1)
Dizion. 4° Ed. .
CALANDRINO.
Apri Voce completa
pag.503
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CALANDRINO.
Definiz: | Calandra, Calandro. Lat. acredula. Gr. χαραδριός. |
Esempio: | Fior. Virt. L'amore si può propriamente assomigliare a un uccello, che ha nome
calandrino, che ha cotale proprietà, che se si porrà dinanzi allo 'nfermo, se lo 'nfermo dee morire, non gli volge lo
capo, e non lo guata mai; e se lo 'nfermo dee guarire, sì lo guarda, e ogni sua malattía gli toglie. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. 90. Calandrino, ovvero calandra è un uccello, che ha
questa natura, che essendo portato innanzi allo 'nfermo, se egli dee morire, gli volge il capo, e non lo guata mai; e
se lo 'nfermo dee campare, sì lo guata, ed ogni morbo gli leva da dosso. |
Esempio: | Morg. 14. 59. Quivi era la calandra, e il calandrino. |
Definiz: | §. Far Calandrino qualcheduno, significa Dargli a credere qualche cosa per beffarlo, o schernirlo;
tolto dalla persona di Calandrino introdotta dal Boccaccio nelle sue novelle. Lat.
ludificari, ludos aliquem facere. Gr. καταπαίζεσθαι.
|
Esempio: | Varch. Ercol. 80. Onde nacque, che quando alcuno dubita, che chi sia non voglia
giostrarlo, e fargli credere una cosa per un'altra, dice; tu mi vuoi far calandrino, e talvolta il grasso legnaiuolo.
|
Esempio: | Fir. As. 256. E mentre che con queste, e altre simili menzogne,
costoro si credevano farli calandrini ec. |
Esempio: | Bellinc. Tant'è, poich'io son fatto calandrino, A gran pericol vo, ch'io non mi
sconci. |
Esempio: | Malm. 5. 23. Ch'i furbi vorrian farlo calandrino. |
|