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Dizion. 3° Ed. .
VELO
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VELO.
Definiz: | Tela finissima, tessuta di seta cruda. Lat. velum, carbasus. E anche Arnese onde
si abbigliava la testa, e ancora usan le Monache, e le villanelle fatto della suddetta materia, e talora di tela lina.
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Esempio: | Bocc. Nov. 78. 5. Trovò la donna, che ancora non s'era compiuta di racconciare i
veli in capo. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 82. tit. Credendosi i veli aver posti in capo.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 50. 12. Egli è, che dianzi imbiancai miei veli
con zolfo. |
Esempio: | Petr. Canz. 10. Posta a bagnare un leggiadretto velo. |
Esempio: | Amet. 27. Il mento bellissimo sopra il quale il velo mosso dalla sommità della
testa, e appuntato sopra i raccolti capelli, da ogni parte terminava raggiunto. |
Esempio: | Dan. Par. 4. Che l'affezion del vel Gostanza tenne. (E qui Velo: per lo
Stato monacale) |
Definiz: | §. Per metaf. Tutto ciò, che cuopre. Lat. velum. |
Esempio: | Petr. Canz. 39. 7. Ne posso il giorno, Che la vita serra Antiveder, per lo
corporeo velo. |
Esempio: | E Petr. Son. 286. Ma innanzi agli occhj m'era posto un velo,
Che mi fea non veder quel, ch'io vedea. |
Esempio: | Dan. Inf. 33. Levatemi dal viso i duri veli, Sì ch'io sfoghi il dolor, che 'l cuor
m'impregna. |
Esempio: | E Dan. Purg. 16. Non fero al viso mio sì grosso velo, Come
quel fummo, ch'ivi ci coperse. |
Definiz: | §. E da Velo nel primo significato Vellettaio Velettaio: che val Venditor di
veli. |
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