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1) Dizion. 4° Ed. .
PRESA.
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PRESA.
Definiz: Verbale da Prendere. Lat. captio, prehensio. Gr. λῆψις.
Esempio: G. V. 7. 41. 1. Banducdar Soldano de' Saracini, dopo la presa, ch'avea fatta della città d'Antioccia, e del reame d'Erminia, passò con suo esercito in Turchía.
Definiz: §. I. Per lo Imprigionare, Presura. Lat. captivitas. Gr. αἰχμαλωσία.
Esempio: Bern. Orl. 2. 11. 55. E della presa loro ha gran dolore.
Definiz: §. II. Presa, favellandosi di Medicine, vale Quella quantità di esse, che si piglia in una volta.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Come il buon medico ec. donagli tal presa, e sì amara.
Esempio: Volg. Mes. La presa della sua bevanda è dalle cinque alle dieci dramme.
Esempio: M. Aldobr. E la presa per volta sia dramma mezza con sugo di porcellana.
Esempio: Burch. 1. 122. Signor mio caro, se tu hai la scesa ec. Stilla un pertugio d'un chiovo da carro, Non lo ber tutto, pigliane una presa.
Esempio: Lasc. madr. 43. Le dette un bicchier pieno d'olio caldo con sena stemperata, E d'utriaca, e terra sigillata Una presa potente.
Definiz: §. III. Presa, si dice anche di Tutta quella quantità di preda, che si piglia cacciando, uccellando, o pescando.
Definiz: §. IV. Presa di gente, vale Frotta, Schiera, Parte.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 67. Per la gran moltitudine si prese, Degli uomini si fesson quattro prese.
Definiz: §. V. Presa, per lo Luogo, o Parte, onde si prende, o s'acchiappa con mano alcuna cosa.
Esempio: Cant. Carn. 425. Il maglio vuole avere, Siccome ha 'l nostro, uguale, e buona presa, Acciò con man tenere Si possa meglio.
Esempio: E Cant. Carn. 464. Che basta col pigliare, E tener forte, ma le prese pure Di dietro son migliori, e più sicure.
Definiz: §. VI. Presa di terra, si dice di Quantità determinata di terreno.
Esempio: Pallad. Febbr. 10. Porrai prima magliuoli di buone viti in una tavola, cioè in una presa di terra.
Definiz: §. VII. Darele prese, o Aver le prese, vale Concedere, o Ottenere, che altri delle parti fatte sia il primo a pigliare. Lat. dare optionem. Gr. αἵρησιν διδόναι τινί.
Esempio: Sen. Declam. P. Osservai la legge dividendo, e dandoti le prese, e giustamente divisi.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 42. Dì, ch'io gli do del combatter le prese, O vuole a corpo, o battaglia campale.
Esempio: Serd. stor. 15. 590. I padri, avute le prese, scelsero il luogo per abitare, dove oggi si vede la chiesa della Vergine Maria dell'aiuto.
Definiz: §. VIII. Dar presa, vale anche Dare occasione, o comodo di far checchessia. Lat. occasionem praebere.
Esempio: Salvin. disc. 1. 121. Non si dee dall'uomo savio, e prudente in alcun modo procurare, e a tutta possa fuggire ogni occasione, che dia presa al calunniatore.
Definiz: §. IX. Venire alle prese, diciamo del Pigliarsi, o Acchiapparsi per le vesti, o per alcun membro nell'azzuffarsi, nel combattere, o nel lottare; e cotale atto è pur detto Presa.
Esempio: Dant. Inf. 16. Qual soleano i campion far nudi, e unti, Avvisando lor presa, e lor vantaggio.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 1. Come è ec. gran lottatore, non colui, il quale ha tutti i colpi, e tutte le prese imparato, che sapere si possono ec. ma colui, il quale in un solo, o in un due è bene, e diligentemente ammaestrato ec.
Esempio: Serd. stor. 1. 49. Imparano ec. in lottando a far varie prese, e sgusciare di esse.
Esempio: Ar. Fur. 36. 49. A mezza spada vengono di botto, E per la gran superbia, che l'ha accese, Van pure innanzi, e sì son già sì sotto, Ch'altro non pon, che venire alle prese.
Definiz: §. X. E figuratam. si dice del Venire alle strette, in trattando alcuno affare, per conchiuderlo.
Definiz: §. XI. Essere alle prese con alcuno, o Venire alle prese con alcuno, o Trovarsi alle prese con alcuno, vale anche Avere occasione di trattarlo, e di farne pruova.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 58. Noi ci trovammo con essi alle prese, Quando passò tuo avo il Re Agolante, Io gli ho provati, e ti posso accertare, Che 'l buon partito è di lasciarli stare.
Definiz: §. XII. Far presa, si dice dell'Assodarsi insieme nel rasciugarsi muri, calcina, o simili, e questo cotale assodamento è pur detto Presa. Lat. conglutinari. Gr. συγκολλᾶσθαι.
Esempio: Dav. oraz. 148. Questo s'adatti maestrevolmente nel muro con gesso, e matton pesto, e sugo di bucce d'olmo, e finissimo aceto, per far la presa più forte, e tenace, affinchè nè del cadere, nè del crollare ci sia mai più dubitanza.
Esempio: Serd. stor. 6. 218. Murati con ottima calcina, sicchè in brieve tempo fanno tal presa, che appena dipoi si possono spezzare co' picconi.
Esempio: Malm. 10. 17. Che dove per fortuna ella si ficca, Al mondo non è presa la più forte.
Definiz: §. XIII. Di prima presa, posto avverbialm. vale A prima fronte, A prima vista. Lat. primo adspectu.
Esempio: Sen. Pist. 100. E spesso avviene, che le cose, che di prima presa piacciono, ragguardandole particularmente, non rendono tanto frutto, quanto l'uomo n'aspettava.