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VIZIO.
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VIZIO.
Definiz: Abito elettivo, che consiste nel troppo, o nel poco, contrario di virtù. Lat. vitium.
Esempio: Passav. 259. le virtù sono medicine de' vizj, i quali sono infermità dell'anima.
Esempio: Albert. capit. 46. I vizj confinan con le virtudi.
Esempio: E Albert. appresso. Vuo' tu schifare i vizj, sta da lunga da gli esempli de' vizj.
Esempio: Bocc. n. 84. 1. Se egli non fosse malagevole agli huomini il mostrare altrui il senno, o la virtù loro, che sia la sciocchezza o 'l vizio.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 2. Se pienamente l'amicizia d'alcuno non si può per li nostri vizj acquistare.
Esempio: E Bocc. nov. 33. 2. Ogni vizio può in gravissima noia tornar di colui, che l'usa.
Esempio: Amm. ant. Il vizio della lussuria leggiermente nasce da ozio, che amore veramente è detto passion d'animo non occupato.
Esempio: Dan. Inf. 5. A vizio di lussuria fu sì rotta, che, ec.
Esempio: Petr. son. 277. Che i vizj spoglia, e virtù veste, e onore.
Definiz: ¶ Per difetto, mancamento, vezzo biasimevole, cattivo. Lat. vitium.
Esempio: Bocc. nov. 86. 13. Che questo tuo vizio di levarti in sogno, e di dir le favole, che tu sogni, ec.
Esempio: Cr. 9. 9. 3. Il cavallo, che lieva la coda in su, ed in giù, è di mal vizio.
Esempio: Dan. Inf. 26. Ch'io ebbi a divenir del Mondo esperto, E delli vizj humani, e del valore.
Esempio: Franc. Sacch. Converrebbe, che questa donna, che cotanto amate, ingravidasse: essendo gravida, come spesso interviene, ch'ell'hanno vizio di cose nuove, così potrebbe interveníre, ch'ella avrà vizio di voi [cioè appetito, e voglia]