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1) Dizion. 4° Ed. .
CALANDRINO.
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CALANDRINO.
Definiz: Calandra, Calandro. Lat. acredula. Gr. χαραδριός.
Esempio: Fior. Virt. L'amore si può propriamente assomigliare a un uccello, che ha nome calandrino, che ha cotale proprietà, che se si porrà dinanzi allo 'nfermo, se lo 'nfermo dee morire, non gli volge lo capo, e non lo guata mai; e se lo 'nfermo dee guarire, sì lo guarda, e ogni sua malattía gli toglie.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 90. Calandrino, ovvero calandra è un uccello, che ha questa natura, che essendo portato innanzi allo 'nfermo, se egli dee morire, gli volge il capo, e non lo guata mai; e se lo 'nfermo dee campare, sì lo guata, ed ogni morbo gli leva da dosso.
Esempio: Morg. 14. 59. Quivi era la calandra, e il calandrino.
Definiz: §. Far Calandrino qualcheduno, significa Dargli a credere qualche cosa per beffarlo, o schernirlo; tolto dalla persona di Calandrino introdotta dal Boccaccio nelle sue novelle. Lat. ludificari, ludos aliquem facere. Gr. καταπαίζεσθαι.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Onde nacque, che quando alcuno dubita, che chi sia non voglia giostrarlo, e fargli credere una cosa per un'altra, dice; tu mi vuoi far calandrino, e talvolta il grasso legnaiuolo.
Esempio: Fir. As. 256. E mentre che con queste, e altre simili menzogne, costoro si credevano farli calandrini ec.
Esempio: Bellinc. Tant'è, poich'io son fatto calandrino, A gran pericol vo, ch'io non mi sconci.
Esempio: Malm. 5. 23. Ch'i furbi vorrian farlo calandrino.