sorte. Lat. forte fortuna. Gr. ἐκ τύχης.
Esempio: Bocc. nov. 15. 39. Con quello anello in dito andando alla ventura, pervenne alla marina.
Esempio: Pass. 354. Come si fa degli uficiali delle città, che si eleggono per parecchi anni, e scritti in certe cedole si mettono in un sacco, o cassetta, e poi a certi tempi si traggono alla ventura.
Esempio: Ar. Fur. 20. 102. Dei quattro cavalier congedo prese Marfisa, e dalla donna del Selvaggio, E pigliò alla ventura il suo viaggio.
Definiz: §. III. A ventura, o Per ventura, pure posti avverbialm. vagliono Casualmente. Lat. forte, fortasse, sorte.
Esempio: Bocc. nov. 98. 44. Era Tito per ventura in quell'ora venuto al pretorio.
Esempio: Pass. 340. Nel torre cedole, o suggelli a rischio, e ventura.
Esempio: Ar. Fur. 23. 18. Stando quivi sospesa, per ventura Si vide innanzi giugnere un villano.
Definiz: §. IV. Schiera di ventura, o simili, vale Schiera composta di soldati venturieri.
Esempio: Tass. Ger. 3. 39. Quegli è Dudone, ed è da lui guidata Questa schiera, che schiera è di ventura.
Definiz: §. Far la ventura, vale Predire altrui l'avvenire.
Esempio: Salvin. disc. 1. 134. Artemidoro Daldiano ec. compose in quattro libri ec. le sposizioni de' sogni, alle quali aggiunse ancora ec. le interpretazioni del volo degli uccelli, e del far la ventura per le linee della mano, tutte vanissime vanità.