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Dizion. 4° Ed. .
VELO
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VELO.
Definiz: | Tela finissima, tessuta di seta cruda. Lat. velum, carbasus. Gr.
σκέπασμα. |
Definiz: | I. Velo, si dice anche un Abbigliamento fatto di velo, e talora di tela lina, che portavano anticamente in testa
le donne, e che ancora usano le monache, e le villanelle. |
Esempio: | Bocc. nov. 50. 12. Egli è, che dianzi imbiancai miei veli col solfo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 78. 5. Trovò la donna, che ancora non s'era
compiuta di racconciare i veli in capo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 82. tit. Credendosi i veli aver posti in capo,
le brache ec. vi si pose. |
Esempio: | Amet. 27. Il mento bellissimo, sopra il quale il velo mosso dalla sommità della
testa, e appuntato sopra i raccolti capelli, da ogni parte terminava raggiunto. |
Esempio: | Petr. canz. 10. Posta a bagnare un leggiadretto velo. |
Definiz: | §. II. Velo, figuratam. per lo Stato monacale disse |
Esempio: | Dant. Par. 4. Che l'affezion del vel Gostanza tenne. |
Definiz: | §. III. Per metaf. si dice di Tutto ciò, che cuopre. Lat. velum. Gr.
σκέπασμα. |
Esempio: | Petr. canz. 37. 7. Nè posso il giorno, che la vita serra, Antiveder per lo
corporeo velo. |
Esempio: | E Petr. son. 285. Ma 'nnanzi agli occhi m'era posto un velo,
Che mi fea non veder quel, ch'i' vedea. |
Esempio: | Dant. Purg. 16. Non fero al viso mio sì grosso velo, Come quel fummo, ch'ivi ci
coperse. |
Esempio: | Car. lett. 1. 4. So che l'amore, che mi portate, vi fa velo al giudizio.
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Definiz: | §. IV. Velo figuratam. si prende per lo Superficiale agghiacciamento dell'acqua, o degli altri liquori. |
Esempio: | Dant. Inf. 33. Levatemi dal viso i duri veli, Sì ch'i' sfoghi 'l dolor, che 'l
cuor m'impregna. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 171. Questa verisimilmente non fu altro, che l'acqua ec.
rimasta presa tra essa crosta, e quel primo velo, che di lei fece il freddo nel cominciare ad agghiacciarla.
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